13 novembre 2010: Juventus – Roma

É il 13 novembre 2010 Juventus e Roma si sfidano nella dodicesima Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 2010-11 allo StadioOlimpico‘ di Torino.

La Juve allenata in panchina da Luigi Del Neri é ancora pervasa dall’incubo di Calciopoli (piú sensatamente descritta come Farsopoli) e dopo un annata (quella precedente) fallimentare si appresta a viverna un’altra tale quale. Alla fine sará solo un settimo posto, e fuori dalle coppe europee. La Roma dal canto suo termina gli impegni di campionato con un sesto posto che le permette di qualificarsi per la prossima Europa League.

Buona Visione! 


juventus


Stagione 2010-2011 – Campionato di Serie A – 12 andata
Torino – Stadio Olimpico
Sabato 13 novembre 2010 ore 20:45
JUVENTUS-ROMA 1-1
MARCATORI: Iaquinta 35, Totti rigore 45+4

JUVENTUS (4-4-2): Storari, Sorensen F., Bonucci, Chiellini, Grosso Fa. (Traorè 46), Pepe, Felipe Melo, Aquilani, Marchisio C. (Amauri 76), Iaquinta (Del Piero 54), Quagliarella
A disposizione: Costantino, Salihamidzic, Sissoko, Lanzafame
Allenatore: Del Neri

ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio, Cassetti (Rosi 46), Mexes, Burdisso, Riise J., Simplicio, De Rossi, Greco (Brighi 75), Menez, Totti (Borriello 68), Vucinic
A disposizione: Lobont, Castellini P., Baptista J., Adriano
Allenatore: Claudio Ranieri

ARBITRO: Rizzoli
AMMONIZIONI: Pepe 45+3 (Juventus); Menez 1, Greco 55, Burdisso 84 (Roma)


Partita intensa all’Olimpico di Torino. Finisce 1-1, con reti nel primo tempo: bianconeri in vantaggio con un gol dell’attaccante, risponde nel recupero su rigore il capitano giallorosso, alla prima rete in campionato

A CONTI FATTI Juventus e Roma possono archiviare con soddisfazione il pari maturato all’Olimpico: toste entrambe, fanno capire di poter dire la loro in questo campionato ed il punto conquistato consente di restare a galla. In fondo la Juve se la giocava con una difesa inventata sugli esterni e senza Krasic, l’uomo della classica marcia in più. Sul versante Roma poi, non bisogna dimenticare che, derby a parte, fuori casa era finora arrivato un misero punticino a Parma. Altro dato da segnalare: alla dodicesima si è sbloccato in campionato Francesco Totti: il capitano giallorosso non gioca una gara da tramandare ai posteri, ma se non altro è freddo nella trasformazione del rigore del pari.

IL POSSESSO PALLA DELLA ROMA – Ranieri risolve l’ormai consueto dilemma su quale attaccante fare fuori sacrificando Borriello. In mediana conferma per Greco, che batte Brighi nel ballottaggio. La Roma fa più possesso palla, con Menez particolarmente efficace nelle sue progressioni tra le linee: non a caso, dal destro del francese parte il pallone che più di ogni altro esalta le doti acrobatiche di Storari. Per il resto però, i giallorossi non riescono a dare grande profondità al gioco, vista anche la posizione assai decentrata di Vucinic.

LA REGIA DI AQUILANI – Delneri per lo scopertissimo ruolo di terzino destro gioca la carta a sorpresa: tocca a Sorensen. Il danese non vuole strafare nel primo big match della carriera, limitandosi al compitino di copertura peraltro fatto bene. Proprio da destra però arrivano i pericoli maggiori per la retroguardia giallorossa: Pepe e soprattutto Aquilani calibrano più di un pallone che mette i brividi a Julio Sergio, abile nelle classiche smanacciate per mettere fuori causa gli attaccanti. L’uomo più incisivo è Iaquinta, che ad inizio partita dilapida una buona chance con uno sciagurato controllo a seguire (chiude tutto Julio Sergio), poi sblocca il match: assist cioccolatino di Aquilani, splendida girata vincente a difesa schierata ma statica.

RIECCO TOTTI – La Roma però ha convinzione nei propri mezzi: nessun nervosismo, reazione immediata. Mexes urla al rigore dopo un contatto con Chiellini (vedendo parecchi replay non ci abbiamo capito niente), Pepe lo genera, respingendo con il braccio in pieno recupero una punizione di Totti. Duello rusticano, da ‘romani de Roma’ tra il capitano e Storari: tra provocazioni varie, ha la meglio il primo che si sblocca in campionato.

CI PROVA DI PIU’ LA JUVE – Nella ripresa, cambiano due esterni: nella Roma c’è Rosi per Cassetti, nella Juve primi passi per Traorè (fuori Grosso). Pochi minuti e tocca anche a Del Piero (fuori Iaquinta): il 10 bianconero comunque non riesce ad incidere, anche perché nella difesa della Roma Mexes soprattutto, ma anche Burdisso, le prendono tutte. A parte la regia un po’ più lenta, ma sempre puntuale di Aquilani, nella Juve l’uomo della ripresa è Pepe. Tra chiusure difensive e proposizioni continue, l’esterno dispensa anche assist importanti non sfruttati da Quagliarella e Marchisio. Altra chance è per Aquilani, ben servito da Melo, il cui destro a colpo sicuro trova Burdisso. Uno sguardo anche ai due tecnici: Ranieri non muta mai la squadra, dando maggiore consistenza all’attacco – almeno sulla carta – con l’inserimento di Borriello per Totti, Delneri cerca maggiormente la vittoria con l’ingresso di Amauri per Marchisio e l’arretramento di Quagliarella in mediana: proprio sul destro del napoletano la palla più pericolosa per Julio Sergio, molto reattivo nel rispondere ad un destro dalla distanza.




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