É il 13 Gennaio 2013 e Juventus e Parma si sfidano nella prima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2012-13 allo Stadio ‘Ennio Tardini’ di Parma.
La Juve allenata con furore e maestria da Antonio Conte si appresta a rivincere lo scudetto con ampio margine. Il Parma dal canto suo vive un momento di transizione sotto la guida di Roberto Donadoni. Finirá il campionato a metá classifica, ma giá si possono intravvedere scenari cupi per i ducali per la stagione dopo.
Buona Visione!
Stagione 2012-2013 – Campionato di Serie A – 1 ritorno
Parma – Stadio Ennio Tardini
Domenica 13 gennaio 2013 ore 15.00
PARMA-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Pirlo 52, Sansone N. 77
PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, Santacroce, Biabiany, Marchionni (Acquah 82), Valdes, Parolo, Gobbi, Amauri (Sansone N. 69), Belfodil – Allenatore : Roberto Donadoni
JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Padoin (De Ceglie 65), Quagliarella (Vucinic 68), Giovinco – Allenatore : Antonio Conte
ARBITRO: De Marco
Match equilibrato al Tardini. Segna Pirlo su punizione (deviata da Biabiany) e per i campioni d’Italia sembra fatta. Ma un’ingenuità di Vucinic innesta la velocità del piccolo attaccante che batte Buffon
PARMA – Un altro mezzo stop per la Juventus. Dopo lo scivolone interno arriva il pareggio di Parma. In vantaggio con Pirlo su una punizione deviata da Biabiany, la capolista non rischia più nulla ma si fa male da sola. Vucinic fa una sciocchezza in mezzo e Donadoni conferma di avere un gruppo giovane ma lucidissimo nello sfruttare le occasioni. Sansone tira una sola volta e fa gol.
Moduli speculari, in avvio, Santacroce – per similitudini fisiche – segue spesso e volentieri Giovinco, Conte mette Padoin inviato speciale per fermare il moto perpetuo di Biabiany. Con quella corsia spesso bloccata è il duello Gobbi-Lichtsteiner a essere più vivace. La prima mezz’ora è fatta di rispetto reciproco. Ma sulla fisicità, il parma non ha da invidiare molto al titolato ospite. Tirano dalla distanza Paletta e Gobbi senza mira; e Quagliarella che trova pronto Mirante. Dopo mezz’ora “chiusa”, finale di tempo frizzantino. Belfodil impegna la difesa e mette in soggezione Caceres, Buffon deve ribatterne una conclusione da destra a sinistra. La Juve ha una replica d’orgoglio e costruisce – con l’ostinazione che la contraddistingue, la più nitida palla gol dei primi 45′, liberando Quagliarella davanti all’ex. Mirante sceglie magistralmente il tempo per l’uscita e con riflesso felino addirittura blocca la conclusione ravvicinata del centravanti.
Ripresa: non si cambia. Ma a cambiare è il refrain, quando dopo 6′ Marchionni atterra al limite Padoin e la punizione di Pirlo – specialità della casa – trova la fortunosa deviazione di Biabiany che spiazza il paratutto Mirante. Scrollata di dosso qualche preoccupazione, la Juventus recita la sua parte. Crescono Pogba e Vidal (meglio il cileno, il giovane francese si sveglia dopo una prima parte insufficiente), il Parma non trova più profondità. Il match sembra segnato, Buffon fa lo spettatore aggiunto. La Juventus però si accontenta, controlla la gara anziché affondare ancora. E così basta una sciocchezza, quella di Vucinic, una finta in mezzo al campo con i suoi che stanno “salendo”. Paletta capisce tutto e serve in corriodoio il neo entrato Sansone. Diagonale del velocissimo attaccante di lato ed è 1 a 1. Esplode la rabbia bianconera, il Parma stanco sembra sul punto di crollare, ma davanti a Mirante le diverse mischie che si creano stanno solo a confermare la forza d’animo degli emiliani. E’ l’appannato killer istinct della capolista che ora si ritrova sulla nuca il fiato della Lazio.
Diego Costa
tratto da: Parma-Juventus 1-1, Sansone punisce Conte