É il 10 Gennaio 1988 e Juventus e Milan si sfidano nella quattordicesima giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1987-88 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
É ancora una Juventus in pieno alto mare in questa stagione. Dopo l’abbandono di Michel Platini, la squadra (affidata a Rino Marchesi) non riesce a trovare la solita quadratura. Alla fine di questo campionato i bianconeri si piazzeranno in sesta posizione e dopo un emozionante spareggio contro il Torino acciufferanno il piazzamento UEFA per i capelli. I rossoneri (allenati dal nuovo guru del calcio italiano Arrigo Sacchi) invece inseguono e superano il Napoli di Diego Armando Maradona in classifica e si aggiudicano lo Scudetto.
Buona Visione!
Stagione 1987-1988 – Campionato di Serie A – 14 andata
Torino – Stadio Comunale
domenica 10 gennaio 1988 ore 14:30
JUVENTUS-MILAN 0-1
MARCATORI: Gullit 62
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini, Napoli N. (Bonini 46), Bruno P., Tricella, Alessio (Buso 64), Magrin, Rush, De Agostini, Laudrup
Allenatore: Rino Marchesi
MILAN: Galli G., Tassotti, Maldini P., Colombo, Galli F., Baresi F., Donadoni (Bortolazzi 87), Ancelotti, Virdis (Massaro 70), Gullit, Evani
Allenatore: Arrigo Sacchi
ARBITRO: Longhi
Tifosi sbigottiti per le due clamorose occasioni da gol sprecate dal gallese Rush, ma come hai fatto a sbagliare? «Sulla prima palla è stato bravo Galli, sulla seconda tutta la colpa è mia: non sono riuscito ad angolare il tiro», ammette Ian
«Abbiamo creato tante occasioni, ma la sfortuna e i miei errori ci hanno negato la vittoria»
Si scrive Rush. si legge Blissett? o Jordan? Non ce ne voglia il gallese, ma Juve-Milan ha ispirato questo accostamento che non vuole essere irriverente, né per lui né per i suoi connazionali che l’hanno preceduto in Italia. Proprio nelle file dei rossoneri gli inglesi Blissett e Jordan fallirono clamorosamente. Era il periodo in cui la Juve maramaldeggiava grazie ai Platini, Boniek. Tardelli. Ora e il Milan a vincere con Gullit. la Juve di Rush e Magrin. De Agostini e Laudrup resta al palo.
Ma come è possibile, si domandavano un po’ tutti, sprecare due palle-gol cosi come ha fatto Rush davanti a Giovanni Galli al 24′ e al 75′ di Juve-Milan? Dove è finito il bomber del Liverpool che non perdonava mai i portieri? Perché Rush, tre gol puliti finora (c’è quello di Pisa assegnato a Elliott e quello del derby attribuito a Ezio Rossi), alterna buone prestazioni — come in Coppa Italia con il Pescara — ad altre non del tutto negative ma prive dell’ingrediente principale, il gol? Che Rush abbia fatto grandi progressi nel gioco rispetto al recente passato è innegabile. Ma ieri proprio lui ha avuto due palle-gol pulitissime forse per la prima volta da quando è alla Juve e le ha giocate male entrambe. Rivediamole insieme, con il commento del gallese.
Prima occasione. Da un rimpallo favorevole a Magrin la sfera è finita davanti a Rush pronto a scattare verso la porta di Galli. Il gallese, rincorso da un paio di rossoneri, spaventato dalla prospettiva di essere raggiunto, ha forse anticipato di un paio di passi la conclusione (poteva avanzare ancora) e il portiere rossonero è stato abile a deviare la sua conclusione, non irresistibile, in corner.
“Che devo dire? — si domanda Rush — E’ stato bravo Galli.”
Seconda occasione, in pieno pressing bianconero dopo il gol di Gullit. Palla toccata in avanti da De Agostini, gallese nuovamente a tu per tu con Galli, vanamente inseguito da un milanista. Rush ha il tempo di controliare per tre volte il pallone prima di tirare addosso a Galli in uscita.
“Ho sbagliato, nulla da dire, non sono riuscito ad angolare il tiro”, ammette il britannico.
Poi. finito l’esame al microscopio delle occasioni gettate al vento, ricomincia la solita musica. I compagni l’hanno lasciata troppo solo? domanda qualcuno.
“Ma no — sorride Rush —. oggi non è stato proprio così, abbiamo creato tante azioni, solo la sfortuna e i miei errori ci hanno impedito di non perdere questa partita. Gullit ha dimostrato di essere davvero bravo. .Ha segnato un bel gol, di testa, è la sua specialità. E’ il più forte giocatore d’Europa in questo momento, Maradona resta il più forte del mondo.”
Tra Napoli, Samp e Milan, incontrate nell’ordine dalla Juve. chi vincerà lo scudetto?
“La Sampdoria è la squadra che contro di noi mi ha impressionato di più e che ha un tipo di gioco più spettacolare. Però alla fine prevarranno Milan o Napoli.”
A lei dispiace non giocare per il titolo, magari nel Milan o nel Napoli, visto che sono le sue favorite?
“Sono contento di aver scelto la Juve e di essere qui a Torino, non mi interessano Milan e Napoli.”
Franco Badolato
tratto da: La Stampa 11 gennaio 1988
L’Unitá 11 gennaio 1988 |