Attraverso il Canale Youtube Ufficiale della Serie A vi offriamo questo gustoso amarcord della data odierna. É il 13 Dicembre 2020 e Genoa e Juventus si affrontano nell’ unidcesima giornata del Giorne di Andata del Campionato di calcio Italiano Serie A TIM 2020/21.
Dopo i nove scudetti consecuttivi i bianconeri devono ‘accontentarsi‘ della sola qualificazione per la prossima UEFA Champions League. Dall’altra parte ci sono i grifoni liguri che disputano un campionato nelle attese e si concedono una tranquilla posizione di centro classifica.
Per quanto riguarda le altre competizioni, nonostante le vittorie di Coppa Italia e Supercoppa Italiana la squadra non convince ed Andrea Pirlo sarà esonerato a fine annata.
Buona Visione!
Stagione 2020-2021 – Campionato di Serie A – 11 andata
Genova – Stadio Luigi Ferraris
Domenica 13 dicembre 2020 ore 18:00
GENOA-JUVENTUS 1-3
MARCATORI: Dybala 57, Sturaro 61, Ronaldo rigore 78, Ronaldo rigore 89
GENOA (3-5-2): Perin, Goldaniga, Bani, Masiello, Pellegrini Lu., Lerager, Radovanovic (Caso 82), Rovella (Pandev 82), Sturaro (Behrami 66), Pjaca (Shomurodov 73), Scamacca (Destro 66)
A disposizione: Zima, Paleari, Ghiglione, Czyborra, Dumbravanu, Zajc, Melegoni
Allenatore: Roland Maran
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny, Cuadrado, De Ligt (Dragusin 90), Bonucci, Alex Sandro, McKennie, Bentancur, Rabiot (Morata 67), Chiesa (Bernardeschi 83), Dybala (Kulusevski 83), Ronaldo
A disposizione: Buffon, Israel, Danilo, Frabotta, Arthur, Ramsey, Portanova, Da Graca
Allenatore: Andrea Pirlo
ARBITRO: Di Bello
AMMONIZIONI: Rabiot 2, McKennie 78, Bentancur 83 (Juventus); Goldaniga 15, Perin 88, Bani 90+3 (Genoa)
Nella ripresa si sblocca l’argentino, poi pareggia l’ex Sturaro. Decisivo CR7 con due rigori guadagnati da Cuadrado e Morata. Il portoghese e la Joya non segnavano insieme nella stessa partita dal 4 luglio.
Dybala apre, Ronaldo raddoppia e la Juventus batte il Genoa 3-1. Cinque mesi dopo la storia si ripete: il dieci ritrova il gol in campionato dopo sette mesi, Cristiano festeggia con una doppietta dal dischetto la sua centesima gara in bianconero. E’ tornato il Dybaldo e Andrea Pirlo sorride, perché la sua Juventus trova la seconda vittoria di fila in campionato e anche quella continuità invocata dall’allenatore.La Juventus fa cinque cambi rispetto a Barcellona (Szczesny, Dybala, Bentancur, Rabiot e Chiesa) mentre il Genoa si presenta con quattro ex (Pjaca, Perin, Sturaro e Luca Pellegrini). Pirlo rinuncia a Kulusevski per inserire Bentancur accanto a Rabiot e piazza McKennie sulla destra con il compito di giocare tra le linee. Il primo tempo è un monologo bianconero, con la squadra di Pirlo costantemente nella metà campo dei rossoblù. Rabiot segna subito ma il gol viene annullato per evidente tocco di mano, poi ci provano due volte Ronaldo, McKennie (di testa) e Dybala. I bianconeri cercano di ripetere il canovaccio di Barcellona, reparti stretti e pallone che si muove velocemente. Il Genoa si limita a contenere (e ci riesce) nella speranza di poter ripartire con Scamacca e Pjaca, ma in realtà nel primo tempo succede una sola volta (su palla persa da Chiesa, che poi però si fa perdonare con un gran recupero). Il divario tra le due squadre è netto ed è già sorprendente che si arrivi all’intervallo sullo 0-0, ma la Juve in modalità campionato, senza la ferocia del Camp Nou, non riesce a scavalcare la muraglia eretta da Maran.
E’ TORNATO IL DYBALDO— Il fortino rossoblù resiste un’altra decina di minuti nel secondo tempo, poi crolla quando Dybala trova il suo primo gol in campionato: lancio di De Ligt, spizzata di McKennie e sinistro del dieci sul primo palo. La festa dura poco perché la legge dell’ex non perdona: cross di Luca Pellegrini e imbucata vincente di Sturaro, che già l’anno scorso fece male alla Signora. Il Genoa dopo il gol prende coraggio e ci riprova subito con Rovella, Pirlo risponde inserendo Morata al posto di Rabiot: ecco il tridente tanto invocato. Ma c’è sempre un ex sul cammino della Juve verso la vittoria: stavolta tocca a Perin, che s’oppone stoicamente alla zuccata di Ronaldo. Il 4-4-2 iniziale di Pirlo diventa un 4-2-4, con Chiesa sulla linea dei tre attaccanti. L’assalto bianconero produce i suoi effetti: calcio di rigore per fallo di Rovella su Cuadrado, che si vendica del portiere spiazzandolo dal dischetto. Finisce allo stesso modo anche sul secondo penalty (stavolta uscita di Perin su Morata): 3-1 e nessun patimento finale: l’effetto Camp Nou continua pure in Serie A.
Fabiana Della Valle