19 Novembre 2005: Roma – Juventus

È il 19 Novembre 2005 e Roma Juventus si sfidano nella Dodicesima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2005-06 allo Stadio ‘Olimpico’  di Roma.

La Juve allenata in panchina da Fabio Capello si appresta a vincere il suo ventinovesimo Scudetto ed ha nei giallorossi uno dei suoi massimi antagonista per la vittoria finale. Sarà una gara epica contrassegnata dalle magie di Zlatan Ibrahimovic e Pavel Nedved che decidono il match a favore dei bianconeri. Purtroppo l’invidia regala grandi amarezze e disincanti e quella grande squadra dal futuro ancora più grande verrà spazzata via dalla più grande farsa del calcio moderno.

Buona Visione!

 

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Campionato di Serie A 2005-2006 – 12 andata
Roma – Stadio Olimpico
Sabato 19 novembre 2005 ore 20.30
ROMA-JUVENTUS 1-4
MARCATORI: Nedved 45+2, Ibrahimovic 56, Trezeguet 58, Trezeguet 61, Totti rigore 65

ROMA: Doni, Panucci, Kuffour, Mexes, Cufrè (Alvarez 78), Perrotta, Dacourt (Tommasi 75), De Rossi (Nonda 60), Taddei, Totti, Montella
Allenatore: Luciano Spalletti

JUVENTUS: Abbiati, Zambrotta, Thuram, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi, Emerson, Vieira, Nedved (Mutu 90+2), Trezeguet (Kovac 64), Ibrahimovic (Del Piero 81)
Allenatore : Fabio Capello

ARBITRO: Paparesta G.
ESPULSIONI: Thuram 62 (Juventus)



Le pagelle bianconere 

ABBIATI 6,5 In uscita qualche incertezza, tra i pali buoni riflessi. Nel quarto d’ora in cui la Juve soffre, si sobbarca il lavoro sporco. 
ZAMBROTTA 7 Parte contratto, ma il cambio di marcia indirizza la partita: ispira l’azione del vantaggio, serve un assist a Trezeguet, crésce progressivamente. 
THURAM 6,5 Quando la squadra avanza il barrcentro, i primi a beneficiarne sono i difensori, a cominciare dal francese. Espulso per un fallo su Montella da ultimo uomo: una macchia criticata da Capello. 
CANNAVARO7 Preso d’infilatada Montella in un paio di circostanze, si rifa con una chiusura splendida su un cross basso di Taddei indirizzato a Totti. Da quel momento la sua prestazione si impenna. E le punte giallorosse non riescono più a trovare varchi utili.
CHIELLINI 6 La fiducia di Capello non sembra ben riposta. Soffre chiaramente in fase difensiva e si propone con il contagocce. Ma le bollicine giallorosse evaporano in fretta e il presidio della fascia diventa improvvisamente agevole. 
CAMORANESI 7 Un rosario di palloni persi o non trattenuti, sin quando non inventa la rasoiata che Nedved trasforma nella rete del vantaggio. Una volta sbloccato, prende iniziativa e guadagna metri utili, agevolato in questo anche dagli schemi ormai saltati delia Roma 
EMERSON 7,5 In avvio é l’unico a cercare la profondità, ad esempio splendido il pallone che libera Trezeguet davanti a Doni. Ma l’atteggiamento remissivo della squadra lo costringe soprattutto ad un lavoro di copertura. Nella ripresa riesce a prendersi maggiori licenze, finendo con il diventare padrone assoluto del centrocampo. Pregevole il lancio che scatena Ibrahimovic per il 2-0. 
VIEIRA 6 Ha un raggio di azione piuttosto limitato, nonostante le lunghe leve. Lo scarso dinamismo lo porta ad eccedere nei falli, ma non è particolarmente grave quello che gli costa l’ammonizione. Contribuisce anche lui all’abbuffata finale, in carne e in spirito, soverchiando gli esausti interditori giallorossi. 
NEDVED 7,5 Si direbbe che non ha smaltito le scorie della partita con la sua Nazionale. Comincia al rallentatore, quasi emarginandosi dal giocose riemerge sul finire del primo tempo. aprendosi spazi che sembravano preclusi, il gol di testa è un premio alla vena irriducibile, nonché la molla di splendide cavalcate. Aforza di strappi la Roma si disintegra 
(dal 47’st Mutu sv). 
TREZEGUET 7,5 La prima occasione della Juventus è sui piedi del bomber francese: Doni gli chiude lo specchio. Ma il cobra sa attendere, nascondendosi nelle pieghe della partita per poi colpire con micidiale precisione. L’uno-due chiude in modo definitivo la pratica 
(dal 20′ st Kovac 6.5: nessuna sbavatura). 
IBRAHIMOVIC 8 Controllo di tacco ed esterno in corsa che si infila sotto la traversa. Fatica a crederci persino lui, invece è tutto incredibilmente vero 
(dal 35′ st Del Piero sv). 
CAPELLO 7.5 Tornare a Roma non è mai facile, per lui in particolare. Ma la Juve si libera progressivamente da ogni condizionamento e annichilisce letteralmente la Roma.
Marco Ansaldo 
tratto da: La Stampa 20 Novembre 2005



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