Attraverso il Canale Youtube Ufficiale della Serie A vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É il 26 Agosto 2017 e Genoa e Juventus si sfidano nella Seconda Giornata del Girone di Andata della Serie A TIM 2017-18 allo Stadio ‘Luigi Ferraris – Marassi’ di Genova.
La squadra di Massimiliano Allegri si aggiudica ancora lo Scudetto. Sará il 36esimo titolo. Dall’altra parte ci sono i liguri che navigano in cattive acque per lunghi tratti della stagione. Alla fine peró i rossoblu si salveranno da un amara retrocessione.
Buona Visione!
Stagione 2017/18 – Serie A – 2a Giornata
Sabato 26 Agosto 2017 ore 18.00
Genova – Stadio Luigi Ferraris – Marassi
GENOA-JUVENTUS 2-4
MARCATORI: 1′ (aut.) Pjanic (G) , 7′ (rig.) Galabinov (G), 14′, 49′ pt (rig.) e 47′ st Dybala (J), 17′ st Cuadrado (J)
GENOA (3-4-3): Perin; Biraschi, Rossettini, Gentiletti; Lazovic, Veloso, Bertolacci, Laxalt; Pandev (33’st Lapadula), Galabinov (27’st Centurion), Taarabt (6’st Palladino)
A disposizione: Lamanna, Spolli, Zukanovic, Cofie, Rosi, Migliore, Omeonga, L.Rigoni, Salcedo
Allenatore: Ivan Juric
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (29′ st Barzagli), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (13’st Matuidi), Pjanic (36’st Bentancur); Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Benatia, Sturaro, Douglas Costa, Bernardeschi, Kean
Allenatore: Massimiliano Allegri
ARBITRO: Banti di Livorno
Ammoniti: Lichtsteiner, Gentiletti, Biraschi, Pjanic, Lazovic, Cuadrado, Laxalt
Rossoblù sul 2-0 dopo 8′ (autogol Pjanic e rigore con Var di Galabinov), poi si scatena Dybala (il secondo su rigore, anche qui con tecnologia), nella ripresa segna pure Cuadrado.
Dejavu, autogol goffi e triplette, fallacci e raffinatezze, ma soprattutto lunghi minuti davanti a un monitor: in un sabato di ordinaria follia, Marassi non si è annoiato per la tempesta di emozioni. Alla fine dei conti, la Juve ha avuto il merito e la forza di riprendere una gara che sembrava morta e sepolta già prima di cominciare. Ma le meraviglie di Dybala e la perla di Cuadrado non possono nascondere sotto al tappeto la montagna di polvere accumulata a inizio partita. È l’ennesimo inizio-shock regalato al Genoa: in attesa delle fine del mercato, trascina molti interrogativi in casa bianconera.
CRONACA — “Bisogna fare meglio dello scorso anno dove abbiamo preso 3 gol in 27 minuti”, disse Max alla vigilia. Allegri è accontentato: due gol in un amen, sette minuti di follia in un inizio irreale con Lazovic che asfalta Sandro e autogol dopo 18 secondi di Pjanic; poi nuovo rigore con Var, secondo in due giornate contro i bianconeri (stavolta, però, c’è il millimetrico fuorigioco di Galabinov, non notato dalla tecnologia, che rende sbagliata la decisione). A procurarlo e realizzarlo proprio il carrarmato bulgaro che bullizza Rugani per tutto il primo tempo. Non bastasse, in mezzo c’è pure un miracolo di Perin su tentato autogol di Gentiletti: troppo e tutto insieme, impossibile dare ordine razionale al caos. Eppure, ormai quando la Signora passa da qua, da questo stadio vestito da rossoblù, il copione è lo stesso.
Ma a prendersi gli applausi finali è sempre Dybala, che dopo la prima tripletta bianconera si porterà a casa la palla: un giorno, continuando così, ne avrà in mano una tutta d’oro. Per il momento, si può limitare ad essere il nuovo leader tecnico di questa squadra. Ma da solo non basterà sempre: Marassi ha detto quanto sia urgente un nuovo colpo dietro e in mezzo.
tratto da: Genoa-Juventus 2-4: Dybala e Cuadrado firmano la rimonta. Var protagonista