È il 16 Febbraio 1969 e Juventus e Roma si sfidano nella terza Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1968-69 allo Stadio ‘Comunale‘ di Torino.
Le due squadre si danno battaglia per le posizioni di vertice però a fine campionato si troveranno molto lontani dalla Fiorentina Campione d’Italia.
Buona Visione!
Stagione 1968-1969 – Campionato di Serie A – 3 ritorno
Torino – Stadio Comunale
Domenica 16 febbraio 1969 ore 15.00
JUVENTUS-ROMA 2-2
MARCATORI: Anastasi 24, Capello 54, Salvadore 71, Peirò rigore 87
Torino – Stadio Comunale
Domenica 16 febbraio 1969 ore 15.00
JUVENTUS-ROMA 2-2
MARCATORI: Anastasi 24, Capello 54, Salvadore 71, Peirò rigore 87
JUVENTUS: Sarti G., Pasetti, Leoncini, Salvadore, Castano, Del Sol, Favalli, Benetti, Anastasi, Sacco, Zigoni
Allenatore: Heriberto Herrera
ROMA: Ginulfi, Sirena (Benitez 81), Carpenetti, Salvori, Cappelli, Santarini, Scaratti, Ferrari, D’Amato, Capello, Peirò
Allenatore: Helenio Herrera
ARBITRO: De Marchi
La cronaca della gara e degli errori di De MarchiUna punizione non ben spiegata dall’arbitro causa il primo goal dei giallorossiJuventus-Roma: 2 a 2. Questo l’esito della partita disputatasi ieri allo stadio Comunale. In seguito all’invasione di campo da parte di alcuni tifosi bianconeri verificatasi al 43 minuto della ripresa, il risultato potrebbe non essere omologato.Il signor De Marchi di Pordenone si era già reso protagonista, due anni fa, di una clamorosa svista ai danni della Juventus quando annullò all’Olimpico un goal regolare segnato da De Paoli contro la Lazio. Per questo « precedente » non godeva delle simpatie dei tifosi bianconeri e ieri, con alcune discutibili decisioni favorevoli alla Roma, li ha esasperati. Ma. veniamo all’incontro, non bello ma interessante, che ha visto i torinesi, privi di Haller infortunato, quasi costantemente all’offensiva contro un avversario che ha rinunciato letteralmente al gioco arroccandosi nella propria metà campo nell’intento di rimediare un pareggio. Nel primo tempo i bianconeri hanno premuto a lungo: Sarti ha compiuto una sola parata, quando, al 19′, ha respinto un’insidiosa punizione di Scaratti. Solo su calcio franco la Roma avrebbe potuto impegnare il portiere juventino, giacché Helenio Herrera aveva addirittura ordinato a D’Amato, l’unica vera « punta », di giocare in appoggio al centrocampo. Non esistevano attaccanti tant’è che si è visto Del Sol fungere da « stopper » sul mediano Salvori che era l’elemento più avanzato dei romanisti. Nonostante il super-catenaccio della Roma, la Juventus ha creato diverse occasioni da rete. Zigoni e Anastasi, in giornata di vena, hanno seminato lo scompiglio nell’area giallorossa. Il centroavanti marcato strettamente da Cappelli e Santarini (libero) si è reso subito pericoloso mancando una palla-goal al 5′ e portando in vantaggio la Juventus al 24′: per un fallo di Sirena su Favalli i bianconeri hanno fruito di una punizione.Lo stesso Favalli, da fondo campo, ha calciato indirizzando il pallone in area. Lo spiovente, deviato di testa da Anastasi in porta, è stato respinto da Ginulfi. Zigoni ha tentato di ribattere in rete, ma il portiere ha fatto scudo con il corpo alzando la sfera a candela verso Anastasi il quale, al volo con una mezza rovesciata, ha insaccato. Era dalla gara di San Siro con l’Inter che il juventino non segnava. La rete di Anastasi pareva aver sbloccato la partita: impressione errata. La Roma è uscita dal suo « guscio » senza troppa convinzione, ben controllata dalla Juventus. Solo una volta, su azione di contropiede, Salvori ha creato una situazione critica per la retroguardia juventina, ma Pasetti ha fermato con autorità l’avversario proprio sulla soglia dell’area. E’ stata invece la Juventus a mancare il raddoppio quasi allo scadere della prima frazione. Su cross di Zigoni, Leoncini e l’ottimo Favalli si sono portati contemporaneamente sul pallone ostacolandosi: imprecisa poi la conclusione di Favalli.All’inizio della ripresa un malinteso fra Sarti e Salvadore per poco non ha creato un guaio: il portiere è riuscito a salvarsi. La Juventus è poi ripartita all’attacco: tiri di Pasetti e Favalli sono finiti di poco fuori bersaglio; una « bordata » di destro di Leoncini è andata ad urtare sulla traversa (8′). Un minuto dopo, su rovesciamento di fronte, la Roma ha pareggiato. De Marchi ha ravvisato in un intervento « pulito » di Salvadore su Sirena gii estremi per un calcio franco dal limite. L’arbitro ha fatto cenno ai bianconeri, impegnati a preparare la barriera, che si trattava di un calcio « a due ». Ai romanisti invece ha lasciato intendere ch’era una punizione diretta. Capello ha tirato all’improvviso mandando il pallone a sfiorare il montante sulla sinistra di Sarti, appostato dall’altra parte ancora intento a sistemare il «muro difensivo». Mentre De Marchi indicava il centrocampo, i bianconeri contestavano la regolarità del punto. Inutilmente Favalli, Pasetti, Del Sol e Leoncini si sono rivolti al guardalinee, che stava sotto le tribune, per chiedere giustizia. Con il pubblico in piedi a fischiare, il gioco è ripreso. La Juventus, con una manovra non troppo ordinata ma incisiva, è tornata ad assumere l’iniziativa. Il forcing ha fruttato alcuni angoli, senza esito. Poi, al 26′ Salvadore ha riportato in vantaggio i bianconeri deviando alle spalle di Ginulfi una punizione di Favalli. Sul 2-1 l’incontro è parso tornare sui binari della logica con la Roma ormai rassegnata ad accettare la superiorità dei locali i quali, a ritmo serrato, hanno insistito per consolidare il punteggio. Al 35′ Sirena si è scontrato con violenza con Benetti e ha dovuto abbandonare il campo sostituito da Benitez. Benetti, a sua volta, ha subito un duro intervento di Capello (39′), senza gravi conseguenze. Al 41′ si è registrata una bella rovesciata di Leoncini, neutralizzata da Ginulfi. Un minuto dopo l’episodio determinante: Benetti ha fermato in area con una certa energia, ma senza cattiveria, Santarini. De Marchi non ha esitato a concedere il rigore ai giallorossi (è il primo che viene assegnato alla Roma nell’attuale torneo). Peiró, con abile finta, ha trasformato il « penalty » ottenendo il pareggio. La gara è proseguita per essere interrotta poco dopo: per l’invasione di un paio di spettatori.Dopo la sosta movimentata, ancora 40″ di gioco poi De Marchi fischia la fine.Bruno Bernarditratto da: La Stampa 17 febbraio 1969