22 Dicembre 1985: Juventus – Lecce

É il 22 Dicembre 1986 e Juventus Lecce si sfidano nella quindicesima giornata del girone di andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1985-86 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.

La Juventus si appresta a vincere il suo ventiduesimo tricolore con una squadra che sta vivendo sugl’ultimi spiccoli di splendore di ‘LeRoi’ Michel Platini. Allenati da Giovanni Trapattoni (al suo ultimo campionato alla Juve prima di trasferirsi all’Inter) i bianconeri mettono a distanza la Roma di Sven Goran Eriksson vincendo ‘in volata’ lo Scudetto. Il Lecce dal canto suo chiude un deludentissimo campionato salutando la Serie A, ma pero’ avrá la ‘colpa‘ di avere ‘regalato‘ lo Scudetto ai bianconeri dopo aver sbancato l’Olimpico di Roma e battendo gli uomini di Sven Goran Eriksson.

Buona Visione! 


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Stagione 1985-1986 – Campionato di Serie A – 15 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 22 dicembre 1985 ore 14.30
JUVENTUS-LECCE 4-0
MARCATORI: Serena A. 22, Serena A. 43, Platini 51, Platini 57

JUVENTUS: Tacconi, Pioli, Cabrini, Bonini, Brio, Favero, Mauro (Bonetti I. 70), Manfredonia, Serena A., Platini, Pacione (Briaschi 58) – Allenatore : Giovanni Trapattoni

LECCE: Negretti, Vanoli, Colombo, Enzo, Danova, Miceli, Rizzo (Luperto 56), Causio, Paciocco (Morello 74), Nobile, Palese – Allenatore : Eugenio Fascetti

ARBITRO: Coppetelli



Serena: «Il mio gol più bello» 

TORINO — Il goleador è tornato a colpire. Serena non segnava In campionato dalla partita con la Roma (10 novembre) ma si è sbloccato alla grande, e con le due reti che hanno spianato alla Juventus il successo sul Lecce (la sua seconda doppietta juventina) balza addirittura al comando della classifica dei cannonieri, scavalcando Rummenigge. 

Una sensazione inebriante, che però non lo esalta più di tanto: 

«Il gol — ripete ancora una volta — non è importante per me. Io apprezzo solo quelli che mi permettono di sbloccare il risultato, di aiutare la Juventus a vincere. E’ importante che la Juventus sia al vertice della classifica, non che lo sia lo tra i marcatori. Infatti tengo di più allo scudetto che ai successi personali. E se segno di più iI merito è proprio della squadra. Cabrini e Mauro sulle fasce, mi permettono di esaltare le mie caratteristiche». 

Continua Serena: 

«Il primo gol di ieri credo sia il più belio dei nove realizzati finora, ma non intendo mettermi in concorrenza con Platini. Io e Michel non siamo rivali ma alleati per far vincere la Juve. Il gol è iI mio mestiere, ma Platini ha più possibilità di me di segnare. Ed alla fine, se lo vorrà, sul trono dire del goleador salirà ancora una volta lui». 

Poi via di corsa inghiottito dalla nebbia. Lo attende un lungo viaggio verso Montebelluna, per festeggiare il Natale più felice della sua vita.

Fabio Vergnano
tratto da: La Stampa 23 dicembre 1985




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