É il 20 Giugno 1979 e Juventus e Palermo si sfidano nella Finale (gara unica) della Coppa Italia 1978-79 allo Stadio ‘San Paolo‘ di Napoli.
É una Juventus (Campione d’Italia in carica) con grandi giocatori, un allenatore vincente (Giovanni Trapattoni) che peró non riuscirá a ripetere la conquista tricolore. Infatti lo Scudetto andrá al Milan. Si rifará inparte con la Coppa Italia, vinta (non senza polemiche e problemi) contro una formazione della Serie B – il Palermo.
Buona Visione!
Coppa Italia 1978-1979 – Finale
Napoli, campo neutro – Stadio San Paolo
Mercoledì 20 giugno 1979
JUVENTUS-PALERMO 2-1 – Dopo i tempi supplementari
MARCATORI : Chimenti 2, Brio 84, Causio 117
JUVENTUS : Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Morini (Brio 50), Scirea, Causio, Tardelli, Virdis (Boninsegna 50), Benetti, Bettega
Allenatore : Giovanni Trapattoni
PALERMO : Frison, Gregorio, Citterio, Brignani, Di Cicco, Silipo, Maritozzi, Borsellino (Arcoleo 75), Chimenti (Osellame 47), Magherini, Conte
Allenatore : Fernando Veneranda
ARBITRO : Barbaresco
NOTE : Dall’82° Juventus in 10 uomini per un infortunio a Roberto Bettega (Trapattoni aveva già effettuato tutte le sostituzioni).
Giovedì 21 Giugno 1979 Franco Causio piega il Palermo dopo 117 minuti: 2-1
Vince la Juventus come era nelle previsioni, ma quanta fatica, quanta paura. La squadra bianconera non disputa una partita entusiasmante, ma raggiunge la conquista della Coppa con pieno merito.
Non è all’altezza delle giornate migliori, gioca un calcio forse troppo prevedibile. Bisognerebbe inventare qualcosa, creare qualche manovra nuova, invece il gioco juventino è monotono: i bianconeri avanzano sulle fasce laterali e tentano cross al centro, cercando la testa di Bettega che in questo momento non c’è. Bettega non è il solo colpevole. Sarebbe un errore criticarlo. Certo l’accoppiata Bettega-Virdis non funziona. Bisogna provvedere diversamente. In questo momento in cui la squadra porta a Torino la Coppa Italia i dirigenti debbono pensare al domani. Boniperti e Giuliano sono in attività. Nulla sarà lasciato di intentato. Il Palermo esce sconfitto ma non umiliato. Gioca un calcio moderno e lo gioca bene. Forse non ha l’esperienza per queste competizioni cosi delicate. Comunque esce dal San Paolo a testa alta. E’ una squadra che nel prossimo campionato farà molta strada. Amaggior ragione se i suoi dirigenti riusciranno a potenziarla ancora nei punti chiave. La temperatura è fresca, cade qualche goccia di pioggia. I tifosi del Palermo giunti in forze con ogni mezzo a occupare le scalee dello stadio San Paolo sono circa diecimila.
tratto da: Archivio La Stampa