12 Giugno 1985: Juventus – Milan

Attraverso filmati ed immagini tratte da internet vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É il 12 Giugno 1985 e Juventus e Milan si sfidano nella gara di andata dei Quarti di Finale della Coppa Italia 1984-85  allo StadioComunale‘ di Torino.

I Bianconeri sembrano piú concentrati sulla Coppa dei Campioni (coppa che vinceranno nella tragica notte del Heysel) e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In testa invece c’é sorprendentemente il Verona che dopo una cavalcata splendida vince il suo primo Scudetto. Dall’altra parte c’é il Milan che termina il campionato al quinto posto proprio davanti ai biancoeri.

In Coppa Italia invece i bianconeri vengono fermati dai milanisti proprio nella gara di ritorno (vinta dai rossoneri per 1-0), mentre il Milan si arrende in finale alla sorprendente Sampdoria (alla prima Coppa Italia vinta).

Buona Visione!

 

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Stagione 1984-1985 – Coppa Italia – Quarti, andata
Milano – Stadio Giuseppe Meazza
mercoledì 12 giugno 1985 ore 20.30
MILAN-JUVENTUS 0-0

MILAN: Terraneo, Baresi F., Galli F., Battistini S., Di Bartolomei, Tassotti, Verza, Wilkins, Virdis, Incocciati, Evani
Allenatore : Nils Liedholm

JUVENTUS : Tacconi, Favero, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Scola (Mastrototaro 82), Prandelli, Koetting, Vignola, Limido
Allenatore : Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Pieri C.

 

Con una prestazione dignitosa, superiore ad
ogni previsione, la Juventus dei comprimari ha fatto soffrire il Milan
inchiodandolo sullo 0-0. La gente (40 mila spettatori che avevano dedicato,
durante il minuto di raccoglimento, un lungo applauso alle vittime di
Bruxelles, ricordate anche in due striscioni) si aspettava la goleada, invece
il Milan, privo dello squalificato Hateley, ha denunciato limiti di forma
preoccupanti. Liedholm dovrà correre ai ripari poiché c’è il rischio concreto
di una clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia, che rappresenta il passaporto
per l’Europa, anche se possono esistere altre scappatoie. Mercoledì prossimo a
Torino il Milan recupererà Hateley, ma la Juventus utilizzerà Tardelli e Rossi.
Era una Juventus priva di ben cinque titolari (Rossi, Tardelli, Brlaschi,
Boniek e Platini). Le sarebbe bastato Boniek per fare sfracelli in contropiede
contro la trappola del fuorigioco applicata con troppa disinvolta allegria dal
Milan. Per tutto il primo tempo i rossoneri si sono lasciati irretire dalla
manovra semplice, priva di fronzoli, dei bianconeri che tenevano Vignola nel
ruolo e nella maglia di Platini, con Koetting finto centravanti, pronto a
lanciarsi in contropiede o a cercare varchi per gli inserimenti del bravo
Limido, di brandelli e di Scola, un’ala tornante di 19 anni al suo esordio in
prima squadra. Emozionatissimo ed impacciato in avvio, Scola s’è poi un
po’rinfrancato, offrendo qualche discreto spunto ma cadendo in ingenuità. Dopo
82′ Scola ha ceduto il posto a Mastrototaro, un altro Primavera al debutto. Le
difficoltà maggiori il Milan le ha incontrate proprio a centrocampo dove la
Juventus aveva creato una cerniera e dove il solo Wilkins, malgrado le fatiche
messicane, appariva lucido. Di Bartolomei, Battistini e Tassotti hanno commesso
errori elementari e le loro iniziative si sono infrante sulla difesa avversarla
che ha avuto in Cabrini, Favero e Scirea (ammonito al 73′ perché non rispettava
i nove metri della barrie¬ ra su una punizione di Verza) baluardi insuperabili.
Anche Brio, a parte il colpo di testa sul palo di Virdis, non ha avuto problemi
particolari, mentre Tacconi, che con un’uscita avventurosa (65′) era stato
graziato da Battistini, si riscattava ampiamente salvando il risultato all’80’,
con una parata decisiva su un sinistro basso di Battistini. Di più non si
poteva pretendere dai resti della Juventus che hanno fatto In pieno la loro
parte. Bruno Bernardi

tratto da: Archivio La Stampa 

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