É il 12 Settembre 2004 e Brescia e Juventus si sfidano nella Prima Giornata del Girone di Andata del Campionato di Serie A 2004-05 allo Stadio ‘Mario Rigamonti’ di Brescia.
La Juventus si affida a Fabio Capello per condurla in vetta all’Europa. Mentre in Italia gli scudetti non mancano, in europa i risultati non arrivano. Eppoi se ci aggiungete Farsopoli e l’ondata che travolge tutto il mondo bianconero, il regno di Capello non sará sicuramente ricordato per i successi ottenuti! Dall’altra parte il Brescia che disputa una stagione sotto le attese e si deve arrendere ad una dolorosa retrocessione in Serie B.
Buona Visione!
Stagione 2004-2005 – Campionato di Serie A – 1 andata
Brescia – Stadio Mario Rigamonti
domenica 12 settembre 2004 ore 15.00
BRESCIA-JUVENTUS 0-3
MARCATORI: Nedved 35, Trezeguet 38, Ibrahimovic 69
BRESCIA: Castellazzi, Adani, Di Biagio, Mareco (Mannini 63), Martinez, Almeyda, Milanetto (Guana 70), Domizzi, Sculli, Bachini, Caracciolo (Del Nero 24)
Allenatore: Gianni De Biasi
JUVENTUS: Buffon, Zebina, Thuram, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, Blasi, Emerson (Tacchinardi 59), Nedved, Trezeguet (Ibrahimovic 46), Del Piero (Olivera 65)
Allenatore: Fabio Capello
ARBITRO: Trefoloni
LE PAGELLE
Thuram sfolgorante, Cannavaro subito ok Blasi, tampone formidabile a centrocampo
dall’inviato a BRESCIA
BRESCIA
CASTELLAZZI 5. Una sola parata sulla punizione di Del Piero, seguito da incertezze assortite (non chiama palla a Di Biagio che provoca il corner dell’I-0), infine il sottopancia impaperato su Ibrahimovic.
MARTINEZ 5,5. Sballa soprattutto la ripresa.
ADANI 5,5. Fuori posizione sul 2-0, appena sufficiente su Ibrahimovic.
DI BIAGIO 6. Troppe falle da tappare per un uomo solo.
MARECO 5. L’hanno preso in Paraguay ma di guai ne provoca più di quanti ne para (dal 19′ st Mannini 6: almeno ci prova con un tiracelo da lontano)
DOMIZZI 5. Ampi buchi alle sue spalle, vi si fionda persino Zebina.
BACHINI 6. Un paio di buoni cross e un lavoro discreto per contenere Zambrotta.
ALMEYDA 5. Sbiadito negli appoggi, schiacciato dal centrocampo juventino.
MILANETTO 5. Evidentemente fuori condizione Fabio Cannavaro
(dal 25′ st Guana 6: entra a match compromesso)
SCULLI. Senza Caracciolo scompare. Ha una palla buona di testa, tocco debole.
CARACCIOLO 6. Era l’unico terminale, fuori lui per il dolore al polpaccio è finito l’attacco del Brescia
(dal 24′ pt Del Nero: troppo giovane per caricarsi la squadra)
DE BIASI 5,5. La squadra non è così male come è parso ieri: la svegli.
JUVENTUS
BUFFON 6. Un’incertezza su palla alta. Non lo impegnano mai.
ZEBINA 7. A una partita senza zebinate aggiunge la preziosità dell’assist per Trezeguet.
THURAM 7. Sfolgorante, meriterebbe di più senza le due piccole sbavature nel primo tempo che lasciano palla a Caracciolo e Sculli.
CANNAVARO 6,5. Esordio sicuro, saranno ben altre le sue battaglie.
ZAMBROTTA 6. Va a schiuma frenata. Una tantum.
CAMORANESI 6,5. Tiene troppo la palla, il che gli procura talvolta la superiorità sugli avversari saltati in dribbling ma spesso ferma l’azione della Juve, (con i falli che subisce). Corre e gioca molto.
EMERSON 6. La botta nei primi minuti lo condiziona. Non perde mai la palla, però incide poco nella manovra
(dal 14′ st Tacchinardi 6: gioca con semplicità, fa da filtro più che da fionda).
BLASI 7. Un tampone formidabile a centrocampo. Esagera con le entrate a kamikaze.
NEDVED 7,5. Da un anno non lo vedevamo così determinante: il gol, l’apertura per la splendida azione del 2-0 e il piede sempre lesto a rubare palla e ripartire. Se la salute lo assiste, è la pietra su cui fondare la stagione.
TREZEGUET 6. A parte il gol nulla. Come se il gol fosse poco
(dal 1′ st Ibrahimovic 7: non conosce i compagni con cui si è allenato due volte, infatti sbaglia alcuni appoggi e si scusa. Dunque gioca d’istinto ed è una gran cosa perché ha classe, tocco, coraggio di osare l’azione del gol, bella a prescindere dalla papera del portiere. Si muove che sembra Van Basten, il futuro dirà se lo vale davvero).
DEL PIERO 6. Abbandona a terra la fascia di capitano e nasce un giallo sulla sua sostituzione: probabilmente voleva restare in campo e unirsi al gruppo dei goleador eccellenti. Si muove bne
(dal 20′ st Olivera 6,5: è un ragazzo intraprendente e concreto, sfiora il 4-0 di testa)
CAPELLO 7. La sua Juve è molto logica e quadrata, capace di segnare con Trezeguet una rete che non nasce dalla fantasia ma dalla lavagna. Ha risistemato con gli acquisti la difesa, bravo lui a farsi comprare chi serviva.L’arbitro TREFOLONI 5. Un arbitrino che fìschiuccia senza personalità come quando,, per ammonire Camoranesi, autore di una scorrettezza solare, ha bisogno di consultare il guardalinee. Il Trefola non voleva, ce l’hanno costretto.
Matteo Ansaldo
tratto da: La Stampa 13 Settembre 2004