11 Dicembre 2016: Torino – Juventus

É l’ 11 Dicembre 2016 e Torino e Juventus si sfidano nella sedicesima giornata del girone di andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2016-17 allo Stadio ‘Olimpico – Grande Torino’ di Torino.

É il ‘Derby della Mole‘ e la cittá si mobilitá!

I Bianconeri con al timone Massimiliano Allegri partono in pole position per vincere l’ennesimo campionato. Ed infatti arriva il sesto consecutivo ed il terzo sulla panchina juventina per l’allenatore livornese.

Dall’altra parte ci sono i cugini granata che disputano una stagione senza squilli e finiscono le ostilitá a metá classifica.

Buona Visione! 


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Stagione 2016-2017 – Campionato di Serie A – 16 andata
Torino – Stadio Olimpico Grande Torino
Domenica 11 dicembre 2016 ore 15.00
TORINO-JUVENTUS 1-3
MARCATORI: Belotti 16, Higuain 28, Higuain 82, Pjanic 90+2

TORINO: Hart, Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca, Benassi (Boyè 81), Valdifiori, Baselli (Acquah 81), Iago Falque (Martinez 82), Belotti, Ljajic
Allenatore: Sinisa Mihajlovic

JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro, Cuadrado (Pjanic 81), Khedira, Marchisio C., Sturaro (Lemina 67), Higuain, Mandzukic (Dybala 71)
Allenatore: Massimiliano Allegri

ARBITRO: Rocchi



Belotti porta avanti i granata, poi ci pensa Higuain con una doppietta a placare un bel Torino. Nel finale la chiude Pjanic, appena entrato.

Non basta il massaggiatore, non basta il popolo granata, non basta lo Stadio Olimpico Grande Torino. Il Dragone, per dirla alla Mihajlovic, non si spaventa, non si commuove: espugna il castello granata e manda un messaggio al regno intero della A. Chi vuole tagliargli la testa? Non ce la fa il Toro, che pure lotta alla pari a lungo e si porta anche in vantaggio con il cavaliere senza macchia e senza paura Belotti. Risponde Higuain, decide Higuain, la chiude il subentrato Pjanic. Tre a uno per la Juve, che ora risale a +7 sulle seconde, che si sfidano domani.

NOVE E CAMBI — E’ stato un derby per numeri 9, con i due centravanti migliori in campo, è stato un derby a lungo equilibrato (e negli ultimi anni non era così scontato). Il 3-1 finale è frutto del crollo dopo il bis di Higuain e dell’impatto immediato del subentrato Dybala, che fa a fette la difesa già provata partendo da destra. Già i cambi… Sinisa ne fa tre tutti insieme, quando mancano dieci minuti e siamo sull’1-1: sembra la mossa per provare a vincerla, ma alla ripresa del gioco ecco il lancio giusto, il controllo di Higuain, il diagonale perfetto dopo aver “mandato a spasso” Barreca. Alla fine è profetico lo striscione del settore bianconero, prima del match: “Cambia il nome, non la storia: su questo campo la nostra gloria”.

I BOMBER — Gara da bomber, dicevamo. Le clausole sono mica cosa per tutti. Quasi volessero confermare quei 200 milioni scarsi che mettono insieme “per la rescissione”, Belotti e Higuain si prendono i titoli e i flash del primo tempo. Sono loro, i più attesi, a fissare l’1-1. Il Gallo domina nei primi 20 minuti, durante i quali Rugani fatica a contenere le sue sportellate. Sul gol, poi Belotti sovrasta Lichtsteiner, facendo trovare la sua testa al cross che conclude una grande discesa di Baselli che ne salta due prima di crossare dal fondo. E’ il 16’, la Torino granata esulta insieme al suo numero 9, Mihajlovic richiama Rossettini per registrare la difesa. Avrebbe dovuto parlare anche con Castan, tagliato fuori 12 minuti dopo da un tocco di prima di Mandzukic (che pare involontario) su verticalizzazione di Cuadrado. Un’autostrada si apre di fronte a Higuain, che aveva preso la mira qualche minuto prima (parata di Hart) e stavolta non perdona: 1-1. La sfida a due se la prende il Pipita, con la 19esima doppietta in A, e il 6° gol in 7 partite al Toro.

MERITI — Scelte azzeccate e meriti per Allegri, che si adegua al clima da battaglia preferendo Sturaro a Pjanic, piazzando i suoi con un 4-3-3 spurio, che in fase difensiva diventa un 4-4-2 classico e quando si tratta di attaccare vede un sovraffollamento sul centro destra, con spazio per Alex Sandro per salire sulla sinistra. Dal triangolo Cuadrado-Mandzukic-Higuain, molto vicini, nasce il primo gol. Il croato è sempre nel vivo del gioco, sia che si tratti di offendere o di chiudere, il colombiano troverà più spazi nella ripresa, completando il lavoro con un paio di chiusure difensive. Dybala farà anche meglio, partendo da lì, mentre la difesa dopo qualche balbettio tiene.

TOTEM — Il Toro si muove intorno a un totem, Andrea Belotti: più che terminale, il Gallo corre ovunque, sradica palloni, detta passaggi e li fa. Rimedia falli e trascina i compagni. Il tridente dei miracoli e soprattutto lui, con Iago spento e Ljajic bloccato: il serbo però, quando il risultato è sul pareggio sfora il 2-1 co un tiro a giro che fa paura persino al Dragone. In mezzo Baselli è il migliore, dietro qualche ingenuità di troppo, specie nel finale. E la Juve non perdona.


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