É il 22 Agosto 1982 e Juventus e Pescara si sfidano nella seconda Giornata del Eliminatorie della Coppa Italia 1982-83. Il tutto si svolge allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
I bianconeri piemontesi sono oramai considerati ‘la squadra piú forte del mondo’ avendo in rosa motli elementi della nazionale Italiana Campione del Mondo a Spagna 82. C’é pure l’aggiunta di due fuoriclasse assoluti come Michel Platini e Zibì Boniek. A fine campionato la Juventus finirá in seconda posizione dietro alla Roma di Nils Liedholm. Per quanto riguarda la Coppa dei Campioni ci si aspetta una festa in gran stille in finale ad Atene. Ma un gol da fuori area di Felix Magath e la caparbietá dell’ Amburgo dirá ancora di no alla Vecchia Signora.
Per quanto riguarda la Coppa Italia i nostri beniamini conquisteranno il trofeo riuscendo così a non finire la stagione a bocca asciutta. Questa gara verrà ricordata per il primo (spettacolare) gol in bianconero di “Le Roi” Michel Platini.
Buona Visione!
Stagione 1982-1983 – Coppa Italia – Eliminatorie, 2ª giornata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 22 agosto 1982 ore 20:30
JUVENTUS-PESCARA 2-1
MARCATORI: Platini 7, Bettega R. 61, Scirea autorete 90
JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cabrini (Osti 32), Furino, Brio, Scirea, Marocchino (Prandelli 61), Boniek, Rossi P., Platini (Bonini 52), Bettega R.
Allenatore: Giovanni Trapattoni
PESCARA: Bartolini, Joriatti (Cittadino 75), Costaggiu, D’Alessandro, Galli F. (Cerone 68), Polenta, Lombardi, Repetto, Galli Giu., Massi, Mandressi (Testani 68)
Allenatore: Domenico Rosati
ARBITRO: Lanese
Dai bianconeri momenti di spettacolo
TORINO — Lontano da Torino fa saltare tutti i record d’incasso: Al «gala» casalingo di Coppa Italia, la Juventus bistellare con cinque campioni del mondo ha richiamato appena 20 mila spettatori malgrado i prezzi (da un massimo di 25 mila a un minimo di 4 mila lire) piuttosto bassi, rispetto ai biglietti salatissimi di Casale, Cesena e Catania dove si è esibita di recente. Centrano però il periodo, la citta semivuota — anche se ieri sono cominciati i primi rientri — e l’avversario Pescara militante in serie CI. che non fa richiamo. Diversa sarà la situazione di mercoledì sera (ore 20,30) in occasione dell’amichevole con il Widzew Lodz, l’ex squadra di Zbigniew Boniek. Ieri sera, per la prima volta dall’inizio di stagione, Trapattoni schierava la formazione al completo eccezion fatta per Tardelll rimasto a riposo precauzionale perché convalescente dallo stiramento muscolare al polpaccio sinistro rimediato in Spagna e riattizzatosi a New York.
L’assenza di Tardelli che sarà disponibile con il Widzew, ha permesso a Trapattoni di sperimentare la formula con Boniek e Platini mezze ali, con Marocchino tornante a ridosso di Bettega che ricomponeva il tandem «argentino» con Paolo Rossi. Per vedere all’opera la nuova Juventus c’era anche in tribuna d’onore il dottor Giovanni Agnelli. Dopo il minuto di silenzio in memoria di Noeckler, Pegorari e Pichler, gli azzurri dello sci tragicamente scomparsi in Nuova Zelanda, la Juventus raccoglieva i primi applausi impegnando Bartolinl con un tiro ravvicinato di Marocchino. Il Pescara tentava di applicare la tattica del fuorigioco per creare qualche imbarazzo ai campioni d’Italia, ma non approdava a nulla e al secondo minuto il pubblico dedicava un’ovazione a Rossi che, splendidamente imbeccato da Boniek, era anticipato di un soffio dalla difesa. A differenza di Catania, la manovra fluiva rapida con la Juventus che cercava di dare spettacolo. E ci riusciva. Il Pescara stava a guardare, impotente. La squadra di Tom Rosati, retrocessa in CI. ripresentava la stessa formazione che aveva pareggiato (1-1) con il Milan rinnovata per dieci undicesimi rispetto allo scorso campionato, con il solo D’Alessandro esponente della vecchia guardia. Proprio D’Alessandro, al 7′, perdendo un contrasto con Platini consentiva alla Juventus di portarsi in vantaggio. Platini si lanciava eludendo l’offside, si presentava davanti a Bartolinl battendolo con un pallonetto, di piatto destro, che scatenava l’ammirazione degli spettatori. Lo «show» di Platini continuava. L’asso francese sfiorava il raddoppio all’11’: su perfetto servizio di Boniek, di esterno destro Platini lambiva il montante sulla sinistra di Bartollni.
