É il 17 Novembre 2002 e Torino e Juventus si sfidano nella decima Giornata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2002-03 allo Stadio ‘Delle Alpi’ di Torino.
É una Juventus lanciatissima quella che si appresta a dominare questo ‘Derby della Mole‘. Tra qualche mese sará incoronata Campione d’Italia per la 27a volta, ma é un altro il chiodo fisso della societá e tifoseria. La Champions League purtroppo sfugge ai rigori nella finale fratricida contro il Milan, in un altra serata da dimenticare sul fronte europeo.
Dall’altra parte c’é un Toro che vive una stagione terribile. Ultimo posto in classifica e retrocessione in Serie B.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 2002-2003 – 10 andata
Torino – Stadio Delle Alpi
Domenica 17 novembre 2002 ore 20.30
TORINO-JUVENTUS 0-4
MARCATORI: Del Piero 6, Di Vaio 33, Nedved 52, Davids 89
TORINO: Bucci, Garzya, Fattori, Mezzano, De Ascentis (Balzaretti 86), Conticchio, Vergassola, Castellini, Magallanes (Maspero 60), Lucarelli C. (Osmanovski 60), Ferrante
Allenatore: Renzo Ulivieri
JUVENTUS: Buffon, Thuram (Pessotto 90+1), Ferrara C., Montero, Birindelli, Camoranesi, Tacchinardi, Davids, Nedved (Baiocco 90), Di Vaio (Zalayeta 75), Del Piero
Allenatore: Marcello Lippi
ARBITRO: De Santis
RIGORI FALLITI: Ferrante 73 (Torino)
LE PAGELLE BIANCONERE
Anche Tacchinardi merita la Nazionale
Montero rientra senza problemi, con Ferrara e Thuram la difesa è impenetrabileBUFFON 7. Il primo pericolo è suo: una punizione a mezza altezza di Magallanes lo costringe a mettere i pugni per evitare le insidie della palla viscida. Null’altro da segnalare per il resto del primo tempo anche perché davanti a lui funziona a dovere il blocco difensivo. Arpiona anche il rigore di Ferrante e non si può chiedergli di più.
THURAM 6.5. Il Toro non gli lascia praterie in cui correre con libertà. Cosi riduce al minimo gli inserimenti offensivi cui si è abituato da quando ha accettato il ruolo di esterno difensivo. Se Ferrante gironzola dalla sua parte ne limila i movimenti, idem quando si appalesa Osmanovski
(dal 46′ st Pessotto sv).
FERRARA 7. Uncina Lucarelli ogni volta che il centravanti tenta una mossa, cosi prolunga il digiuno dell’ex bomber torinista. Ritrova Montero e con lui ricompone la coppia difensiva che spesso ha blindato la difesa juventina. Non devono neppure parlarsi, basta uno sguardo e il portone principale si chiude a doppia mandata.
MONTERO 6,5. In campo dopo l’intervento al menisco. Nonostante la lunga assenza pare subito a suo agio coprendo ogni varco con la consueta tranquillità. Un recupero importante in funzione degli impegni a catena da qui alle vacanze natalizie.
BIRINDELLI 6,5. Complimenti per la Nazionale che Trap gli regala. Dimostra di meritare la prima convocazione regalandosi una prestazione corposa, con giocate essenziali, cerca di dare sempre la palla su piedi sicuri. Nella ripresa ha come dirimpettaio Ferrante.
CAMORANESI 6,5. Temutissimo dai granata, fa il possibile per confermare il suo stato di forma. Non fatica moltissimo a trovare il modo di dare spazio alia sua fantasia. Quando si mette in moto palla sul piede in molti di quelli che vestono il granata si fanno il segno della croce perché non sai mai da che parte ti frega. Leggera la pressione su Osmanovski, provoca un rigore molto discutibile e comunque a risultato ampiamente deciso.
TACCHINARDI 7. Duella con Magallanes, sicuramente è il granata a doversi preoccupare di più. Fa circolare la palla con una certa scioltezza, conferma tutto il bene che si è detto di lui da mesi a questa parte. Soltanto Trapattoni non si accorge di lui e non si capisce la miopia del commissario tecnico.
DAVIDS 7. Cerca di ubriacare l’avversario con le solite piroette in cui nasconde e fa ricomparire la palla come il mago Silvan. A volte si perde in inutili dribbling che non giovano alla scorrevolezza della manovra. Recupera molti palloni con la caparbietà che gli è abituale. Chiude da goleador.
NEDVED 7,5. Ha molta, troppa libertà e la usa come meglio non potrebbe. Ulivieri prova a renderlo innocuo mettendogli alle calcagna De Ascentis, ma è come tentare di svuotare una piscina con un mestolo bucato. Prima della contromossa granata ha il tempo di essere due volte decisivo. Calcia la punizione del primo gol, lancia in profondità Di Vaio per il secondo sigillo. Non contento, decide di mettersi in proprio e all’inizio della ripresa fa secco Bucci con una sventola di sinistro
(dal 45’st Baiocco sv).
DI VAIO 7. Finalmente un gol di quelli che l’hanno reso famoso. Scatto in profondità e legnata in corsa che non lascia scampo il portiere. Seconda rete in campionato per Viallino, che spesso non riesce a essere utile come pptrebbe perché gli manca il supporto di una squadra che sappia come valorizzare le sue caratteristiche. Bravissimo nel farsi spazio e consegnare a Nedved l’assist per la terza rete
(dal 31′ st Zalayeta 6: assist perfetto per Davids)
DEL PIERO 7. Sale a quota 8 reti e appaia Vieri e Tetti. Gol fortunoso, ma anche bello perché sulla punizione di Nedved ha il tempismo giusto e sdegna con un colpo di tacco che rende subito amara la notte granata. Il resto è quasi tutto da ricordare.
L’arbitro DE SANTIS 6. Puntuale in tutte le decisioni, anche se non è un derby avvelenato che gli crei grossi problemi. Perdona Lucarelli che tenta lo strangolamento di Birindelli, ma in fondo non scontenta nessune. Fiscalissimo sulla decisione di punire con il calcio di rigore una pressione di Camoranesi sulla spalla di Osmanovski, tuttavia non è neppure una decisione scandalosa.
Fabio Vergnano
tratto da: La Stampa 18 Novembre 2002