É il 27 Aprile 1975 e Juventus e Lazio si sfidano nella dodicesima giornata del girone di ritorno del Campionato di Calcio di Serie A 1974-75 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
La Juve é guidata in panchina da Carlo Parola e si appresta a vincere il suo sedicesimo scudetto.
Dall’altra parte c’é la Lazio (Campione d’Italia in carica) che dopo l’exlpoit della stagione passata non riuscirá a confermarsi tale e chiude la campagna in quinta posizione.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 1974-1975 – 12 ritorno
Torino – Stadio Comunale
Domenica 27 aprile 1975 ore 15.30
JUVENTUS-LAZIO 4-0
MARCATORI: Altafini 10, Anastasi 83, Anastasi 87, Anastasi 88
JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cuccureddu, Furino, Morini, Scirea, Viola F., Causio, Altafini, Capello F., Bettega (Anastasi 70)
Allenatore : Carlo Parola
LAZIO: Pulici, Ghedin, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, D’Amico, Badiani
Allenatore : Tommaso Maestrelli
ARBITRO: Casarin
Una grande Juventus ha la meglio su una Lazio irriconoscibile. Questa è la sintesi di una gara senza storia che segna idealmente il passaggio dello scudetto dal petto dei biancazzurri a quello dei bianconeri. Certamente non è stato facile per i piemontesi così come apparrebbe vedendo il risultato rotondo. E’ la Lazio a rendersi per prima pericolosa con Garlaschelli, che al 5′ che è lesto ad approfittare di un passaggio kamikaze di Furino all’indietro. L’ala biancazzurra intercetta di testa, ma la palla sbatte sulla traversa e rientra in campo tra le braccia dell’estremo difensore. La Juventus non si scompone per lo scampato pericolo e va in avanti. Al 10′ minuto calcio d’angolo di Causio, testa di Altafini che sovrasta Oddi e palla in goal. Cinque minuti dopo Bettega è atterrato in area da Ghedin, ma Casarin fa proseguire. Al 24′ è Scirea a provare il tiro dopo un rapido affondo, ma Pulici para e due minuti dopo è ancora Altafini a provarci di testa, ma Wilson ci mette una pezza. I bianconeri sono padroni del campo e ci provano un po’ tutti a raddoppiare, ma senza fortuna, così si va al riposo sull’ 1-0 che va stretto ai piemontesi. La ripresa è una sarabanda di azione juventine: 50′ Causio sbaglia un goal fatto così come Bettega al 53′ e ancora al Bettega al 60′ fallisce a due metri dalla porta un tiro di piatto che finisce fuori. La Lazio non è mai in partita, qualche timida azione di Chinaglia porta qualche blando rischio alla porta di Zoff, ma nulla di serio. Al 70′ entra Anastasi e cala la notte per i biancazzurri. Negli ultimi 7 minuti di gara il siciliano realizza tre reti: il primo in spaccata su cross di Causio; il secondo con una stupenda deviazione al volo su invito di Capello; infine il terzo, un po’ fortunoso dopo che la palla aveva toccato la traversa prima sul pallonetto di Viola, poi il palo sul colpo di testa di Anastasi, che raccoglie di nuovo ed insacca. La gara finisce qua: per la Lazio una resa senza attenuanti, mentre i bianconeri volano verso lo scudetto.
tratto da: Laziowiki.org
Juve-Lazio, 27 aprile 1975: ovvero quando “Pietruzzu” si scatena alla fine del match.
La sfida contro i laziali è comandata dalla Juventus in tutte le sue fasi, guidata da grandi è prestazioni di giocatori come Furino, Causio e, appunto, Anastasi.
Eppure, nonostante un predominio territoriale (e nonostante la Lazio colga una traversa a inizio partita con Garlaschelli), i bianconeri passano con Altafini al 10′, senza riuscire a incrementare il bottino per quasi tutta la durata del match.
A metà secondo tempo fa il suo ingresso in campo Anastasi e verso la fine della partita mette a segno una sensazionale tripletta: minuti 83, 87 e 88. Il portiere Pulici non ha scampo, il match finisce 4-0.
Tratto da: Juventus.com – Juve-Lazio, questione di… triplette!