17 Novembre 1968: Torino – Juventus

È il 17 Novembre 1968 e Torino e Juventus si sfidano nella settima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1968-69 allo Stadio ‘Comunale di Torino. È il ‘Derby della Mole‘ ed il capoluogo piemontese si mobilita.

Le due squadre torinesi si danno battaglia per le posizioni di vertice però a fine campionato si troveranno molto lontani dalla Fiorentina Campione d’Italia.

Buona Visione! 


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Stagione 1968-1969 – Campionato di Serie A – 7 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 17 novembre 1968 ore 14.30
TORINO-JUVENTUS 1-2
MARCATORI: Menichelli 3, Combin 57, Anastasi 88

TORINO: Vieri L., Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Crivelli (Trebbi 46), Combin, Moschino, Facchin
Allenatore: Edmondo Fabbri

JUVENTUS: Anzolin, Salvadore, Leoncini, Bercellino G., Castano, Del Sol (Pasetti 67), Favalli, Benetti, Anastasi, Haller, Menichelli
Allenatore: Heriberto Herrera

ARBITRO: Lo Bello C.



Gara molto attesa e gioco modesto 
Il commento di Vittorio Pozzo 

La gara Torino-Juventus, partita attesa con la tradizionale attenzione dai tifosi, è stata vinta dalla Juventus con un goal segnato in apertura di gioco e un altro goal realizzato a pochi minuti dalla fine. 

Un pareggio, a nostro avviso sarebbe stato più giusto perché in fondo i due contendenti si sono equivalsi. Il confronto non ha mai raggiunto un livello tecnico e tattico molto elevato. Tra i granata si è distinto Moschino, tra i bianconeri alcuni difensori. Bisogna rilevare come la contesa, sia pure combattuta e decisa, non sia mai degenerata in gravi scorrettezze. Segno evidente di una buona educazione sportiva. La partita era interessante perché entrambe le squadre erano reduci da due sconfitte. Granata e bianconeri si sono battuti con coraggio per raggiungere un risultato utile. Nelle file della Juventus si è notata molta confusione specie in fase di attacco. Quella bianconera è una squadra che potrebbe fare molto di più. Ma per circostanze particolari il gioco non sgorga facile. 

C’è molta buona volontà, ma i risultati tardano a venire. Ha aperto le marcature Menichelli all’inizio, sfruttando una indecisione di Vieri. Poi la Juventus si è messa a trotterellare a centro campo senza cercare l’affondo che avrebbe potuto chiudere definitivamente la partita. Ne ha approfittato il Torino per tentare qualche attacco. Nella ripresa ha segnato Combin su azione susseguente a calcio di punizione. La reazione della Juventus è stata immediata. 

Gli attacchi dei bianconeri sono sfociati nella vittoria a tre minuti dalla fine ad opera di Anastasi che ha ingannato Vieri con un tiro da lontano. Non è stata una bella partita, lo ripetiamo. E’ stata più che altro una prova di volontà da parte della Juventus di fronte ad un Torino che non si è mai piegato dimostrando carattere e decisione. Ha arbitrato Lo Bello. Il pubblico non ha sempre condiviso le decisioni del direttore di gara siciliano. 

Vittorio Pozzo
tratto da: La Stampa 18 Novembre 1968

 

Juve: difesa che si distrae 

Contro il Cagliari la Juventus aveva giocato meglio, comunque ieri nel derby ha meritato il successo. L’attacco dei bianconeri ha disputato, secondo me, una prova abbastanza convincente. Haller è in continuo progresso: il suo è soprattutto un problema di ritmo, un problema che si risolve col tempo, giocando. Il tedesco finora è andato sempre in crescendo, Ieri è stato molto più costante che in altre occasioni, ha « retto » in pratica per tutti i novanta minuti di gioco. 

La difesa juventina, invece, non é ancora al massimo: qualcuno, nel reparto arretrato, non è molto in forma e tutta la retroguardia ne risente. La vittoria nel derby per la Juventus è importante, soprattutto per il morale. Anche lo spettacolo, prima o poi, verrà. Il Torino nel complesso ha disputato una buona partita, ha messo in evidenza un coraggio ed una volontà eccezionali. Ma l’assenza di Ferrini, come si prevedeva, si è fatta sentire parecchio, il centrocampo granata a più riprese si è trovato in difficoltà: Crivelli era emozionato, ed è logico, un derby non è una partita come tutte le altre. 

Nella ripresa Fabbri lo ha sostituito, mandando Puja in avanti: una mossa giusta, l’ex vicentino ha dato più peso alle azioni offensive del Torino. Una mossa, però, che non è bastata ad evitare la sconfitta. 

Giampiero Boniperti (ex giocatore della Juventus) 
tratto da: La Stampa 18 Novembre 1968



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