É il 27 Ottobre 1968 e Juventus e Bologna si sfidano nella quarta Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1968-69 allo Stadio ‘Comunale‘ di Torino.
Le due squadre disputano una stagione sotto tono, tanto é vero che finiranno a fine campionato molto lontani dalla Fiorentina Campione d’Italia.
Buona Visione!
Stagione 1968-1969 – Campionato di Serie A – 4 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 27 ottobre 1968 ore 14.30
JUVENTUS-BOLOGNA 1-0
MARCATORI: Anastasi 66
JUVENTUS: Anzolin, Salvadore, Leoncini, Roveta, Castano, Del Sol, Favalli, Benetti, Anastasi, Haller, Zigoni
Allenatore: Helenio Herrera
BOLOGNA: Vavassori, Roversi, Furlanis (Battisodo 60), Cresci, Janich, Gregori, Pace, Bulgarelli, Mujesan, Turra, Savoldi
Allenatore: Cesarino Cervellati
ARBITRO: De Marchi B.
I juventini battono il Bologna (1-0) con un improvviso tiro di Anastasi
Cinquantamila spettatori allo Stadio torinese
Haller si è impegnato a fondo – Salvadore, con un colpo di testa sulla linea di porta, e Anzolin con una magnifica parata salvano nel finale il meritato successo della Juventus
Incidente a Furlanis: il terzino rossoblu sostituito da BattisodoUn goal di Anastasi ha dato alla Juventus la prima vittoria del campionato, un goal dovuto all’estro ed alla rapidità del giovane centravanti bianconero, che ha saputo deviare in rete con tiro improvviso un centro di Benetti.
Il successo juventino è giusto, ed il Bologna non può recriminare nulla. La squadra emiliana ha subito l’iniziativa degli avversari per tutto il primo tempo, cercando qualche spunto in attacco all’inizio della ripresa, per abbandonare definitivamente la prudente tattica adottata solamente dopo la rete di Anastasi. Non è vero che il Bologna sia molto debole. La difesa ha uomini di valore nazionale come il portiere Vavassori, il terzino Roversi ed i mediani Cresci e Janich. A centro campo Bulgarelli è apparso in netto progresso come abile è stato Gregari, a cui l’allenatore Cervellatl aveva affidato il compito di controllare Haller. In prima linea c’è entusiasmo e vivacità, ma né Savoldi né Mujesan sona apparsi all’altezza degli altri rossoblu. Gli scarsi risultati avevano consigliato a Cervelluti una tattica di eccessiva prudenza con le due mezze ali arretrate e con Pace disposto ad arretrare in zona di interdizione appena il pericolo si aggravava. I bianconeri hanno tentato di rompere subito questo cerchio difensivo. Il loro gioco era vivace, ma mancava di potenza: erano fiorettisti che si misuravano con avversari armati di sciabola. Salvadore, il migliore fra i difensori, cercava di dare un aiuto anche all’attacco, ma qui mancava all’appello Zìgoni mentre Favalli correva, si arrangiava come poteva, ma non arrivava mai in zona di tiro. Benetti era il più attivo, Haller il più classico. Anastasi il più estroso.
La superiorità dei bianconeri era netta, ma la manovra troppo elaborata, permetteva ai centrocampisti rossoblu di arretrare in tempo utile. Ne primi minuti della ripresa il Bologna tentava di sfruttare qualche distrazione dei difensori juventini, ma Mujesan e Savoldi sbagliavano troppo. I bianconeri tornavano ad attaccare, Zìgoni falliva un pallone «facile» servitogli da Leoncini e poco dopo un stupenda azione di Haller dava ad Anastasi una palla goal. Il centroavanti rimaneva fermo, convinto forse che Haller — superati con abile serpentina tre avversari — volesse tirare direttamente a rete.
Furlanis in uno scontro con Del Sol rimaneva a terra e doveva abbandonare a causa di una distorsione al ginocchio sinistro. Lo sostituiva Battisodo. Al 21′, proprio mentre i juventini parevano soggiogati dall’incubo di un nuovo pareggio, veniva il goal di Anastasi. Su una puntata di Zigoni, finalmente più vivace e preciso che non all’inizio, il portiere bolognese Vavassori deviava la palla in corner. Batteva la punizione Favalli servendo Benetti. La mezz’ala superava Bulgarelli, e centrava secco raso terra verso Anastasi che, con eccezionale rapidità deviava in rete, sorprendendo tutti. Attorno al centravanti un grappolo di bianconeri a fare festa, mentre lo stadio esplodeva in un caloroso applauso. Pur superare lo svantaggio i bolognesi hanno tentato subito la controffensiva, a cui i torinesi hanno opposto uno stucchevole gioco di mille passaggi che parevano fatti apposta per creare il rischio di un imprevedibile grosso guaio. Su contropiede Haller serviva Zìgoni che caparbiamente cercava il goal. La palla sfuggiva a Vavassori per tornare nei pressi di Anastasl il quale tentava il tiro a rete. Anastasi falliva il colpo, ma non era facile toccare quel pallone carico d’effetto per 10 scontro tra Vavassori e Zìgoni (30′).
Nel finale i bolognesi tentavano l’impossibile per pareggiare, ed allora si è visto come la Juventus quest’anno non possa arroccarsi in difesa come nella scorsa stagione. Benetti ed Haller non sono centrocampisti capaci a trasformarsi in difensori, come facevano in passato Del Sol e Cinesinho. La situazione era apparsa evidente anche a Roma nell’ultima partita giocata dai bianconeri prima della sosta internazionale, ma la lezione evidentemente non è servita. A Roma pochi minuti prima della fine è venuto il pareggio ad opera del centromediano Santarini. A Torino per evitare il peggio si sono resi necessari prima un miracoloso salvataggio di Salvadore che al 32′ ha respinto di testa proprio sulla linea della porta e quindi una magnifica parata di Anzolin, che con un volo a ha deviato in calcio d’angolo un pallone che Roversi aveva indirizzato a rete (39′).
Dopo qualche contestazione per un fallo di Battisodo su Zigani, l’arbitro fischiava la fine della partita. Il pubblico, circa cinquantamila spettatori, ha salutato con un grande applauso i bianconeri. La Juventus pur avendo nelle file autentici campioni fatica molto per vìncere perché non sa tradurre in goals il grande lavoro di tutti. Haller ha disputato ieri la partita più importante della sua lunga carriera. Giocava in polemica con i bolognesi che forse lo hanno ceduto con troppa fretta, e giocava per guadagnarsi la simpatia del pubblico torinese. Haller ha avuto spunti da vero campione e momenti di stasi. Potrà fare ancora meglio appena avrà trovato la piena condizione e l’afflatamento con i nuovi compagni. Anastasi, Haller e Benetti stanno entrando nel clima della squadra bianconera Ieri non c’era Pasetti. Nessuno ha capito perché.
Giulio Accatino
tratto da: La Stampa 28 Ottobre 1968