Un quarto d’ora di fuochi pirotecnici, con Platini artificiere, poi il ritmo si affievoliva e la gara, per un certo periodo, assumeva il tono di vera amichevole. Non molto serviti Bettega e Rossi, anche perché erano i due stranieri a impostare e concludere direttamente. Anche Rossi, però, dopo essere rimasto un po’ in ombra, si metteva in evidenza dando un saggio della sua classe «mondiale». Alla mezz’ora Cabrini zoppicava per una leggera distorsione al ginocchio destro, si sottoponeva alle cure, ma due minuti dopo rientrava negli spogliatoi (tra gli applausi), sostituito con Osti.
Era sempre la Juventus a orchestrare il gioco e al 33′ Bettega, su assist di Furino, chiudeva di sinistro di poco a lato la palla-gol. Seguivano virtuosismi, con tunnel, di Platini e poi Gentile (36′). passato a sinistra con Osti a destra, scodellava un preciso traversone sotto porta per il transalpino che. ostacolato da Repetto, bucava di un nonnulla la « volée» conclusiva. Saliva poi in cattedra Rossi al 39′ con un’azione alla Sivori, con palla tra le gambe di Polenta e tiro liftato nell’angolo: il palo gli negava la soddisfazione del punto. Ancora Rossi, un minuto dopo, preparava il tiro per Boniek che con una folgore di destro, incocciava in pieno la faccia interna della traversa. Il polacco insisteva e, ben servito da Rossi, si faceva anticipare dal portiere. Ancora un’applaudita rovesciata di Boniek. a lato, e poi l’Intervallo.
La Juventus, «accademica» anche in avvio di ripresa, badava più alla forma che alla sostanza, allentando un po’ la pressione: il Pescara si faceva più intraprendente e al 47′ un tiro di Massi era bloccato da Zoff. Al 52′ Platini, sorpresa, veniva sostituito con Bonini, rientrando a passo di corsa negli spogliatoi tra gli applausi. Probabilmente la decisione era precauzionale, poiché Michel non aveva dato l’impressione di risentire del malanno inguinale che lo tormenta da tre mesi. La partita s’ammosciava, e soltanto al 59′ un passaggio filtrante di Marocchino, favorito da un liscio di Filippo Galli, per poco non sorprendeva Bartolinl. Ma era il preludio al secondo gol bianconero che si registrava al 61′.
Da Marocchino a Gentile che. con un cross calibrato, scavalcava la difesa del Pescara e Bettega, dopo aver controllato di petto, di destro «bruciava» Bartolinl da un metro. Su azione susseguente a calcio d’angolo (72′) una giravolta di Testani non sorprendeva Zoff ben piazzato. Il capitano della nazionale aveva però un gròsso brivido al 74′: Lombardi rimetteva sul centro un pallone che rimbalzava di mezzo metro al di qua della linea di porta dove G. Galli mancava clamorosamente il colpo di grazia. Passavano pochi istanti e lo sfortunato Bettega vedeva perdersi sul fondo, di pochi centimetri, un bellissimo diagonale al gol. Ci provava anche Boniek con un destraccio che si perdeva abbondantemente a lato suscitando un po’ di disapprovazione. Si riscattava immediatamente il polacco con una violenta punizione che obbligava Bartolinl a salvarsi con una grossa parata in corner. Polenta (87′) si faceva ammonire per avere «abbracciato» Boniek lanciatosi a rete ma era il Pescara a dimezzare le distanze (89′) con un’autorete di Scirea che, deviando un tiro di Massi, spiazzava Zoff.
Il risultato finale suscitava un po’ di delusione in un pubblico che però aveva gustato scampoli d’alta scuola, E’ chiaro che contro squadre più consistenti del Pescara la Juventus dovrà badare di più al sodo, con il supporto della forma e della grinta, anche se la traversa e il palo hanno negato altri gol. Insomma il rodaggio continua e il Widzew Lodz sarà sicuramente un test più attendibile.
Bruno Bernardi
tratto da: archiviolastampa.it
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