É il 21 ottobre 1979 e la Juventus incontra il Torino allo Stadio ‘Comunale’ di Torino. É il ‘Derby della Mole’ e la cittá si mobilitá!
Il tutto é valevole per la Sesta Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1979-80.
Contro uno dei migliori Toro del dopo Superga, i bianconeri sudano le proverbiali sette camicie per abbattere la loro resistenza.
Alla Juventus finirá il campionato al secondo posto, tre punti distante dall’ Inter Campione d’Italia.
Buona Visione!
Stagione 1979-1980 – Campionato di Serie A – 6 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 21 ottobre 1979 ore 15.00
TORINO-JUVENTUS 1-2
MARCATORI: Graziani 30, Bettega R. 34, Tardelli 68
TORINO: Terraneo, Volpati, Vullo (Greco 74), Mandorlini, Danova, Salvadori, Sala C., Sala P., Graziani, Pecci, Pulici
Allenatore: Luigi Radice
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Furino, Brio, Scirea, Fanna (Gentile 18), Tardelli, Bettega R., Verza, Virdis
Allenatore: Giovanni Trapattoni
ARBITRO: Bergamo
Graziani,Bettega e Tardelli
TORINO — II rispetto ed il timore reciproci hanno condizionato la fase d’avvio del derby, caratterizzata dalle schermaglie sulle marcature (un mezzo tourbillon, con al centro Tardelli che cercava Pecci e Mandorlini che puntava su Tardelli), da qualche grintosità di troppo dei bianconeri (di Fanna su Volpati, Brio su Graziani e Tardelli su Pecci i primi tre falli, avanti che Mandorlini stendesse Verza), dallo strettissimo controllo a uomo delle due difese.
Terraneo era il primo dei portieri chiamati in azione, al 10′, per bloccare un colpo di testa di Verza, quindi al 16′ Brio commetteva un nuovo fallo su Graziani, protestava ed era ammonito. Fintava la punizione Pecci, la batteva Graziani ed il suo tiro finiva sul fondo ad un metro dal montante. Trapattoni doveva già cambiare la formazione d’avvio dopo 19 minuti. Usciva Fanna, contrattura, ed entrava Gentile. Marocchino, che pure si era scaldato rientrava negli spogliatoi.
Alla ripresa del gioco, Bettega non riusciva a deviare di testa una punizione di Cuccureddu, poi Pulici e Mandorlini (sempre di testa) mettevano fuori due assist di Patrizio e Claudio Sala. La partita si vivacizzava di colpo alla mezz’ora. Su cross lungo e alto di Furino, Terraneo contro sole non tratteneva, alzava la palla Virdis, liberava di testa Mandorlini avviando la risposta granata: Volpati calciava forte da fuori area, Zoff sorpreso si aggiustava con un rinvio di piede in angolo. Batteva Claudio Sala, Graziani di testa deviava vicino al montante alla destra del portiere bianconero. Ai tifosi granata appena il tempo di esultare. Calciava basso e forte Cuccureddu una punizione da destra, Salvadori falliva la respinta, Tardelli faceva velo e Bettega alle sue spalle calciava pronto in mischia: la palla carica di effetto filtrava fra i difensori ed ingannava Terraneo che la toccava, ma se la lasciava sfuggire. Uno a uno. Il Torino replicava chiudendo il tempo’in attacco, Furino si faceva ammonire per proteste, poi la Juventus partiva bene in apertura di ripresa mettendo per la prima volta in difficoltà di gioco l’avversario.
Ad un tentativo di testa di Pulici, rispondevano i bianconeri con un preciso uno-due Bettega, Virdis, Bettega e con tiro forte e basso del centravanti che Terraneo in tuffo metteva in corner. Tre angoli consecutivi confermavano il momento di maggior efficacia juventina, con botte da lontano di Gentile e Verza sul fondo. Venivano ammoniti Gentile (gomitata in viso di Pulici) e Patrizio Sala (proteste), poi riprendeva a portarsi sotto il Torino e su corner di Claudio Sala, Pulici girava bene di testa ma oltre la traversa. I granata premendo concedevano spazio al contropiede della Juventua, ed al 23′ beccavano il gol più balordo ed assurdo: un rilancio alla meglio dei bianconeri era lasciato da Salvadori a Danova, ultimo difensore in una metà campo deserta. Il rilancio maldestro, basso, dello stopper rimbalzava contro Virdis, sul pallone che carambolava da dietro era prontissimo a scattare Tardelli che dopo 40 metri di corsa infilava Terraneo in uscita con un freddissimo e preciso rasoterra centrale.
Ripartivano i granata con rabbia. Radice sostituiva Vullo con Greco, la Juve si rinserrava nella sua metà campo in difesa del vantaggio. Malgrado la barriera bianconera, il Torino filtrava più volte ma non segnava. Al 32′ Pulici non riusciva ad agganciare a tre metri da Zoff un preciso lancio in profondità di Pecci; quattro minuti dopo anora Pulici, stavolta con una prodezza, rimetteva al centro un invitante pallone dal fondo (lancio di Pecci ancora) senza che nessun compagno arrivasse a deviare; al 44′ trovava spazio sulla destra Graziani, e Zoff era bravissimo a deviare contro la traversa la botta ravvicinata dell’attaccante. Tentava ancora l’affondo disperato Greco, superava in dribbling due avversari e rovinava in area più per stanchezza che per il tackle di Cabrini. Protestavano i granata, Claudio Sala era ammonito. L’ultimo sussulto. Poi il fischio di chiusura dell’arbitro Bergamo, con Graziani e Brio che uscivano sottobraccio dal terreno dopo i molti scontri. Ma l’esempio dei giocatori, purtroppo, non bastava ad evitare la ormai solita gazzarra (vedi Stoccarda) sotto la curva Maratona.
Bruno Perucca
tratto da: La Stampa 22 Ottobre 1979
Graziani con questo bel colpo di testa porta in vantaggio il Torino |
Tardelli conclude la sua lunga fuga sul rimpallo vinto da Virdis su Danova, battendo con freddezza è precisione il portiere granata Terraneo |