È il 27 Novembre 1983 e Fiorentina e Juventus si sfidano nella decima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Serie A 1983-84 allo Stadio ‘Comunale‘ di Firenze.
Sarà una stagione trionfale questa per i nostri beniamini a strisce bianconere. Se in Campionato arriverà l’ennesimo Scudetto (è il 21 esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe. Dall’altre parte i viola termineranno il loro campionato in terza posizione; segno di un’ottima stagione da parte dei toscani
Buona Visione!
Stagione 1983-1984 – Campionato di Serie A – 10 andata
Firenze – Stadio Comunale
Domenica 27 novembre 1983 ore 14:30
FIORENTINA-JUVENTUS 3-3
MARCATORI: Bonini 2, Antognoni 12, Platini 27, Bertoni 47, Bertoni 56, Contratto autorete 76
FIORENTINA: Galli G., Pin C., Contratto, Oriali, Massaro, Passarella, Bertoni, Pecci, Monelli, Antognoni, Iachini
Allenatore: Giancarlo De Sisti
JUVENTUS: Tacconi, Caricola (Prandelli 76), Cabrini, Bonini, Gentile, Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi P. (Vignola 60), Platini, Boniek
Allenatore: Giovanni Trapattoni
ARBITRO: Lo Bello R.
La Stampa Lunedì 28 Novembre 1983 |
La Stampa Lunedì 28 Novembre 1983 |
“Nel 1983 ero uno di quei 17enni inquieti, complessivamente indecisi, con tanti dubbi e poche, timide certezze. Tra queste c’era la Fiorentina, una passione adolescenziale che scandirà tempi e modi della mia esistenza. Settembre era per me il periodo più bello: riniziava la scuola, rivedevo gli amici… sopratutto ricominciava il campionato. La stagione ’83-’84 vivrà sul doppio binario di una Fiorentina unica e irripetibile, e il dolore per il terribile infortunio patito da Antognoni in un Fiorentina-Sampdoria del 12 febbraio 1984. Non c’è spazio per il rimpianto, per ciò che poteva essere e non è stato, l’Antognoni giocatore merita di essere ricordato per l’eleganza, per la maestosità, per la perfezione del gesto tecnico, e subito il pensiero va alle 14 e 42 del 27 novembre 1983. All’allora Stadio Comunale si gioca Fiorentina-Juventus, il “capitano” ruba palla sulla tre quarti, nobilita la zona mediana del campo con la sua falcata, e allarga a sinistra per l’accorrente Pasquale Iachini. Accelerazione tipica, rientro sul destro e cross tagliato, preciso, sul quale si avventa la chioma bionda di “Antonio”. Ricordo che al tempo andavo allo stadio col binocolo, forse per essere più vicino agli eroi in maglia viola, e quel tuffo d’angelo entrò nel mio raggio visivo come uno squarcio di luce in una giornata piovosa (o come cantava qualcuno… uggiosa). Era il gol del momentaneo 1-1, e col mio piccolo strumento seguii passo dopo passo l’esultanza dell’unico 10, mentre scavalcava i tabelloni pubblicitari sotto la curva “Ferrovia”. La partita terminerà 3-3, griffata da un immenso Daniel Bertoni e segnata da uno sfortunato Renzo Contratto, ma la prodezza rimane, indelebile nella mia giovane mente di tifoso viola. Era quella la Fiorentina di “picchio” De Sisti, con la novità di Massaro numero 5, un centrocampo “mondiale” con Oriali e Antognoni, e due esterni (a quel tempo si chiamavano ali) come Daniel Bertoni e Pasquale Iachini. Giancarlo Antognoni realizzerà 61 gol in serie A con la maglia della Fiorentina, tutti belli, tutti indimenticabili. Quel gol alla Juventus è però qualcosa di più, è il ricordo più fulgido della mia carriera di tifoso. Nella stagione più bella, contro il nemico di sempre.”
Stefano Borgi
tratto dal libro “Noi, la Fiorentina…garrisca al vento il labaro viola”