É il 19 Ottobre 1986 ed Ascoli e Juventus si sfidano nella Sesta giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1986-87 allo Stadio ‘ Cino e Lillo Del Duca ‘di Ascoli Piceno.
La Juventus é Campione d’Italia in carica mentre l’Ascoli annaspa nelle posizioni di retrovia. A fine campionato i bianconeri piemontesi saranno secondi dietro al Napoli (per la prima volta scudettato) mentre i marchigiani finiranno salvi a solo due punti dalla zona retrocessione.
Buona Visione!
Stagione 1986-1987 – Campionato di Serie A – 6 andata
Ascoli – Stadio Cino e Lillo Del Duca
Domenica 19 ottobre 1986 ore 14.30
ASCOLI-JUVENTUS 0-5
MARCATORI: Briaschi 24, Briaschi 62, Buso 70, Bonetti I. 72, Platini 80
ASCOLI: Pazzagli, Destro (Vincenzi 32), Benedetti, Iachini (Carillo 6), Trifunovic, Dell’Oglio, Bonomi, Marchetti, Barbuti, Brady, Greco
Allenatore: Aldo Sensibile
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Caricola, Bonini, Brio, Scirea (Bonetti I. 46), Mauro, Soldà, Briaschi, Platini, Vignola (Buso 59)
Allenatore: Rino Marchesi
ARBITRO: Casarin
Per Bonetti e Buso gioia tutta speciale
DAL NOSTRO INVIATO ASCOLI PICENO —Ivano Bonetti e Renato Buso sono il ritratto della felicità: ad Ascoli, infatti, entrambi hanno festeggiato il loro primo gol in serie A. Dice Bonetti:
“Da tempo sognavo una giornata simile, stento ancora a credere a quel che è avvenuto”
Prende fiato, poi aggiunge:
“Speravo di giocare, mi sarebbe già bastato essere mandato In campo.”
Qualche settimana fa, proprio Bonetti e Caricola avevano protestato con i dirigenti dicendosi stanchi di andare in panchina e chiedendo di essere trasferiti a una squadra che li avesse utilizzati ogni domenica. I tempi della contestazione, ormai, sembrano lontanissimi.
“Marchesi — ribatte con slancio Bonetti — è un allenatore molto bravo perché sa dare il giusto spazio ai giovani.”
A questo punto, un cenno d’ammirazione per Platini, vero ispiratore del gol segnato da Bonetti.
«Michel mi ha fatto un lancio stupendo, sarebbe stato un peccato sprecarlo».
Ed ecco Buso:
«Provo una gran gioia, che stento perfino ad esprimere».
Dopo aver spiegato che dedica la sua prodezza ai genitori Alberto e Pierina.
“Hanno fatto tanti sacrifici, si meritano queste soddisfazioni»
Il ragazzo ricorda come ha segnato:
«Dopo aver raccolto un rinvio di Tacconi, ho proseguito di rettamente verso l’area, approfittando del fatto che si erano aperti degli spazi nella difesa ascolana. Dal limite ho sferrato il tiro e mi è andata bene».
Due partite nella massima divisione, un gol: bella media, non c’è che dire. Che cosa si prova a giocare davanti a un grande pubblico? Risponde Buso:
«Pensare di essere osservati da quarantamila persone dà una sensazione impagabile. Ma è una sensazione che può diventare tremenda quando le cose vanno male.” Ribatte pronto:
«Lo credo, ma per me fortunatamente, fino ad ora non è stato cosi»
P.C. Alfonsetti
tratto da: La Stampa 20 Ottobre 1986