É il 14 Dicembre 1980 e Juventus e Pistoiese si sfidano nella decima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1980-81 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
I bianconeri sono affamati di vittoria dopo che l’ Inter l’anno prima l’aveva beffato sul traguardo tricolore. Sará una vittoria per i bianconeri bella ed importante verso il cammino che porterá i nostri beniamini verso il dicianovesimo tricolore. Dall’altra parte c’é una Pistoiese che dopo aver sorpreso molti per il gioco si deve arrendere all’evidenza e salutare la Serie A.
Buona Visione!
Torino – Stadio Comunale
domenica 14 dicembre 1980 ore 14:30
JUVENTUS-PISTOIESE 4-1
MARCATORI: Fanna 18, Fanna 33, Scirea 41, Chimenti 50, Bettega R. rigore 80
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Furino, Gentile, Scirea, Causio, Tardelli, Bettega R., Brady, Fanna
A disposizione: Bodini, Osti, Prandelli, Verza, Marocchino
Allenatore: Giovanni Trapattoni
PISTOIESE: Mascella, Zagano, Borgo, Benedetti, Berni, Bellugi, Badiani, Agostinelli, Rognoni, Frustalupi, Chimenti.
A disposizione: Pratesi, Lippi, Marchi, Paganelli, Cappellari
Allenatore: Lido Vieri – Edmondo Fabbri
ARBITRO: Terpin
Causio: Voglio chiudere in bianconero Tornato in prima squadra, dopo la pace, il giocatore ha ritrovato il sorriso
Causio: Voglio chiudere in bianconero
L’elogio di Trapattoni –
«Ora dipenderà da Boniperti» dice il «barone» –
Bettega: «La ripetizione del rigore mi ha messo un po’ di paura. Temevo di sbagliare» –
Soddisfazione di FannaTORINO —
«Andando avanti cosi possiamo veramente chiudere in testa il campionato».
Anche Causio, una volta tanto, è di buon umore. Aggiunge:
«Trapattoni ha parlato bene di me? Ciò mi fa veramente piacere, lo ringrazio. Del resto che i rapporti si fossero aggiustati lo si è capito dalla mia presenza in campo. Al fatto di andare via dalla Juventus a fine stagione non voglio assolutamente pensare. Dipenderà da Boniperti. Io vorrei chiudere la carriera nella Juventus. L’ho detto e ripetuto cento volte. Purtroppo sono state scritte delle cose che non corrispondono al vero. Ho capito che devo accettare le decisioni dell’allenatore. Ho avuto uno sfogo dopo Catanzaro, ma è tutto passato. La Juventus è, da sempre, gran parte della mia vita».
La polemica è ormai chiusa. Qualche minuto prima Trapattoni ha infatti detto sinceramente, sema diplomazia:
«Ha fatto una buona gara, è andato molto bene. Sono contento per lui».
E’ un commento naturalmente legato ad una situazione contingente, sull’impiego del «barone» l’allenatore conserva idee ben precise che il giocatore ha finito d’accettare. C’è soddisfazione alla Juve, ma contenuta. Come al solito Trap è chiamato all’analisi dei novanta minuti. E’ sereno, dice:
«E’ andata esattamente come volevo io. Siamo saliti d’un gradino in classifica, convincendo. Non nascondo che esisteva qualche rischio. Dopo la sosta subentra infatti il timore che la squadra possa aver perso in concentrazione, che qualche rotella del meccanismo si sia inceppata. La Juventus invece ha fornito una risposta positiva. Nel secondo tempo solamente, c’è stato un perìodo d’appannamento. Per un quarto d’ora-venti minuti i ragazzi hanno perso la geometria del gioco. Si pretendeva di poter manovrare da fermi, cosa che non è possibile. Uno sbandamento poi superato, dal momento che nel finale eravamo ancora vivi».
Qualche frase su Bettega:
«Se la partita fosse stata sullo zero a zero non sarebbe toccato a lui il compito di battere il rigore. A risultato per noi favorevole, il discorso è cambiato. Ho voluto che tirasse dal dischetto. Era giusto che partecipasse alla festa. E poi segnare un gol gli servirà senza dubbio sotto l’aspetto psicologico».
Bobby ringrazia con un sorriso. E’ il primo gol in serie A in questa stagione dopo lungo digiuno. Cose che già gli sono capitate in passato.
«E non mi preoccupano affatto — assicura lui — da un attaccante si vorrebbe sempre il gol, ma non sempre è possibile. Oggi quando l’arbitro mi ha fatto ripetere il tiro, confesso d’aver avuto paura che finisse fuori. Con la fortuna che mi ritrovo in questo periodo! Sono comunque contento perché ho visto una bella Juventus. Non abbiamo problemi particolari, da un bel po’ di tempo siamo saliti di tono e i risultati ci stanno dando ragione. Adesso sta a noi mantenere un certo rendimento». Una doppietta è stata messa a segno da Pierino Fanna, la prima in campionato. Dice il friulano: «Un successo vistoso che non mi stupisce. Nel primo tempo la Juventus ha dilagato, la Pistoiese è stata costretta a subire. Non poteva far nulla per fermarci».
Racconta i suoi gol, elogia i compagni che li hanno preparati, fa presente
«che il vero campionato deve ancora incominciare».
Cosi spiega:
«Dopo il mundialito si capirà chi ha più forza per puntare allo scudetto. Questi successi devono servire soprattutto da incentivo. Ora vediamo di battere anche l’Udinese, ancora in casa, domenica prossima. Le mie reti? Sono in un momento felice, sento d’essere maturato. La scorsa stagione era un disastro. Non avevo un posto fisso. Non vorrei però che si pretendessero da me i miracoli. Non sono un attaccante».
Esce Dino Zoff con i fiori che gli hanno regalato i tifosi per la 250′ partita consecutiva in maglia bianconera, c’è allegria vicino all’albero di Natale.
Ferruccio Cavaliere
tratto da: La Stampa 15 dicembre 1980