11 Aprile 1984: Manchester United – Juventus

É l’ 11 Aprile 1984 e Manchester UnitedJuventus si sfidano nella gara di andata della Semifinale di Coppa delle Coppe 1983-84 allo StadioOld Trafford‘ di Manchester.

É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quello che sfida la formazione inglese. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. 

Se in Campionato arriverá l’ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe in finale a Basilea contro il Porto per 2-1

Buona Visione! 


man utd

Coppa delle Coppe 1983-1984 – Semifinali, andata
Manchester – Stadio Old Trafford
Mercoledì 11 aprile 1984 ore 19.30
MANCHESTER UNITED-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Hogg autorete 14, Davies 35

MANCHESTER UNITED : Bailey, Duxbury, Albiston, McGrath, Moran, Hogg, Graham, Moses, Stapleton, Whiteside, Gidman (Davies 10)
Allenatore: Ron Atkinson

JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Prandelli, Tardelli, Rossi P., Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Keizer (Olanda)



Che temperamento questi bianconeri 

DAL NOSTRO INVIATO MANCHESTER — 

L’Old Trafford è davvero inespugnabile nelle Coppe Europee. L’impresa non è riuscita neppure alla Juventus di fronte ai resti del Manchester United. Quando si ha nel pubblico il 12esimo giocatore, ti possono anche regalare Robson, Wilkins e Muhren, si può perdere Gidman dopo dieci minuti e incassare un autogol (tiro di Rossi deviato da Hogg) dopo un quarto d’ora, evitando la sconfitta. La Juventus non ha sfruttato al meglio la grande occasione che squalifiche e infortuni le avevano regalato. Ma non era cosi facile, come poteva sembrare alla vigilia: l’esame dell’Old Trafiord è sempre terribile, perché gli inglesi, pur avendo minor tasso di classe e privi di un uomo-guida, hanno rispettato le loro caratteristiche di aggressività, di pressing, di ritmo. 

Al 35′ con Davies, al suo esordio stagionale dopo una brutta contrattura, hanno pareggiato in mischia, proprio come temeva Trapaltoni. Ma soprattutto nella ripresa hanno procurato dei grossi brividi alla Juventus, colpendo una clamorosa traversa con Stapleton (69′) e impegnando severamente Tacconi. Ma è stato proprio in quei momenti infernali che la Juventus ha confermato il suo temperamento, la sua freddata, la capacità di non perdere la testa e di resistere all’ assalto. Se la Juventus avesse potuto disporre del miglior Platini, sicuramente sarebbe riuscita a vincere. ma ‘Le Roi’, che dal non giocava in partita prima per squalifica e poi per la tonsillite, ha dovuto sacrificarsi in retrovia, senza poter assicurare, il suo abituale apporto a sostegno del contropiede di Rossi e Bonlek. 

E cosi Tacconi e la retroguardia hanno retto bene all’ urto, soprattutto fisico, dei ‘red devils’ che l’hanno martellata. C’è l’ombra di un rigore, non concesso in apertura di ripresa per un -sandwich’ su Boniek ma Keller, il migliore in campo, non se l’è sentita di concederlo probabilmente ritenendo troppo plateale la caduta del polacco. Ma a parte questo episodio. Keizer è sufficiente. 

Dopo la campagna tirata su ad arte dal presidente del Manchester United, Martin Edward, l’arbitro ha confermato di essere tra i più preparati in Europa. Ha agitato una sola volta il cartellino giallo per ammonire Prandelli, colpevole di un brutto fallo. E’ sempre intervenuto al momento giusto. Lui ha certamente vinto la partita più difficile della carriera, sul piano psicologico. C’è da dire che gli inglesi non si sono mai abbandonati a scene isteriche. Solo uno sconsiderato spettatore ha perso la testa lanciando un oggetto che ha colpito Boniek.

L’1-1 è sicuramente un buon risultato per la Juventus anche se la vera sfida si disputerà il 25 aprile a Torino. Al Comunale il Manchester dovrebbe recuperare tutti i titolari obbligando la Juventus a dare il massimo per vincere ed evitare che si ripeta la spiacevole sorpresa fatta dall’Arsenal quattro stagioni fa nella stessa competizione: dopo l’1-1 di Londra, i bianconeri scesero a Torino per difendere il risultato dell’andata. Ma stavolta ci sarà un Platini in più. Dopo Manchester. la Juventus può pensare all’Olimpico e alla sfida-scudetto con la Roma.

Bruno Bernardi

tratto da: La Stampa 12 Aprile 1984



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