É il 2 Ottobre 2005 e Juventus e Inter si sfidano nella Sesta Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 2005-06 allo Stadio ‘Delle Alpi’ di Torino.
La Juve allenata in panchina da Fabio Capello si appresta a vincere il suo ventinovesimo Scudetto ed ha proprio nei nerazzurri il suo massimo antagonista per la vittoria finale. Putroppo l’invidia regala grandi amarezze e disincanti e quella grande squadra dal futuro ancora piú grande verrá spazzata via dalla piú grande farsa del calcio moderno.
Buona Visione!
Stagione 2005-2006 – Campionato di Serie A – 6 andata
Torino – Stadio Delle Alpi
Domenica 2 ottobre 2005 ore 20.30
JUVENTUS-INTER 2-0
MARCATORI: Trezeguet 22, Nedved 34
JUVENTUS: Abbiati, Blasi, Thuram (Kovac 50), Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, Emerson, Vieira, Nedved, Trezeguet (Zalayeta 60), Ibrahimovic (Del Piero 45+1)
Allenatore: Fabio Capello
INTER: Julio Cesar, Cordoba, Materazzi (Zè Maria 83), Samuel, Favalli, Figo (Recoba 64), Cambiasso, Pizarro (Cruz J. 72), Stankovic, Adriano, Martins
Allenatore: Roberto Mancini
ARBITRO: Paparesta G.
Capello «Il risultato mi esalta più di ogni record»
La Juve dei record?
«A me interessano i risultati», taglia corto Fabio Capello.
La sua Juve più bella?
«Una squadra dotata di tecnica e carattere, determinata, umile e compatta, con la voglia di fare risultato. Sempre. Dal primo all’ultimo minuto».
Parole sobrie, asciutte, ma il senso è chiaro: la capolista ha annichilito una delle principali rivali sulla lunga strada dello scudetto.
«L’Inter ha giocato una buona partita, ma noi le abbiamo concesso pochissimo».
Sei vittorie in altrettante partite.
«Non mi aspettavo numeri del genere. Ho visto una Juve umile e determinata, Abbiamo giocato bene soprattutto nel primo tempo. Nel secondo non riuscivamo più a uscire dal guscio, anche perché Ibra ha caratteristiche che altri non posseggono. Ho avuto qualche attimo di paura, soltanto nel finale abbiamo saputo organizzare il contropiede. Nessuno come Ibra sa tenere alta la squadra».
A chi prospetta già scenari trionfalistici, Capello risponde così:
«Tenere questo passo non sarà facile. Però la Juve è una squadra vera, con campioni che quando la partita è in equilibrio fanno sempre la differenza. E non ci culliamo mai sugli allori, il vantaggio su Inter e Milan non è significativo a questo punto, però ci fa lavorare sereni».
Vediamo i dettagli: i due gol sono venuti su calcio di punizione.
«I nostri due attaccanti sono forti fisicamente e capaci di tenere palla, fermarli senza commettere fallo è difficile. Siamo stati bravi a sfruttare queste occasioni. Sul 2 a 0 abbiamo anche sfiorato la terza rete su calcio d’angolo».
Seguono gli elogi a Vieira:
«È bravissimo. Occupa bene il campo. Ha il merito di essere un buon interditore e di saper impostare il gioco. Allo stesso tempo faccio i complimenti a Emerson, Camoranesi, Nedved e alla difesa».
Applausi a Zambrotta:
«Pur essendo un ex attaccante, è diventato grandissimo difensore. Non ho ancora trovato un attaccante in grado di dribblarlo e andar via. In più, è pericolosissimo quando avanza. In giro c’è pochissima gente con queste caratteristiche».
Sull’intervento di Materazzi su Ibrahimovic, Capello evita polemiche:
«Le immagini si commentano da sole. Non voglio accusare nessuno, accetto la decisione dell’arbitro. Sapete che per me il calcio non è gioco per signorine. Mi piacciono le partite maschie. Poi ci sono interventi scorretti che deve valutare il direttore di gara. Io mi adeguo sempre alle decisioni arbitrah e non le commento. Speriamo soltanto che per Ibra non sia nulla di grave. Quanto a Thuram, l’infortunio non è grave.
Ibra se ne va con le stampelle per l’antidoping, pratica che non riesce a espletare con la stessa facilità con cui tratta il pallone. Il «ricordo» di Materazzi è sul ginocchio sinistro, una forte contusione che lo esclude dalla Nazionale e forse anche dalla prossima partita con il Messina del 15 ottobre, dopo la sosta internazionale. Oggi la risonanza magnetica dirà di che cosa si tratta. E un’ecografia spiegherà invece come sta Trezeguet, uscito per uno stiramento all’adduttore sinistro, Ma è di Ibrahimovic che si parla e si straparla. Certo alla Juve non l’hanno presa benissimo.
Moggi è sarcastico:
«Dopo l’entrata elegante di Materazzi, Ibrahimovic ha riportato una contusione importante. Diciamo che non è stata una cosa fra amici. Speriamo che non sia nulla di grave. E’ stata una partita maschia. la Juve è stata superiore all’Inter. I nerazzurri? Potranno fare bene fra uno o due anni».
Carino. Anche Nedved ha un messaggio per Materazzi:
«Capisco l’importanza della partita e che tutti volessero fare bene. Ma bisognerebbe giocare più al calcio e tirare meno calci».
Il bianconero entusiasta:
«Abbiamo tecnica. L’Inter mi ha fatto buona impressione. E il Milan è una altra grande squadra».
Fabio Vergnano
tratto da La Stampa 3 Ottobre 2005