É il 23 Febbraio 2014 e Juventus e Torino si sfidano nella terza Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2013-14 allo ‘Juventus Stadium’ di Torino.
É una Juventus tutta record questa guidata in panchina dal ‘gladiatore’ Antonio Conte. É la Juve dei 102 punti finali che strapazza tutti e conquista così il suo trentaduesimo scudetto. Pensate che il Torino (fermatasi ad un onorevole settimo posto) finisce a ben quarantacinque (45!) punti di distacco dalla squadra Campione d’Italia.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 2013-2014 – 6 ritorno
Torino – Juventus Stadium
Domenica 23 febbraio 2014 ore 18.30
JUVENTUS-TORINO 1-0
MARCATORI: Tevez 30
JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal (Marchisio C. 74), Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez (Osvaldo 90), Llorente (Padoin 88)
Allenatore: Antonio Conte
TORINO: Padelli, Bovo (Meggiorini 81), Glik, Moretti, Darmian, Kurtic (Basha 90+2), Vives, El Kaddouri (Farnerud 85), Pasquale, Immobile, Cerci
Allenatore: Giampiero Ventura
ARBITRO: Rizzoli
Una prodezza dell’argentino consente ai bianconeri di restare a +9 sui giallorossi e di vincere il 6° derby di fila. I granata sono arrivati a 910′ senza gol nella stracittadina. Ma sul risultato pesa un rigore netto non accordato all’80’ agli uomini di VenturaTORINO – La Juve non conosce pause. Vince anche il 6° derby di fila, centra il 13° successo su 13 in casa e tiene a debita distanza la Roma. Per il Toro è l’ennesima delusione. La striscia senza successi nella stracittadina sale a quota 16 e il digiuno di reti addirittura a 910′. Ormai per i granata il confronto con i cugini sta dimenticando un incubo. Ma in tutto questo non si può dimenticare il netto fallo da rigore commesso all’80’ da Pirlo su El Kaddouri che, probabilmente, avrebbe potuto interrompere l’incredibile maledizione.UNA JUVE CONCRETA – Episodio a parte, la Juve ha vinto da grande squadra, sbloccando il risultato e poi gestendo senza particolari patemi il vantaggio. Nella ripresa si è accontentata troppo ma è pur vero che, evidentemente, ha accusato un pizzico di stanchezza dopo la gara di Europa League, disputata giovedì sera contro il Trabzonspor. L’eroe della serata è stato Tevez che ha fatto la differenza con una giocata da fuoriclasse e, nel secondo tempo, è stato comunque l’uomo più pericoloso, quello su cui la squadra ha principalmente puntato per alleggerire la pressione in ripartenza.TORO, POCO DA RIMPROVERARSI – Il Toro ha davvero poco da rimproverarsi. Ha interpretato la partita nel migliore di modi, tentando di mettere in difficoltà i bianconeri in velocità, e poi, nella ripresa, quando si è trattato di dover recuperare, ha spinto con grande orgoglio chiudendo nella propria trequarti la squadra di Conte. E’ mancato solo il guizzo ma non era facile trovare spazi contro una Juve che ha finito addirittura col 5-4-1.VENTURA PERDE MASIELLO NEL RISCALDAMENTO – Recuperato Barzagli, Conte ha, in pratica, presentato lo schieramento tipo con la sola eccezione di Caceres, preferito a Ogbonna quale vice Chiellini, infortunato. Ventura ha replicato riproponendo, in sostanza, l’undici vittorioso a Verona con la sola novità di Pasquale, messo in campo all’ultimo minuto al posto di Masiello, infortunatosi al polpaccio nel riscaldamento.UN TORO PERICOLOSO IN RIPARTENZA – La Juve ha preso subito possesso del centrocampo ma ha dovuto fare i conti con un Toro bravo nelle ripartenze, pericolosissimo in almeno tre occasioni con El Kaddouri (pallonetto alto a tu per tu con Buffon), Immobile (destro in girata sull’esterno della rete) e Kurtic (destro di poco oltre l’incrocio su cross di Darmian).L’INVENZIONE DI TEVEZ – I bianconeri hanno macinato gioco, hanno sempre tenuto in allerta Padelli con le conclusioni da fuori di Pirlo (3), Pogba, Tevez, Asamoah e Vidal e alla fine, quasi inesorabilmente, sono passati (30′): su un centro dalla sinistra di Asamoah, Tevez ha controllato la sfera con il sinistro e con un destro in girata al fulmicotone ha gelato Padelli infilando la palla nell’angolo.IL CUORE TORO – Nella ripresa la Juve si è limitata a gestire, complice anche un atteggiamento inaspettatamente prudente del Torino che ha preferito lasciare per un quarto d’ora l’iniziativa completamente ai rivali. Le cose sono cambiate dopo il 60′ quando Ventura ha deciso di alzare il raggio d’azione di Vives, consentendo ai granata di prendere il possesso del centrocampo. Malgrado la pressione, però, Buffon è rimasto praticamente inoperoso grazie al buon lavoro di difesa e centrocampo che hanno limitato le incursioni dei pur volenterosi Immobile, El Kaddouri e Cerci.RIGORE NEGATO AD EL KADDOURI – Almeno fino all’80’ quando si è verificato il “giallo”: El Kaddouri ha recuperato un pallone vagante in area ed è stato steso da Pirlo. Rigore netto che Rizzoli, coperto da un difensore bianconero, non ha accordato, soprattutto per colpa dell’uomo di porta Calvarese che non lo ha supportato a dovere. E così la Juve gode due volte.Jacopo Manfredi