È il 1 Febbraio 1976 e si gioca allo Stadio ‘Comunale’ di Torino la sfida Juventus-Perugia. La gara è valevole per la quindicesima giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1975-76.
Alla fine di quel Campionato la Juventus finirà alle spalle del Torino Campione d’Italia con solo due punti di ritardo.
Per quanto riguarda la coppa nazionale i nostri eroi non riusciranno neppure a superare il primo turno eliminatorio: saranno scavalcati nel girone dall’ Inter. Invece la Coppa Italia la vince a sorpresa il Napoli che strapazza per 4-0 in finale l’altra sorpresa Hellas Verona.
Buona Visione!
Stagione 1975-1976 – Campionato di Serie A – 15 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 1 febbraio 1976 ore 15.00
JUVENTUS-PERUGIA 1-0
MARCATORI: Damiani 60
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Tardelli, Furino, Morini, Scirea, Damiani, Causio, Anastasi, Capello F., Bettega R.
Allenatore: Carlo Parola
PERUGIA: Marconcini, Nappi, Baiardo, Frosio, Berni, Agroppi, Scarpa, Curi (Marchei 75), Novellino, Vannini, Sollier
Allenatore: Ilario Castagner
ARBITRO: Barbaresco
Le Pagelle Bianconere
ZOFF — Brividi di freddo nel primo tempo, brividi di…. paura nella ripresa. Questa volta «san» Dino deve accendere un cero al suo santo protettore: sul bolide di Vannini che accarezza l’esterno del paio; ma soprattutto sull’incornata dello stesso Vannini che sbatte sul montante e gli consegna il pallone sulle braccia e sul bel colpo di testa di Berni che schizza sull’altro legno.
CUCCUREDDU — Deve seguire Novellino che arretra: s’improvvisa ala ma conclude con precipitazione. Si distingue nel lavoro difensivo e per una punizionebomba che impegna Marconcini nel finale.
TARDELLI — E’ suo il tiro più pericoloso del primo tempo: Marconclni si oppone con bravura. Si rende assai utile con frequenti inserimenti sulla sinistra
FURINO — Da marcatore diventa… marcato. C’è Curi alle sue costole. Si spinge anche sotto porta ma i palloni alti non sono il suo forte. Meno appariscente nella ripresa.
MORINI — Tiene a bada Scarpa senza problemi. Ogni tanto si «apre» sull’esterno ma viene ignorato dal compagni. Sulle palle-gol del Perugia non ha responsabilità.
SCIREA — Nel primo tempo riduca al minimo gli inserimenti per non Intasare un centrocampo sovraffollato. Nella ripresa rimane coinvolto nello sbandamento generale.
DAMIANI — SI nota poco nel primo tempo perché i compagni preferiscono Impostare II gioco sulla sinistra. La musica cambia nella ripresa: prima sfiora II gol con un bel colpo di testa, poi centra II bersaglio.
CAUSIO — E’ Il più in forma e si prodiga par sbloccare il risultato. Cerca l’invenzione e la trova, In contropiede, al quarto d’ora della ripresa quando pennella il cross che Damiani trasforma. Festeggia cosi degnamente II 27° compleanno e la 150esima partita di campionato nella Juventus.
ANASTASI — E’ vivo, fa dannare Balardo ma difetta negli ultimi metri. Al 39′ è atterrato dal diretto avversarlo In piena area ma l’arbitro, anziché fischiare il rigore lo punisce per simulazione.
CAPELLO — La squadra ò sbilanciata in avanti e il «regista» non brilla; Agroppl lo marc^ a distanza ma con efficacia.
BETTEGA — Gioca centravanti, lo cercano con i cross in diagonale ma Borni e Froslo lo anticipano. Non brilla.
Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 2 febbraio 1976