É il 21 Aprile 1984 e Juventus e Udinese si sfidano nella dodicesima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato di Calcio di Serie A 1983-84 allo Stadio ‘Comunale‘ di Torino.
É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quella che sfida un Udinese forte dell’asso brasiliano Zico. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. Se in Campionato arriverá l’ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe. Dall’altre parte i friuliani finiranno noni – per una manciata di punti fuori dalle Coppe Europee.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 1983-1984 – 12 ritorno
Torino – Stadio Comunale
Sabato 21 aprile 1984 ore 15.30
JUVENTUS-UDINESE 3-2
MARCATORI: Rossi P. 15, Mauro 41, Zico 42, Vignola 51, Vignola 67
JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi P. (Prandelli 70), Platini, Boniek (Vignola 46)
Allenatore : Giovanni Trapattoni
UDINESE: Brini, Galparoli, Cattaneo, Gerolin, Edinho, Pancheri (De Agostini 23), Causio, Miano (Danelutti 79), Mauro, Zico, Virdis
Allenatore : Enzo Ferrari
ARBITRO : Pieri C.
Estate 1983. Il calcio italiano ha da poco riaperto le
frontiere ai calciatori stranieri. Nel nostro campionato arriveranno tanti
campioni, ma anche moltissimi bidoni.
In quelle
roventi settimane di calciomercato, il presidente bianconero sorprende tutti
improvvisando un comizio in piazza a cui partecipa un’enorme folla di tifosi
bianconeri. Ha un grande annuncio da fare: l’Udinese ha comprato Zico!
Ci credono in pochi. Qualcuno pensa ad un omonimo. Invece no,
Mazza giura che si tratta proprio di Arthur Antunes Coimbra, detto Zico, uno
dei calciatori brasiliani più forti di tutti i tempi. Il costo complessivo
dell’operazione è di 6 miliardi di lire. La folla di tifosi è in visibilio, ma
esplode però anche la rabbia degli operai della Zanussi e
della Cgil che attacca: «Per
comprare Zico ha messo in cassa integrazione migliaia di operai».
L’acquisto di Zico diventa un caso mediatico. A questo punto
interviene la Figc che blocca il trasferimento dal Brasile do galinho. La
motivazione è futile: l’Udinese non avrebbe le necessarie garanzie per la
copertura finanziaria. Per questo motivo, il giorno dopo scoppiano violente
proteste di piazza: a Udine urlano «o
Zico o Austria». Ma si soffre anche a Rio: pianti disperati dei
brasiliani per l’idolo in partenza.