É il 1 Ottobre 2002 e Juventus e Newcastle si sfidano nella terza partita del Girone di Qualificazione della UEFA Champions League 2002-03 allo ‘Stadio Delle Alpi‘ di Torino.
É una Juventus lanciatissima quella che si appresta a dominare questa gara nel nostro stadio. Tra qualche mese sará incoronata Campione d’Italia per la 27a volta, ma é un altro il chiodo fisso della societá e tifoseria. La Champions League purtroppo sfugge ai rigori nella finale fratricida contro il Milan, in un altra serata da dimenticare sul fronte europeo.
Buona Visione!
Stagione 2002-2003 – Champions League – 1ª fase, 3ª giornata
Torino – Stadio Delle Alpi
martedì 1 ottobre 2002 ore 20:45
JUVENTUS-NEWCASTLE UNITED 2-0
MARCATORI: Del Piero 66, Del Piero 81
JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Thuram, Iuliano, Montero, Moretti, Baiocco (Fresi 86), Tudor (Birindelli 84), Davids, Nedved, Di Vaio (Trezeguet 17), Del Piero
A disposizione: Chimenti, Ferrara C., Salas, Camoranesi
Allenatore: Marcello Lippi
NEWCASTLE UNITED (4-4-2): Given, O’Brien, Hughes, Dabizas, Griffin (Ameobi 79), Solano (Viana 70), Jenas (Lua Lua 80), Dyer, Speed, Robert, Shearer
A disposizione: Harper, Elliott, Bramble, Bernard
Allenatore: Bobby Robson
ARBITRO: Temmink (Olanda)
AMMONIZIONI: Iuliano 73 (Juventus); Dabizas 64 (Newcastle United)
Le due magie di Del Piero esaltano la Juve europeaBrilla la squadra di Lippi che cancella le ombre emerse con il ParmaAlex coglie anche una traversa, annullato un gol di testa agli inglesi.TORINO Una vittoria da dedicare a Marco Di Vaio, una prestazione gagliarda in condizioni spicologiche molto difficili. La Champions League ci restituisce una Juve vera, compatta, prepotente nel voler spolpare l’avversario di turno. Due gol al Newcastle (ormai prossimo all’eliminazione), altre due magie di Alessandro Del Piero, sempre più uomo del destino. Ma più in generale la sensazione che questa squadra sappia essere padrona della situazione nei momenti più critici, rispondendo sul campo quando è chiamata a ritrovare tutte le sue prerogative. E non era facile uscirne bene dopo quell’inizio traumatizzante.
Partita subito aggrovigliata, delicata per una Juve che doveva rispondere alle critiche meritate della prestazione con il Parma. Ma tutto è diventato improvvisamente drammatico dopo il grave infortunio a Di Vaio. Nei quattordici minuti che hanno preceduto il contrasto aereo con O’Brien il Viallino aveva dimostrato di avere riordinato le idee e recuperato le energie. Una girata di testa al 4′ di pochissimo fuori, un tentativo andato a vuoto per il provvidenziale intervento di Dabizas che rimpallava un centro perfetto di Thuram. Fino a quel maledetto 14″ minuto la Juve aveva fatto cioò che doveva, ovvero martellare il Newcastle ai fianchi cominciando con piglio deciso e esponendosi soltanto a tratti al contropiede degli inglesi che partendo a razzo già al 2′ hanno sfiorato il gol con l’incerottato Shearer, disinnescato da una prodezza in spaccata,di Thuram.
Difficile giocare contro questo Newcastle che ha fatto del possesso di palla la sua arma migliore, .faticando a trovare spazio per la conclusione per proprie incapacità e per la robusta cerniera degli juventini. La Juve nel primo tempo ha rischiato un paio di volte, per il resto ha contenuto bene gli avversari e ha provato lo sfondamento sulle corsie esteme, ma in ogni zona ha trovato mini britannici a parare il colpo senza peraltro perdersi d’animo. Molto arduo il compito di Nedved evidentemente temutissimo dal tecnico Robson che ha scelto per lui un’antiquata marcatura ad personam con Griffin, tuttavia ogni volta che il ceco riusciva a divincolarsi creava sempre problemi agli avversari. Ma era tutta la Juve che dimostrava di aver scacciato i fantasmi parmigiani con grande sicurezza. Quattro palle-gol soltanto nel primo tempo sono la conferma di una supremazia soltanto incrinata a tratti dal Newcastle.
Dopo le occasioni fallite dallo sfortunato Di Vaio, il tirassegno è proseguito al 20′ con Trezeguet, entrato al posto del compagno, che con un destro al volo ha obbligato il portiere Given a salvarsi in angolo.Lo choc per l’accaduto poteva paralizzare in bianconeri che, invece, hanno messo cuore e muscoli al servizio della causa. Clamorosa al 22′ la traversa di Del Piero con un sinistro di rara bellezza. Un campanello d’allarme per gli inglesi che hanno abbandonato Shearer nel mezzo della difesa juventina e per il resto hanno badato soprattutto a limitare in danni anche se le due sconfitte nelle prime due partite del girone avrebbero preteso maggior coraggio. La supremazia della Juve è stata consistente in ogni settore. Intraprendente Baiocco, molto concreto Thuram, non al meglio Tudor ancora lontano dalla condizione migliore e costretto a partire titolare per l’assenza di Tacchinardi. L’incessante spinta della Juve avrebbe meritato di concretizzarsi ancora una volta al 42′ quando luliano non è riuscito a trasformare in gol una punizione calibrata di Del Piero, mentre in pieno recupero il Newcastle ha messo alla prova Buffon che ha respinto di pugno una conclusione ravvicinata di Robert.
Aggressiva, lucida, determinata fin dall’inizio della ripresa, la Juve ha confermato di volere la vittoria a ogni costo prendendo subito alla gola il Newcastle. Al 7′ un salvataggio di O’Brien, decisivo nel bene e nel male, ha negato a Trezeguet il primo gol ufficiale. Bravo David nel ritornare e ripartire secondò abitudini collaudate nonostante sia ancora lontano dal suo standard normale: ha fornito a Del Piero un aiuto prezioso, ha messo tutto ciò che aveva a disposizione della squadra. Ma ci voleva una giocata di Del Piero per sbloccare il risultato. E puntuale il capitano ha timbrato il cartellino per due volte confermandosi leader indiscusso. Il primo sigillo al 20′ quando ha trasformato una punizione centrale dal limite come se fosse un rigore, il secondo al 36′ con un rasoterra su centro di Davids e velo di Trezeguet. Tutto molto bello e strada verso il secondo turno che diventa più agevole.Fabio Vergnanotratto da: La Stampa 2 Ottobre 2002