14 Maggio 2003: Juventus – Real Madrid

Attraverso il Canale Youtube Ufficiale della Juventus vi omaggiamo di questo gran bella memoria in video (e non solo!)

É il 14 Maggio 2003 e Juventus Real Madrid si sfidano nella gara di ritorno delle Semifinali della UEFA Champions League 2002-03 allo Stadio ‘Delle Alpi’ di Torino. La gara di andata si chiuse con gli spagnoli in vantaggio per 2-1.

É una Juventus lanciatissima quella che si appresta a dominare questa gara nel nostro stadio. Tra qualche mese sará incoronata Campione d’Italia per la 27a volta, ma é un altro il chiodo fisso della societá e tifoseria. 

La Champions League purtroppo sfugge ai rigori nella finale fratricida contro il Milan, in un altra serata da dimenticare sul fronte europeo.

Buona Visione!

 

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Stagione 2002-2003 – Champions League – Semifinali, ritorno
Torino – Stadio Delle Alpi
mercoledì 14 maggio 2003 ore 20.45
JUVENTUS-REAL MADRID 3-1
MARCATORI: Trezeguet 12, Del Piero 43, Nedved 73, Zidane 89

JUVENTUS: Buffon, Thuram, Tudor, Montero, Birindelli (Pessotto G. 60), Zambrotta, Tacchinardi, Davids (Conte A. 89), Nedved, Trezeguet (Camoranesi 76), Del Piero
Allenatore : Marcello Lippi

REAL MADRID : Casillas, Salgado, Helguera, Hierro, Roberto Carlos, Flavio Conceiçao (Ronaldo 52), Guti, Cambiasso (McManaman 76), Figo, Zidane, Raul
Allenatore : Vicente Del Bosque

ARBITRO: Meier (Svizzera)
RIGORI FALLITI: Figo 67 (Real Madrid)


 

Ecco, la Juve, tra chi era in campo e chi guardava la partita allo stadio e in tv, ha la grossa presunzione di negare ogni alternativa. Quel 14 maggio del 2003, con il Real Madrid in trasferta a Torino per la semifinale di ritorno di Champions League, aveva solo l’ambizione di cancellare il 2-1 accumulato al Bernabeu. Erano blancos stellari, quelli. Erano bianconeri affamati, quegli altri. E con giocatori dal talento smisurato.

No, non ci sarebbe stato modo più bello, riscatto più incredibile. Contro gli avversari più forti, poi, con i pronostici in tasca e davanti un destino da vincenti. Contro Ronaldo, Zidane, Figo. Contro Roberto Carlos, Hierro. Helguera. Contro Raul Gonzalez Blanco e una tradizione che non può non intimorire, pure se ti chiami Juventus.

Aveva un paio di idee, Lippi. Tra una partita e l’altra, aveva difatti capito come arginare tutto quel talento e spezzare le Merengues in due, nella speranza di renderle inefficaci. Primo punto all’ordine della rimonta: piazzare Birindelli su Figo, come all’andata; secondo punto: fiducia a Tacchinardi al centro del campo, per arginare e ripartire con velocità, predicando la semplicità di chi non si prende troppo sul serio (al contrario degli avversari). Inutile dire che furono due scelte assolutamente felici, inutile dire che la più grande fetta di fiducia era però tutta riposta in quell’attacco strepitoso: c’era il miglior Nedved della carriera, c’era un Del Piero assolutamente ritrovato, c’era un David Trezeguet che dispensava la sua teoria dei gol. C’era tutto. E c’era una squadra pronta a supportarli.

Fu con queste convinzioni, e con la certezza della necessità della partita perfetta, che la Juventus arrivava caricata da un Delle Alpi colmo di tutto. Serviva l’1-0 per passare e dovevano tutto al gol di Trezeguet, in grado di lasciare aperti i giochi per il ritorno. Il canovaccio tattico di Lippi, dal primo all’ultimo istante, diventò un copione eseguito alla perfezione, in ogni singolo scompartimento. Di corsa e di talento. Soprattutto, di cuore.

Tratto da: JUVE-REAL 3-1, CHAMPIONS 2003: BIANCONERI GALATTICI MA CON L’AMARO FINALE 

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