É l’ 11 Dicembre 1994 e si gioca allo ‘Stadio Olimpico’ di Roma la sfida Lazio-Juventus, valevole per la Tredicesima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1994-95.
É la prima stagione di Marcello Lippi alla guida dei bianconeri. Il tecnico viareggino sta cercando di installare una nuova grinta e voglia di ‘sbranare’ gli avversari. Contro la squadra biancoleste (a fine campionato spiazzatosi al secondo posto) sará una gara tosta che fará intravedere (ancora) il grande talento del giovane Alessandro Del Piero.
Alla fine di quel Campionato la Juventus dopo ben otto anni d’astinenza vincerá il suo 23esimo Scudetto dopo un duello su tre fronti con il fortissimo Parma di Nevio Scala e targato Parmalat.
Buona Visione!
Stagione 1994-1995 – Campionato di Serie A – 13 andata
Roma – Stadio Olimpico
Domenica 11 dicembre 1994 ore 20.30
LAZIO-JUVENTUS 3-4
MARCATORI: Rambaudi 20, Del Piero 37, Marocchi 53, Del Piero 77, Grabbi C. 81, Casiraghi 83, Fuser 90+34
LAZIO: Marchegiani, Negro, Favalli, Venturin, Cravero, Chamot, Rambaudi, Fuser, Casiraghi, Winter, Signori (Bergodi 33) – Allenatore : Zdenek Zeman
JUVENTUS: Peruzzi, Ferrara C., Orlando A., Carrera M. (Grabbi C. 36), Kohler, Paulo Sousa, Marocchi, Conte A. (Porrini 66), Ravanelli, Del Piero, Tacchinardi – Allenatore : Marcello Lippi
ARBITRO: Bazzoli
ESPULSIONI: Cravero 28 (Lazio)
Non è da tutti esordire nel massimo campionato italiano segnando la rete decisiva di un Lazio-Juventus.
E’ quanto successe l’11 dicembre 1994 a Ciccio Grabbi, giocatore cresciuto nel vivaio bianconero, che firmò la quarta rete juventina in una partita che sarebbe terminata col punteggio di 3-4. Di Del Piero, doppietta, e Marocchi, le altre tre reti piemontesi.
tratto da: Esordire col gol della vittoria in un Lazio-Juventus alla 13^ di A
VOTI BIANCONERI
Bravo Grabbi
Sousa si muove a tutto campoPERUZZI 7. Un intervento molto dubbio in area su Casiraghi, prima di esibirsi in una serie di parate determinanti. La più spettacolare quando vola a deviare un colpo di testa di Casiraghi
FERRARA 6,5. Gli tocca un Signori in serata di scarsa vena. Si difende con il solito mestiere. Poi si dedica a Casiraghi
ORLANDO 6,5. All’annuncio delle formazioni, sul tabellone elettronico compare con la vecchia maglia del Milan. Ma sul campo è sempre uno dei punti fermi della Juventus
CARRERA 6. La Lazio gioca su ritmi indiavolati, in difesa si balla non poco. Qualche chiusura non è impeccabile, ma tampona quasi sempre con grinta. Dal 36′ pt Grabbi 7, un debutto esaltante
KOHLER 6,5. Di Casiraghi conosce pregi e difetti, il duello che ne viene fuori é arroventato
SOUSA 7. Da Padova in poi è tornato ad essere il campione che la Juve attendeva. Grande movimento, recupera palloni su palloni, dà man forte alla difesa
MAROCCHI 7. Certi ritmi non fanno più per lui, ma si sistema sulla fascia destra e offre il proprio apporto di esperienza indiscussa. Corona il tutto con il gol
CONTE 6. Solito stantuffo del centrocampo, gioca moltissimi palloni, ma commette anche qualche errore di troppo. Riscatto parziale con la palla-gol per Marocchi. Dal 22’st Porini 6
RAVANELLI 6,5. stringendo denti. In dubbio fino all’ultimo istante, scende in campo con grande coraggio e non risparmia su nulla. Giocatore preziosissimo, a volte insostituibile
DEL PIERO 8,5. Sbaglia il gol più facile e segna quelli più difficili, entusiamanti. Il nipotino di Platini mette a tacere l’Olimpico con giocate regali
TACCHINARDI 6,5. Centrocampista di sostegno e costruzione a sinistra, dirottato nel ruolo di libero quando entra Grabbi
tratto da: La Stampa 12 dicembre 1994