É il 22 Agosto 1984 e Juventus e Palermo si sfidano nella prima gara del Girone Eliminatorio della Coppa Italia 1984-85 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
I Bianconeri sembrano piú concentrati sulla Coppa dei Campioni (coppa che vinceranno nella tragica notte del Heysel) e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In testa invece c’é sorprendentemente l Hellas Verona che dopo una cavalcata splendida vince il suo primo Scudetto. Dall’altra parte c’é il Palermo che disputando una ottima stagione in Serie C1 ottiene il pass per il ritorno immediato nella serie cadetta.
In Coppa Italia invece i bianconeri vengono fermati dal Milan, mentre i rossoneri si arrendono in finale alla sorprendente Sampdoria (alla prima Coppa Italia vinta).
Buona Visione!
Stagione 1984-1985 – Coppa Italia – Eliminatorie, 1ª giornata
Torino – Stadio Comunale
Mercoledì 22 agosto 1984 ore 20:30
JUVENTUS-PALERMO 6-0
MARCATORI: Briaschi 8, Briaschi 26, Cabrini 58, Briaschi 59, Rossi P. 63, Boniek 88
JUVENTUS: Tacconi, Caricola, Cabrini, Bonini, Favero (Pioli 72), Scirea, Briaschi (Vignola 63), Tardelli (Limido 63), Rossi P., Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni
PALERMO: Paleari, Cecilli, Guerini, De Biasi, Bigliardi, Picano, Tarantino (Barone 46), Maiellaro (Testa 46), Pircher, Majo, De Vitis
Allenatore: Domenico Rosati
ARBITRO: Magni P.L.
Briaschi, altri tre gol
Il nuovo centravanti della Juventus scatenato anche contro il Palermo –
Due volte a segno nel primo tempo, ed ancora nella ripresa con Cabrini, Rossi e Boniek –
Bianconeri vivaci, siciliani deboli
TORINO — La Juventus, di nuovo con lo scudetto, debutta al Comunale sette giorni prima del previsto. La prima partita di Coppa Italia, con il Palermo, retrocesso lo scorso anno in CI. doveva infatti disputarsi allo stadio siciliano, ma il campo palermitano è parzialmente inagibile, così i bianconeri si presentano in anticipo ai propri tifosi (ci saranno circa 20 mila persone sugli spalti in una serata mite). C’è Briaschi, atteso con curiosità dopo i tre gol segnati in amichevole, c’è il roccioso Favero chiamato a sostituire Brio infortunatosi a Parma.
Tra i rosanero ritorna il portiere Palcari recuperato dal Bologna dopo un trasferimento lampo di soli due mesi. Ma ci sono però gravi assenze che costringono il tecnico siciliano Rosati, a fare salti mortali per mettere insieme undici giocatoli.
Pochi minuti di studio e la Juve comincia a mettere a frutto la sua evidente superiorità. Ed alla prima vera azione d’attacco è già in gol. Il merito è in gran parte di Caricola che all’8′ pesca Platini smarcatissimo sulla sinistra: Michel controlla di petto e serve Briaschi liberissimo a centro area che non ha difficolta a battere Palcari indifeso davanti a lui. La Juve insiste ed all’ 11′ ancora Platini serve di testa Cabrini che sempre di testa manda di poco sopra la traversa. La partita prosegue ora a senso unico. Al 15′ una punizione di Platini smarca in area Bonini che tira a colpo sicuro, ma De Biasi sulla linea di porta riesce a respingere.
Il ritmo non è ovviamente da capogiro, ma si vede che la Juve è in costante crescita. La precisione non manca ed è questo che vuole Trapatloni in questa delicata fase iniziale, più che gol troppo facili. Platini è più altruista del solito, Boniek si dimostra in condizione più che buona. Ora la Juventus diverte. Il suo gioco scorre via piacevole anche se, onestamente, il Palermo non oppone una resistenza consistente. Cosi al 26′ la Juventus passa ancora. E’ di nuovo Caricola, uno del più in forma, ad impostare I’azione sulla destra servendo Platini con un centro molto preciso: Michel scavalca il portiere Palcari con uno splendido pallonetto, sul quale si avventa ancora Briaschi che raddoppia, a conferma di un momento felicissimo per lui.
Oltre tutto Rossi gli lascia via libera come opportunista d’area, recitando una faticosa ma preziosa parte di spalla. E il Palermo? La squadra siciliana assiste, cercando di tanto in tanto di alleggerire la pressione bianconera. A centrocampo Malo e Maiellaro si dannano l’anima per mettere Pircher in condizione di impensierire Tacconi, ma fare breccia nella difesa bianconera è impresa titanica. Ed è comunque il Palermo a vivacizzare l’ultima parta del tempo con azioni abbastanza brillanti, anche se è la Juventus a sfiorare ancora il gol al 45′ con un colpo di testa del solilo Briaschi, fermato a terra da Palcari.
La ripresa si inizia con un’ autentica prodezza di Boniek. Al 64′ Platini gli serve un pallone millimetrico, che Zibì calcia al volo di destro in diagonale sfiorando II palo. Davvero splendido. Quattro minuti dopo la Juventus va in gol per la terza volta. Corner di Rossi e perfetto stacco di tosta di Cabrini. Trascorre solo un minuto e arriva la quarta segnatura. Platini intercetta astutamente la palla a centrocampo e fugge, supera il portiere Palcari che con un tentativo disperato cerca di recuperare la palla, ma viene preceduto dal solito rapinatore Briaschi che cattura la palla ed insacca.
La Juventus diventa irresistibile, si scatena e al 63′ arriva al gol per la quinta volta. Briaschi fugge sulla sinistra e becca Platini smarcato, passaggio al centro per Rossi ed è gol. Anche Pablito partecipa cosi alla festa. Poi Briaschi, vero eroe della serata, e Tardelli (ancora in forma davvero incerta) escono e c’è spazio anche per Vignola e Limido. Il pubblico applaude freneticamente e già sogna gol a grappoli anche in campionato. La partita si trasforma in festa ed il Palermo vi partecipa da ospite discreto. Entra anche Pioli al posto di Favero poi la Juve al’88’ trova il sesto gol. Questa volta è Boniek, in precedenza tanto generoso quanto sfortunato, a battere Palcari con un pallonetto molto astuto.
In sostanza una Juve davvero in palla, che comunque va rivista di fronte ad avversari meno arrendevoli. Ora domenica a Cagliari ci sarà una prima importante verifica.
Fabio Vergnano
tratto da: La Stampa 23 Agosto 1984