19 Dicembre 1982: Inter – Juventus

É il 19 Dicembre 1982 e InterJuventus  si sfidano nella tredicesima giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1982-83. Il tutto si svolge allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.

I bianconeri piemontesi sono oramai considerati ‘la squadra piú forte del mondo’ avendo in rosa motli elementi della nazionale Italiana Campione del Mondo a Spagna 82. C’é pure l’aggiunta di due fuoriclasse assoluti come Michel Platini e Zibì Boniek. A fine campionato la Juventus finirá in seconda posizione dietro alla Roma di Nils Liedholm. Per quanto riguarda la Coppa dei Campioni ci si aspetta una festa in gran stille in finale ad Atene. Ma un gol da fuori area di Felix Magath e la caparbietá dell’ Amburgo dirá ancora di no alla Vecchia Signora.

Dall’altra parte c’é un Inter che finisce la stagione al terzo posto finale e si qualifica per la Coppa UEFA.

Buona Visione! 


inter

Stagione 1982-1983 – Campionato di Serie A – 13 andata
Milano – Stadio Giuseppe Meazza
Domenica 19 dicembre 1982 ore 14.30
INTER-JUVENTUS 0-0

INTER: Bordon, Bergomi (Ferri R. 16), Baresi G., Oriali, Collovati, Bini, Bagni, Muller, Altobelli, Marini, Juary (Beccalossi 65)
Allenatore: Rino Marchesi

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Prandelli, Furino (Bonini 60), Brio, Scirea, Marocchino, Tardelli, Bettega, Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Longhi



Il tecnico spiega la prova della squadra soddisfatto della classifica 
Trapattoni, solo lui, s’è divertito 

MILANO — L’avvocato Agnelli lascia il Meazza con una smorfia di delusione sul viso, proprio non si è divertito questa volta alla «Scala del calcio»: troppe stecche da entrambe le parti. Trapattoni invece sembra un allenatore appagato. La Juventus lascia Milano con un punto prezioso ed il Trap non fatica ad ammetterlo: 

«La partita mi è piaciuta — esordisce — e sono soddisfattissimo perché era una gara molto delicata anche per I riflessi che avrebbe potuto avere una sconfitta tenendo conto di ciò che faceva la Roma ad Avellino». 

Prosegue Trapattoni: 

«Contento per la classifica quindi, ma anche per l’agonismo e la determinazione che I miei hanno sfoggiato in campo. Io mi sono divertito. Nel primo tempo abbiamo speso di più noi, abbiamo avuto delle buone occasioni da gol, ma i difensori dell’Inter non ci hanno concesso nulla. Nella ripresa invece ha preso il sopravvento l’Inter, ci ha costretti ad arretrare e nel finale con Altobelli ha compensato le palle gol di Brio e Marocchino». 

Boniek e Platini hanno svolto fino in fondo il loro compito? Secondo Trapattoni si: 

«So bene che in partite come queste — spiega — con marcature sempre ferree anche le stelle non brillano. Platini e Boniek comunque sono stati decisamente positivi sul piano dell’interdizione e si sono sacrificati per la Juve». 

Trapattoni quindi rifiuta I discorsi su una Juventus mai pericolosa In zona gol: 

«Nel primo tempo siamo entrati in area con maggior continuità e pericolosità rispetto all’Inter. Ferri e Collovati però sono stati molto bravi imbrigliando le nostre due punte. Quindi il comportamento della squadra mi soddisfa anche perché, lasciatemelo ripetere, non era facile giocare contro un’Inter determinata, alla caccia, di una vittoria ad ogni costo; mi pare che anche gli interisti abbiano tremato qualche volta». 

Nel finale Marchesi ha gettato nella mischia anche Beccalossi. Commenta Trapattoni:

«Beccalossi sappiamo benissimo che può essere un giocatore determinante, non ha fatto molto però, perché noi eravamo già in rase di ripiegamento. Non so se per merito suo abbiamo subito il loro gioco, nel dieci minuti finali, ma vi garantisco che eravamo pronti a tutto». 

La partita è stata costellata da troppi falli. Trapattoni ne spiega il motivo: 

“Bisogna avere chiaro in mente cosa significa agonismo, determinazione, raddoppio delle marcature. Un cerio tipo di gioco porta inevitabilmente a commettere fallo se non al primo, ai secondo intervento. Tutto sommato credo sia stata una partita corretta. L’agonismo fa bene, altrimenti la partita diventa un inutile recital”. 

Infine uno sguardo al campionato: 

«Non volevamo perdere terreno e ci siamo riusciti. Ora potremo recuperare il nostro organico e vedremo. Certo se avessimo giocato sempre come ieri in trasferta, saremmo ora appaiati alla Roma».

Fabio Vergnano
tratto da: La Stampa 20 dicembre 1982

 


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