16 Ottobre 2011: Chievo Verona – Juventus

 É il 16 Ottobre 2011 e Chievo Verona Juventus si sfidano nella Settima Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 2011-12 allo Stadio Marcantonio Bentegodi’ di Verona.

É il primo anno di Antonio Conte come allenatore dei nostri eroi, ma nessuno si puo sognare quale sará l’epilogo di questa stagione. Alla fine sará una marcia trionfale lunga trentotto partite, tutte senza l’onta della sconfitta. Dall’altra parte c’é un Chievo che termina un ottimo campionato in una tranquilla posizione a metá classifica.

Buona Visione!


chievo

Campionato
di Serie A 2011-2012 – 7 andata
Verona
– Stadio Marcantonio Bentegodi
Domenica
16 Ottobre 2011
CHIEVO-JUVENTUS
0-0
 
CHIEVO:
Sorrentino, Sardo (Frey N. 21), Morero (Mandelli 69), Cesar, Jokic, Bradley,
Rigoni, Hetemaj, Sammarco (Cruzado 60), Thereau, Pellissier
Allenatore:
Domenico
Di Carlo
 
JUVENTUS:
Buffon, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo, Krasic (Giaccherini 56
– Estigarribia 79), Marchisio C. (Del Piero 70), Vidal, Pepe, Vucinic
Allenatore:
Antonio
Conte
 
ARBITRO:
De Marco



A Verona i bianconeri non brillano. Gara intensa e fisica, ma il gioco e le occasioni da rete latitano. Non convalidata una rete a Thereau, a segno dopo il fischio arbitrale. Nel finale il numero 10 bianconero, subentrato a Marchisio, colpisce un palo di testa e poi salva sulla linea di porta su Pellissier
Questo campionato non sembra proprio trovare padroni. Non c’è nessuno che neanche provi a fare un passo avanti, piuttosto abbonda chi ne fa uno indietro. Alla fila si accoda pure la Juventus. Se l’Inter e il Napoli addirittura perdono negli anticipi, la Vecchia Signora almeno un punticino che le fa conservare la testa della classifica, pur in condominio, lo porta a casa da Verona, casa del Chievo e campo sempre complicato, e non solo per i bianconeri. Però sul piano della prestazione lo 0-0 finale fotografa una brusca frenata, rispetto al partitone fatto e vinto contro il Milan. La Juve ha giocato male, dimostrando una volta di più i problemi realizzativi dei suoi attaccanti: nessuno trai vari Vucinic, Matri, Del Piero, Quagliarella (e ci sarebbero pure Toni, Amauri e presto Iaquinta, a disposizione) ha segnato finora più di un gol, in 6 partite di campionato.
Il modulo con Vidal a centrocampo dà solidità e palloni recuperati (ma pure persi), però fa soffire di solitudine Vucinic, in avanti. Non sono mancate grinta e compatezza, ma la qualità non abbonda, intesa come la capacità dei primattori di fare la differenza. Il più pericoloso è stato il solito Del Piero, che ha colpito un palo ed ha pure salvato la patria nel finale, quando al primo tiro in porta il Cheivo ha sfiorato il colpaccio con il solito Pellissier, in carriera 4 gol decisivi alla Juve. Quella di Di Carlo è la solita squadra tosta, che corre tanto, e non si batte mai da sola, fastidiosa come il rumore di un trapano, per le avversarie. Capace di nascondere il divario tecnico con avversari più “nobili” e ambiziosi.
La Juve non passa. Ma resta in testa al campionato.
Riccardo Pratesi



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