É il 14 Ottobre 2017 e Juventus e Lazio si sfidano nell’ Ottava Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A TIM 2017-18 all’ ‘Allianz Stadium’ di Torino.
La squadra di Massimiliano Allegri si aggiudica ancora lo Scudetto. Sará il 36esimo titolo. Dall’altra parte ci sono i capitolini che disputano un buon campionato che alla fine gli garantirá un piazzamento in Europa League.
Buona Visione!
Stagione 2017-2018 – Campionato di Serie A – 8 andata
Torino – Allianz Stadium
Sabato 14 ottobre 2017 ore 18:00
JUVENTUS-LAZIO 1-2
MARCATORI: Douglas Costa 23, Immobile 47, Immobile rigore 54
Torino – Allianz Stadium
Sabato 14 ottobre 2017 ore 18:00
JUVENTUS-LAZIO 1-2
MARCATORI: Douglas Costa 23, Immobile 47, Immobile rigore 54
JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner (Sturaro 73), Barzagli, Chiellini, Asamoah, Khedira (Dybala 65), Bentancur, Matuidi, Douglas Costa (Bernardeschi 54), Higuain, Mandzukic
Allenatore: Massimiliano Allegri
LAZIO: Strakosha, Bastos, De Vrij, Radu, Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic (Patric 84), Luis Alberto (Nani 72), Immobile (Caicedo 76)
Allenatore: Inzaghi Simone
ARBITRO: Mazzoleni P.
RIGORI FALLITI: Dybala 90+7 (Juventus)
Dopo oltre due anni i bianconeri cadono in casa in campionato. Apre Douglas Costa, nella ripresa uno-due dell’attaccante biancoceleste e al 97′ Dybala fallisce il rigore del pari.TORINO – Neanche il var ha potuto salvare la Juve, neanche i rigori alla moviola riescono a tenere vivi i bianconeri che continuano a sbagliare con il loro giocatore migliore, improvvisamente sprofondato in un crisi senza senso. Dopo lo sbaglio di Bergamo, Dybala ha fallito anche stavolta, sempre davanti a un portiere albanese (quella volta Berisha, questa Strakosha), sembra alla medesima maniera (tirando, debolmente, quasi con pallore) e sempre nel momento irrimediabilmente decisivo. Stavolta si era nel pieno del settimo minuto di recupero, dopo che ce n’erano voluti un paio per giudicare falloso lo scriteriato intervento a piedi uniti (sulla palla, ma troppo focoso) di Patric su Bernardeschi. Mancavano sì e no dieci secondi alla Juve e quella sciocchezza avrebbe potuto costare alla Lazio una vittoria sacrosanta, esaltante, strameritata. Strakosha ha difeso alla grande quello che, giustamente, riteneva suo.La Juve non perdeva in campionato allo Stadium da 41 partite (di cui 38 vinte). Da 783 giorni, cioè due e passa anni, da un remotissimo 0-1 con l’Udinese. Ma questa sconfitta non ha nulla di casuale o di estemporaneo come le poche altre (con l’Inter e la Sampdoria) capitate in queste stagioni di tirannia: questa è stata una débâcle maturata quasi per inferiorità, perché la Lazio è stata gigantesca e se il risultato è stato in bilico fino all’ultimo secondo è stato soprattutto perché i biancazzurri (Milinkovic-Savic, Luis Alberto e in particolare Caicedo) non hanno giustiziato in contropiede i bianconeri, dimostrando che alla loro squadra manca solo una cosa per puntare allo scudetto, ovvero il cinismo. È vero che al 91′ Dybala ha colpito il palo interno con un velenoso sinistro dal limite (evidentemente non era giornata), ma il discorso generale della partita ha spesso detto Lazio, soprattutto Lazio, che ha rimontato con i due gol di Immobile e costruito la gara perfetta.Emanuele Gamba