Attraverso il Canale Youtube Ufficiale della Juventus vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. È il 19 Giugno 1975 e Inter e Juventus si sfidano nella quarta giornata del girone di Seconda fase della Coppa Italia 1974-75 allo Stadio ‘Giuseppe Meazza – San Siro’ di Milano.
La Juve è guidata in panchina da Carlo Parola e si appresta a vincere il suo sedicesimo scudetto. Dall’altra parte c’è l’ Inter che disputa un campionato mediocre e si piazza a metà classifica.
Per quanto riguarda la coppa nazionale i bianconeri – dopo aver ageviolmente passato la prima fase – si devono inchinare al Milan in questa parte di torneo. I rossoneri dall’altra parte dovranno cedere alla Fiorentina in Finale.
Questa gara entra nella memoria nel tifoso Juventino perché Gaetano Scirea segna il primo gol ufficiale in maglia bianconera.
Buona Visione!
Stagione 1974-75 – Coppa Italia – Girone finale, 2 ritorno
Milano – Stadio San Siro
Giovedì 19 Giugno 1975 ore 20.30
INTER-JUVENTUS 2-6
Marcatori: 1′ Anastasi, 33′ Viola, 48′ Anastasi, 52′ Scirea, 54′ Viola, 60′ Cuccureddu (J) 20′ Boninsegna, 68′ rigore Boninsegna (I)
Inter: Vieri, Giubertoni, Fedele, Bertini, Guida, Bini, Mariani, Moro (62′ Cerilli), Boninsegna, Galbiati, Scala (62′ Rossi)
Allenatore: Luis Suarez
Juventus: Zoff, Spinosi, Cuccureddu, Marchetti, Morini, Scirea, Damiani (55′ Altafini), Causio, Anastasi (66′ P.Rossi), Viola, Bettega
Allenatore: Carlo Parola
Arbitro: Trinchieri
Juve scatenata (ma inutilmente) L’Inter chiedeva “Pietà!,,
Contestata a S. Siro: un cuscino su Fraizzoli – Conferma di Marchetti
Milano, 20 giugno. La Juventus non conosce mezze misure Vittoriosa nella prima partita di questa Coppa per 5-0 a Bologna, ieri sera si è clamorosamente ripetuta, riflando all’Inter un 6-2 (2 volte Anastasi, 2 Viola, Scirea e Cuccureddu) che non lascia scampo. Ma i suoi sforzi non sono bastati: lascia lo stesso ogni speranza di entrare nella finale. Che la Juve fosse abituata a grandi prestazioni sul palcoscenico di San Siro, lo si sapeva: ma la sua prosa di ieri sera na al di là di ogni più rosea aspettativa della vigilia. Anastasi e compagni hanno voluto dare una secca risposta a coloro che continuavano a ritenerli scarsamente interessati alla conquista di questo torneo, dando una dimostrazione di vitalità e di volontà non indifferenti per una squa dra che ha vinto il campio nato e che si può giustamente considerare paga. La dilagante strapotenza messa in mostra dalla Juventus, va comunque ricondotta nel giusti termini. leri sera i bianconeri hanno giocato contro dei fantasmi, contro undici uomini sfiduciati, che si può supporre pensassero già alle imminenti vacanze estive: se così non fosse, significherebbe che l’Inter ha proprio toccato il fondo. Le attenuanti delle assenze di Facchetti e Mazzola non bastano a giustificare una serata indecorosa, il crollo totale, dal quale si è salvato come al solito Boninsegna, lasciato pero troppo solo dai compagni e quindi sempre preceduto da Morini, ancora una volta uno dei più in palla.
Ancora una serata burrascosa insomma per un Inter senza pace. In tribuna il presidente Fraizzoli e la consorte lady Renata, apparivano visibilmente a disagio. Entrambi hanno abbandonato il loro posto a un quarto d’ora dalla fine, quando un tifoso più disgustato di altri, ha lanciato contro la presidentessa un cuscino, che è planato dolcemente sul capo della prima tifosa interista, mentre nel popolari gli ultras del tifo meneghino, non avevano altro passatempo, visto l’andamento della partita, che scagliare sul pubblico dei distinti e alle forze dell’ordine, sacchetti pieni d’acqua, dando un’ulteriore prova di quella sportività ed educazione alla quale ormai sono abituati.
tratto da: Archivio Storico La Stampa