24 Ottobre 1993: Milan – Juventus

Il 24 Ottobre 1993 e Milan Juventus si sfidano nella Nona Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1993-94 allo Stadio ‘Delle Alpi’  di Torino.

La Juve allenata in panchina da Giovanni Trapattoni e trascinata in campo da un Roberto Baggio nel suo momento più splendente si appresta a piazzarsi al secondo posto del massimo campionato calcistico. Davanti c’é proprio l’inarrivabile Milan di Fabio Capello che ‘ammazza‘ il campionato fin dall’inzio. 

Buona Visione!

milan

Milano – Stadio Giuseppe Meazza
Domenica 24 ottobre 1993 ore 20.30
MILAN-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Baggio R. rigore 61, Albertini 75
 
MILAN: Rossi S., Panucci, Maldini P., Albertini,
Costacurta, Baresi F., Eranio (Massaro 70), Boban, Papin, Donadoni, Simone
Allenatore: Fabio Capello
 
JUVENTUS: Peruzzi, Torricelli, Fortunato A., Baggio D.,
Kohler (Porrini 55), Julio Cesar, Di Livio, Conte A., Ravanelli (Marocchi 87),
Baggio R., Moeller
Allenatore: Giovanni Trapattoni
 
ARBITRO: Luci


SPOGLIATOIO JUVENTINO 
L’allenatore elogia anche gli avversari per come hanno reagito 
Trap: credevo nel colpaccio 
«E’stato il giorno della rivincita per Peruzzi, ma io non l’ho mai discusso» 
«Rispetto alpassato il Diavolo è più vicino, ancora un passo e ci siamo»  
MILANO DAL NOSTRO INVIATO 
Missione compiuta, anche se ad un certo punto la Juve credeva nel colpaccio. Lo ammette un Trapattoni soddisfatto, ma onesto: 

«Sì, pensavo di farcela, ma a conti fatti il risultato è giusto. E’ vero che c’è sta anche la traversa di Moeller, ma di fronte avevamo un Milan che non ci stava a perdere, che ha reagito alla grande, che ci ha creato parecchi grattacapi. Non sono affatto amareggiato». 

E’ stato il giorno della rivincita di Peruzzi. Intereventi decisivi, i complimenti dei milanisti. A Trapattoni scappa un sorriso malizioso: 

«Io non l’ho mai messo sotto accusa. Un portiere può sbagliare come tutti gli altri, a volte gli si attribuiscono colpe che non gli appartengono. Ma Angelo ha sempre avuto la mia fiducia ed anche quella dei compagni. Forse adesso fa davvero il Peruzzi perché è più tranquillo».

Capello ha elogiato la Juve, il Trap strizza l’occhio: 

«Lui sì che se ne intende. Fabio sa che da oggi fino al termine del campionato il cammino sarà lastricato di difficoltà e sa anche di avere un avversario in più da tenere a bada. Rispetto al passato ci siamo avvicinati al Milan, ma ci manca un altro passettino. Speriamo». 

Ma la sensazione è che il Giuan ci crede: 

«Ci crede la squadra soprattutto. Ma bisognerà mantenere questo morale ed evitare ancora le solite ingenuità. La nostra speranza è di raggiungere il Milan». 

Ingenuità come quella commessa sul gol di Albertini. Ancora il Trap: 

«I giocatori si sono fermati a discutere se fosse corner o meno. Un errore, ma in quel momento abbiamo accusato anche un momento di stanchezza per la partita di Oslo». 

E il Milan ne ha approfittato inserendo il guastafeste Massaro, che ha messo in crisi Di Livio, fino a quel momento impeccabile. Trapattoni non pensa di aver sbagliato nulla: 

«Potevo inserire prima Francesconi? Adesso è facile dirlo. Togliere Di Livio poteva voler dire rinunciare a vincere. No, va bene così. Lui ha fatto la sua parte come Roberto Baggio che si è sacrificato molto a centrocampo, anche se si è liberato di meno in attacco». 

Infine il rigore. Per Trapattoni, che ha rivisto subito l’azione in tv, era sacrosanto: 

«Baresi l’ha trattenuto per la maglia. Poi possiamo discutere il fatto che un difensore per mantenere l’equilibrio debba aiutarsi anche con le mani, ma questo era rigore». 

Moeller aveva annunciato una Juve decisa a vincere, ma a conti fatti non disprezza il pari: 

«Non abbiamo nulla da rimproverarci, anche se non abbiamo saputo tenere il vantaggio. Ma il Milan ha giocato una grande partita, ha avuto una reazione micidiale e se non ci fosse stato un Peruzzi in serata straordinaria, chissà come sarebbe finita». 

Ha visto una grande Juve. 

«Abbiamo giocato molto concentrati, raccolti, non abbiamo commesso errori. Peccato la mia traversa, ma va bene anche così. Ora per lo scudetto ci siamo anche noi. Il campionato è apertissimo, siamo tutti vicini, sarà una bella battaglia fino in primavera. Il Milan, anche senza olandesi, resta il favorito, ma a differenza dell’anno scorso non avrà via libera». 

Brutta botta per Kohler: si parla di stiramento alla coscia sinistra.  
Fabio Vergnano
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