La Juventus guidata in panchina dal ‘maestro’ Marcello Lippi, dopo aver rivinto lo Scudetto dopo ben otto anni adesso pensano in grande. Pensano alla Champions League (che conquisteranno a Roma). Ed infatti i bianconeri non giocano come sanno in campionato e si fanno ‘rubare’ il titolo dal Milan. Alla fine sara’ secondo posto. Dall’altre parte i pugliesi non riescono ad evitare una immeritata retrocessione in Serie B nonostante tra le proprie fila annoverano il capocannoniere del campionato Igor Protti.
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BUONA VISIONE!
Stagione 1995-96 – Serie A – 17esima Ritorno
Bari – Stadio San Nicola
Domenica 12 Maggio 1996 ore 16.00
BARI-JUVENTUS 2-2
Marcatori: 20′ aut.Montanari, 69’Vialli (J), 45′, 85′ Protti (B)
Bari: Fontana, Montanari, Sala, Mangone (46′ Ripa), Annoni P., Parente, Pedone, Ingesson (46′ Ventola), Gerson, Andersson (70′ Ficini), Protti
A disposizione: Gentili, Andrisani
Allenatore: Eugenio Fascetti
Juventus: Rampulla, Torricelli (46′ Tacchinardi), Ferrara C., Porrini, Pessotto G., Di Livio, Conte A., Deschamps, Del Piero (67′ Jugovic), Vialli, Ravanelli (60′ Padovano)
A disposizione: Visentin, Lombardo
Allenatore: Marcello Lippi
Arbitro: Messina
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Così nasce una Leggenda
Una panchina in Corso Re Umberto, uno dei viali nobili nel centro di Torino. Vi si ritrova un gruppo di amici uniti dalla passione per il football, quel gioco così speciale, da poco “importato” dall’Inghilterra. C’è un’idea che li stuzzica: fondare una società sportiva che proprio nel football abbia la sua ragione d’essere. I ragazzi studiano al Liceo Classico Massimo D’Azeglio, sono istruiti e il più grande tra loro non supera i 17 anni. Per questo il nome che scelgono, in latino, significa “gioventù”. Quel nome è Juventus. È il 1 novembre del 1897. Loro ancora non lo sanno, ma hanno dato vita a una leggenda.
Nasce così, quasi per gioco, la squadra più gloriosa d’Italia.