1 Dicembre 2002: Roma – Juventus

É il 1 Dicembre 2002 e Roma e Juventus si sfidano nella dodicesima giornata del girone di andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2002-03 allo ‘Stadio Olimpico‘ di Roma.

É una Juventus lanciatissima quella che si appresta a vivere un altra stagione da ricordare. Tra qualche mese sará incoronata Campione d’Italia per la 27a volta, ma é un altro il chiodo fisso della societá e tifoseria. La Champions League purtroppo sfugge ai rigori nella finale fratricida contro il Milan, in un altra serata da dimenticare sul fronte europeo. Dall’altre parte c’é una Roma che disputa un campionato sottotono e spera nella Coppa Italia. Purtroppo come per i bianconeri sará il Milan a soffiarli il trofeo in finale.

Buona Visione! 


roma

Stagione 2002-2003 – Campionato di Serie A – 12 andata 
Roma – Stadio Olimpico
Domenica 1 dicembre 2002 ore 20:30
ROMA-JUVENTUS 2-2
MARCATORI: Totti 12, Cassano 44, Del Piero 45+2, Nedved 85
 
ROMA: Antonioli, Zebina, Samuel, Panucci, Cafu, Sartor (Guigou 84), Emerson, Lima, Candela, Totti, Cassano (Batistuta 58)
A disposizione: Pelizzoli, Cufrè, Dellas, Guardiola, Montella
Allenatore: Fabio Capello
 
JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Thuram, Ferrara C. (Zambrotta 67), Montero, Birindelli, Camoranesi (Zalayeta 56), Tacchinardi, Davids, Nedved, Di Vaio (Salas 75), Del Piero
A disposizione: Chimenti, Pessotto G., Iuliano, Baiocco
Allenatore: Marcello Lippi
 
ARBITRO: Bertini
AMMONIZIONI: Davids, Nedved (Juventus); Cafu, Sartor, Cassano (Roma)
ESPULSIONI: Birindelli 87 (Juventus); Candela 87, Totti 90 (Roma)


LE PAGELLE BIANCONERE 
Thuram fra i più attivi, Davids si fa in quattro 
Serata balorda per Montero e di grande sofferenza per Di Vaio. 
La magia di Buffon 
BUFFON 6,5. Destino che i primi quindici minuti gli siano fatali. Dopo La Coruna, ecco il bis di Roma. Ma quella che compie Totti è una autentica magia da standing ovation, impossibile evitare un gol di rara bellezza. Una lunga pausa, poi finale di tempo da incubo. Prima non riesce ad arpionare Cassano che va in gol in perfetta solitudine, e poco dopo disinnesca un’altra mina di Totti deviando in angolo. Non gli manca l’occasione di diventare comunque protagonista. 
THURAM 6,5. Grande forma atletica, lo dimostra il gesto da karateka con cui cerca di mandare in gol Del Piero. Sempre pronto a sostenere la manovra, risulta fra i più attivi (e anche cattivi) nel ripartire assistendo il fragile Camoranesi sulla zona destra. Tuttavia pure in lui c’è un certo impaccio nel divincolarsi dai corpo a corpo che la partita offre, anche se a conti fatti fa sempre sentire il peso della sua presenza nei momenti più delicati della sfida. 
FERRARA 5,5. Prova (invano) a evitare il primo gol romanista con un salvataggio ai confini della realtà, in generale soffre la rapidità delle due punte romaniste che per età potrebbero essere i suoi nipotini. Sicuramente finisce per disputare la partita meno brillante dall’inizio della stagione 
(25st Zambrotta 6,5: spinge sulla sinistra, nei pochi minuti in cui gioca offre a Nedved un assist al bacio per il pareggio). 
MONTERO 4. Serata balorda e lo si vede subito. Si fa fregare da Totti, rema quando gli avversari si distentono in contropiede e trovano spazi sempre più ampi. Non dà mai quella sensazione di essere la sentinella che si oppone a chiunque cerchi di violare lo spazio difensivo bianconero. Nella ripresa commette errori decisivi che macchiano in maniera indelebile la sua prova. Brutta soprattutto la scarpata sullo stomaco di Totti. 
BIRINDELLI 5,5. Una metamorfosi, dall’eurogol di La Coruna alle affannose rincorse romane. Dalla sua parte la Roma trova ampi spazi, si fa scappare Totti e il gol non matura per un nulla. Spesso in affanno nei ripiegamenti, si fa pure cacciare nel rissone finale. 
CAMORANESI 5,5. Non è più quello d’inizio stagione. La sua vena creativa ha subito un brusco stop. Difficile divincolarsi dalla marcatura di Candela e se passa trova Panucci. Suo il corner che manda a segno Del Piero. Null’altro da segnalare fino alla sostituzione 
( 11’st Zalayeta 6). 
TACCHINARDI 6. Partita di grande fatica e poca gloria nel cuore del gioco. Fronteggia Emerson, prova a fare da rampa di lancio per le punte. Bello il lancio per Di Vaio, ma Viallino sciupa tutto. 
DAVIDS 6,5. In quello che poteva essere il «suo» stadio, cerca una partita di grande spessore. Si fa in quattro per far ripartire l’azione, recupera un mare di palloni con la consueta grinta. Sembra che disputi la finale del Mondiale. 
NEDVED 6,5. Si piazza spesso sulla sinistra per fare argine, si impegna per liberare a getto continuo la sua potenza cercando varchi utili su tutto il fronte offensivo. Il suo apporto alla causa risulta alla lunga di poca qualità. Ma ecco il guizzo finale che riscatta tutto: sinistro al fulmicotone e pareggio in cassaforte. 
DI VAIO 5. Grande sofferenza con Samuel. Nel primo tempo ha pochissime occasioni di puntare verso Antonioli, dimostra una volta di più di non essere ancora il giocatore che la Juve pensava di aver trovato per sostiuire Trezeguet. Peggiora la sua posizione nella ripresa quando ha l’occasione buona ma calcia fra le braccia del portiere romanista. Giusto escluderlo per tentare altre strade 
(30’st Salas sv). 
DEL PIERO 6,5. Parte con grande timidezza, si emargina sulla sinistra come fa quando non riesce a entrare nel vivo del gioco. Gli spunti arrivano a intermittenza, Sartor gli monta una guardia spietata. Decolla nel prosieguo della partita e soprattutto trova la posizione ideale per incornare la palla che riapre la sfida e lo porta a nove gol in campionato.
 
L’arbitro BERTINI 6. Non si fa intimorire dalla partita che la sorte gli ha assegnato. Usa molto il cartellino giallo per placare gli animi, poi nel finale comincia a sventolare il «rosso» in faccia a tutti anche per placare gli animi troppo accesi. Candela interrompe, in acrobazia, un’azione offensiva di Davids lanciato a rete: il romanista, nel finale, sarà espulso
Fabio Vergnano




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