25 Gennaio 2014: Lazio – Juventus

É il 25 Gennaio 2014 e Lazio Juventus si sfidano nella seconda giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2013-14 allo Stadio ‘Olimpico’ di Roma.

É una Juventus tutta record questa guidata in panchina dal ‘gladiatoreAntonio Conte. É la Juve dei 102 punti finali che strapazza tutti e conquista così il suo trentaduesimo scudetto. Pensate che l’Inter (fermatasi ad un onorevole quinto posto) finisce a ben quarantadue (42!) punti di distacco dalla squadra Campione d’Italia.

Buona Visione!


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Stagione 2013-2014 – Campionato di Serie A – 2 ritorno
Roma – Stadio Olimpico
Sabato 25 gennaio 2014 ore 20:45
LAZIO-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Candreva rigore 27, Llorente 60

LAZIO: Berisha, Biava, Cana, Dias, Cavanda (Gonzalez 65), Biglia, Ledesma C., Konko, Candreva (Keita B. 85), Hernanes, Klose
Allenatore: Edy Reja

JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Lichtsteiner, Vidal, Marchisio C., Pogba, Asamoah (Storari 26), Tevez, Llorente
Allenatore: Antonio Conte

ARBITRO: Massa D.
ESPULSIONI: Buffon 24 (Juventus)



Una prodezza dell’attaccante spagnolo consente alla capolista di evitare la sconfitta in 10 contro 11. Biancocelesti illusi dal gol iniziale di Candreva su rigore causato da Buffon, espulso, per un fallo su Klose lanciato a rete. Nel finale traversa di Klose e palo di Keita

ROMA – Si ferma a 12 la striscia di vittorie consecutive in campionato. La doppia trasferta all’Olimpico non porta bene ai bianconeri che, dopo aver incassato l’eliminazione in Coppa Italia dalla Roma, non riescono ad andare oltre l’1-1 contro la Lazio e rallentano il passo in testa. Ma il punto non può che essere considerato un risultato positivo al termine di una serata in cui per due volte i legni, nel finale, hanno evitato alla squadra di Conte di incassare la seconda sconfitta.

UNA JUVE SOTTOTONO – Non è stata una Juve brillante. La squadra, senza Pirlo e Chiellini, ha perso evidentemente due punti di riferimento importanti. E l’espulsione dopo 25’ di Buffon l’ha costretta, inevitabilmente, a correre ai ripari con soluzioni tampone (vedi Pogba esterno sinistro e Tevez intermedio) che l’hanno privata della consueta pericolosità. Detto ciò ha però, ancora una volta, dimostrato la sua straordinaria forza, pareggiando proprio nel momento più difficile con una prodezza di Llorente, al 9° gol in campionato.

UNA LAZIO IMPECCABILE – Se la Juve è parsa meno bella del solito gran parte del merito va, comunque, alla Lazio che ha sfoderato una prestazione davvero impeccabile. Ha chiuso tutti i varchi con umiltà e concentrazione, è ripartita appena ha potuto grazie alla buona vena di Klose ed Hernanes e non ha mai rinunciato all’idea di potersi prendere la rivincita contro i campioni d’Italia dopo le due pesanti sconfitte d’inizio stagione. Un obiettivo che solo un pizzico di imprecisione e di sfortuna (vedi i legni colpiti da Klose e Keita) le hanno negato.

MARCHISIO CONFERMATO REGISTA – Senza Chiellini, squalificato, Conte ha confermato Ogbonna in difesa, dando un turno di riposo a Pirlo a cui ha preferito Marchisio, riproposto, come con la Samp, in cabina di regia. Sul fronte opposto Reja, privo degli appiedati Onazi e Lulic, ha restituito una maglia da titolare al rientrante Ledesma e ad Hernanes in mezzo al campo, inserendo a sinistra Konko.

BUFFON STENDE KLOSE, CANDREVA FA 1-0 – La Lazio è partita accorta badando a non concedere spazi e la Juve ha sofferto. Tanto da andare anche un attimo in bambola al 14’ quando un retropassaggio di Barzagli a Buffon per poco non si è tramutato in assist per Klose che in scivolata, sfruttando un controllo non ottimale del portiere azzurro, ha andato a lato a porta vuota. Il campanello d’allarme non è stato ascoltato dalla difesa bianconera che, al 24’, si è fatta di nuovo sorprendere dall’inserimento tra le linee di Klose su un lancio di Hernanes. Il tedesco ha anticipato Buffon a cui non è rimasto che atterrarlo. Inevitabili espulsione e rigore che Candreva ha trasformato con freddezza, spiazzando Storari, entrato al posto di Asamoah.

JUVE IN 10, TEVEZ CENTROCAMPISTA – Conte ha ridisegnato la Juve col 3-5-1, spostando a sinistra Pogba e arretrando in mediana Tevez. La mossa, inizialmente, è sembrata funzionare visto che la squadra ha prodotto il primo pericolo: una girata di sinistro di Llorente su cross di Tevez, bloccata a terra in due tempi da Berisha. Svanito l’effetto reazione dopo il gol, i bianconeri, però, hanno faticato a ritrovare gli automatismi, consentendo alla Lazio di prendere fiducia e riconquistare campo.

LA PRODEZZA DI LLORENTE – Proprio nel suo momento migliore la squadra di Reja ha, però, incassato il pari. L’ha realizzato con una vera e propria prodezza Llorente che ha raccolto un cross dalla destra di Lichtsteiner e, con una parabola magica, lo ha insaccato di testa sul palo più lontano. La Juve s’è esaltata e ha subito sfiorato il raddoppio con una girata di Tevez, deviata in angolo da Berisha.

PALI DI KLOSE E KEITA – La Lazio, però, non ha tremato e, continuando a crederci, nel finale è andata vicinissima alla vittoria. Prima con Klose, che s’è visto alzare sulla traversa d’istinto da Storari un colpo di testa ravvicinato su punizione-cross di Ledesma e poi col subentrato Keita che ha stampato sul palo un destro a giro dal limite che avrebbe meritato miglior fortuna. Pur non vincendo, quindi, la Juve può continuare a sorridere. La cinque giorni di Roma sarebbe potuta finire ben peggio.




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