É il 27 Ottobre 1991 e Juventus e Cremonese si sfidano nell’ Ottava Giornata del Campionato di Calcio di Serie A 1991-92 allo Stadio ‘Delle Alpi’ di Torino.
Contro questo Milan (imbattuto in Serie A) perfettamente guidato in panchina da Fabio Capello, é diffcile ottenere di piú di un secondo posto nella classifica finale del massimo campionato italiano. Cosí una Juventus ancora debole ma tanto volenterosa riesce nel suo scopo iniziale: un secondo posto finale piú che positivo. Dall’altra parte c’é una Cremonese che deve salutare la Serie A dopo un amara retrocessione.
Buona Visione!
Stagione 1991-1992 – Campionato di Serie A – 8 andata
Torino – Stadio Delle Alpi
Domenica 27 ottobre 1991 ore 14.30
JUVENTUS-CREMONESE 2-0
MARCATORI: Carrera M. 8, Casiraghi 27
JUVENTUS: Tacconi, Carrera M., De Agostini, Galia, Kohler, Julio Cesar, Alessio, Marocchi, Schillaci (Di Canio 69), Baggio R. (Corini 63), Casiraghi
Allenatore: Giovanni Trapattoni
CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Favalli, Iacobelli (Piccioni 46), Gualco, Verdelli, Giandebiaggi, Ferraroni (Neffa 65), Dezotti, Marcolin, Chiorri
Allenatore: Gustavo Giagnoni
ARBITRO: Merlino
In mezz’ora i bianconeri chiudono il conto con la Cremonese: reti del terzino e Casiraghi
La Juventus scopre Carrera goleador
E Trap lo raccomanda a SacchiTORINO. E’ bastata meno di mezz’ora, alla Signora, per liquidare la Cremonese. L’unodue di Carrera, al suo primo gol in bianconero, e di Casiraghi, che ha rotto un lungo digiuno, ha messo ko la modesta squadra lombarda. Tacconi ha compiuto una sola parata degna di rilievo, su una fiondata di Giandebiaggi nel primo tempo: per il resto ha fatto da spettatore. Gustavo Giagnoni, l’ex mister colbacco del Torino, non si faceva illusioni alla vigilia: sapeva che, se la Juventus giocava con la giusta concentrazione senza sottovalutare l’avversario, non c’era scampo. E così è stato.
Due gol, due pali e almeno quattro occasioni fallite di un soffio, anche per merito di Rampulla, il bilancio della Juventus in una partita diventata di ordinaria amministrazione grazie all’impegno corale. E la differenza di tasso tecnico è venuta a galla, impedendo a Favalli e Marcolin (i due gioielli di Luzzara che sono nel mirino della società bianconera, come lo squalificato Bonomi) di mettersi in vetrina. Ben organizzata tatticamente in difesa, aggressiva a centrocampo e in attacco, la Juventus ha sfruttato al meglio le fasce laterali con Galia (che dovrà sostituire l’infortunato Reuter per almeno un mese e ieri è stato all’altezza), De Agostini e soprattutto Carrera. Trapattoni ha sempre creduto nell’ex barese, lo considera il nuovo Tassotti e ieri l’ha addirittura suggerito a Sacchi per la Nazionale. Attento nel marcamento di Chiorri e pronto a proiettarsi in avanti, Carrera è stato tra i migliori in campo. Oltre al gol, realizzato di prepotenza all’8′, ha propiziato il cross che, corretto da Galia, ha consentito a Casiraghi di raddoppiare al 27′. Il pallone aveva già varcato la linea di porta quando Schillaci gli ha dato il colpo di grazia. Sapendo che la Cremonese avrebbe chiuso gli spazi alle punte juventine, toccava ai difensori inserirsi nei corridoi. Carrera, Kohler, Galia e De Agostini l’hanno fatto, con intelligenza e profitto, con la collaborazione di Marocchi. Kohler si è avventurato due o tre volte in avanti, tentando la conclusione da fuori area, poi s’è dedicato a Dezotti cancellando letteralmente l’argentino dalla partita. Ed è toccato anche a Julio Cesar fare qualche sortita. Il gigante brasiliano, impeccabile nell’interdizione, è stato un po’ meno preciso ed efficace nei cross e nei lanci.
Alessio, preferito a Di Canio come tornante, ha svolto con diligenza la sua parte e, con un pizzico di fortuna in più, figurerebbe nel tabellino dei marcatori: un suo bolide ha scosso la confluenza dei pali a portiere battuto. Sbloccato il risultato, anche Schillaci, Casiraghi e Baggio hanno trovato varchi utili per creare problemi a Rampulla. Se non è finita in goleada è perché il portiere lombardo ha negato a Casiraghi (incornata a colpo sicuro da tre passi), Schillaci (violento destro centrale) e Di Canio (bomba centrale) tre possibili reti. E senza dimenticare un montante di Galia sullo 0-0, l’incrocio centrato da Alessio e un diagonale di Corini di poco a lato sul 2-0. Casiraghi ha trasformato, di testa, l’occasione più difficile. Ciò che conta, per il bomber brianzolo, è aver ritrovato il gol perduto dalla terza giornata in attesa di recuperare la miglior condizione di forma che non è lontana. Ancora a secco Schillaci, ma il suo impegno è stato più che sufficiente. Continuando così, anche per lui il gol non tarderà ad arrivare.
Chi, invece, non riesce a brillare è Baggio. In settimana aveva accusato un dolorino muscolare che l’aveva tenuto in dubbio sino a sabato. Ha giocato, distribuendo qualche buon pallone, ma senza acuti. E al 63′ Trapattoni l’ha sostituito con Corini. Cinque minuti dopo, il tecnico s’è addirittura concesso il lusso di fra rientrare negli spogliatoi anche Schillaci, inserendo Di Canio, e rinunciando alla coppia regina di Italia ’90. Lo consentiva il risultato e Trapattoni ha voluto risparmiare i due attaccanti in vista della trasferta di Coppa Italia a Bergamo in programma mercoledì prossimo e di quella, molto più impegnativa, domenica con la Lazio di Dino Zoff. In campionato, il Milan non molla e sono vietati passi falsi.
Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 28 Ottobre 1991