12 Ottobre 1986: Fiorentina – Juventus

É il 12 Ottobre 1986 FiorentinaJuventus  si sfidano nella quinta giornata del girone di andata del Campionato di Calcio di Serie A 1986-87 allo Stadio ‘Comunale’ di Firenze.

La Juventus é Campione d’Italia in carica mentre la Fiorentina annaspa nelle posizioni di retrovia. A fine campionato i bianconeri saranno secondi dietro al Napoli (per la prima volta scudettato) mentre i Viola finiranno a metá classifica a solo quattro punti dalla zona retrocessione.

Buona Visione! 


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Stagione 1986-1987 – Campionato di Serie A – 5 andata
Firenze – Stadio Comunale
Domenica 12 ottobre 1986 ore 15.00
FIORENTINA-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Diaz 10, Vignola 58

FIORENTINA: Landucci, Gentile, Carobbi, Oriali (Contratto 46), Pin C., Galbiati, Di Chiara (Berti 57), Battistini S., Diaz, Onorati, Monelli
Allenatore: Eugenio Bersellini

JUVENTUS: Tacconi, Favero, Caricola, Bonini, Brio, Scirea, Mauro, Manfredonia, Buso, Soldà (Vignola 46), Briaschi (Bonetti I. 78)
Allenatore: Rino Marchesi

ARBITRO: D’Elia



Ha cominciato in panchina poi ha segnato il gol del pari 
La rivincita di Vignola «Non ce l’ho con Marchesi». 

Due i protagonisti, nel bene e nel male, della partita. Da una parte Vignola, dall’altra Tacconi. Il centrocampista ha prima provato una grande amarezza, poi una gioia infinita. Racconta: 

«Quando Marchesi mi ha comunicato che sarei rimasto fuori, ci sono rimasto male. Mancava Platini e credevo proprio che fosse arrivato il mio momento. Poi quel gol mi ha fatto dimenticare tutto e in quella capriola sul prato, ho voluto scaricare tutta la mia rabbia. Non me la prendo però con Marchesi, che ha fatto delle scelte in base al tipo di partita. Mi ha detto che voleva un centrocampo più quadrato e che, anche se si rendeva conto che mi sarebbe dispiaciuto, preferiva portarmi in panchina». 

Racconta il suo gol da favola: 

«Ho conteso la palla a Contratto e l’ho tenuta in campo mentre lui forse pensava che sarebbe andata sul fondo. Poi ho finto di passare a Brio, cosi ho sbilanciato il portiere Landucci e l’ho superato facendogli passare la palla sotto il corpo. E’ forse il più bel gol che abbia mai seI guato, anche perché è arrivato in un momento molto delicato. E se avessimo avuto più coraggio, avremmo anche potuto vincere. Ma dopo il pareggio è stata più forte la paura di perdere che la voglia di vittoria». 

Ed ecco Tacconi. Il «missile» di Diaz gli ha perforato le mani, lasciandolo di sasso. Spiega con franchezza: 

«Volevo bloccare la palla, ero sicuro di fermarla in presa. Invece mi è scappata. Non ho scuse, ma sono cose che possono capitare a chi gioca in porta, il record di imbattibilità? Se n’è andato, ma non contava nulla. La cosa importante e invece che abbiamo preso un punto prezioso, che ci permette di recuperare gli infortunati senza affanni. La Fiorentina è stata grande dopo il gol di Diaz, poi è venuta fuori tutta l’esperienza della Juve, che ha meritato il pareggio».

Marchesi ha ingannato tutti. Ha lasciato che ognuno si sbizzarrisse a comporre le formazioni più svariate, poi a poche ore dalla partita ha piazzato la mossa a sorpresa. Una scelta fatta da giorni, dice il tecnico juventino che però é riuscito a tenere tutta per sé. Ecco quindi in campo Renato Buso.

Juve che non ha voluto rinunciare ad essère offensiva pur nell’emergenza del momento. Spiega il tecnico: 

“E’ solo un ragazzo, non volevo caricarlo di eccessive responsabilità. Già dopo la partita con il Milan avevo deciso di farlo giocare e non mi sono sbagliato, perché ha disputato una buona partita.” 

Una gara strana, decisa da due gol nati da altrettanti errori delle difese. Sia noi che la Fiorentina abbiamo avuto altre opportunità per segnare, ma era destino che tutto fosse deciso da situazioni casuali. Un pareggio prezioso, non ci sono dubbi per una Juve in formato ridotto. Commenta ancora il tecnico: 

«Un punto a Firenze è una vera manna per noi. che abbiamo confermato di avere delle validissime alternative. Caricola. Vignola e Bonini sono andati benissimo. Massimo alla fine era stremato, ma ha retto tutta la partita e merita i miei elogi. Quanto a Vignola, la settimana scorsa aveva avuto problemi fisici e l’ho tenuto in panchina come jolly, anche perché Bonini non mi garantiva di reggere per tutta la partita. Comunque anche con assenze importanti, la Juve ha dimostrato di essere grintosa e competitiva. E’ una squadra di temperamento, che non si rassegna mai». 

Il Napoli ha raggiunto la Juve al comando della classifica, però Marchesi non si preoccupa:

«Non è una sorpresa l’exploit di Maradona e compagni e poi dobbiamo pensare solo ai nostri problemi in questo momento.”

FABIO VERGNANO 
tratto da: La Stampa 13 Ottobre 1986


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