É il 28 Ottobre 1984 e Juventus e Roma si sfidano nella settima Giornata del Girone di Andata del Campionato di Calcio di Serie A 1984-85 allo Stadio ‘Comunale‘ di Torino.
I Bianconeri sembrano piú concentrati sulla Coppa dei Campioni (coppa che vinceranno nella tragica notte del Heysel) e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In testa invece c’é sorprendentemente il Verona che dopo una cavalcata splendida vince il suo primo Scudetto. Dall’altra parte ci sono i giallorossi che finiscono l’annata in un deludentissimo settimo posto.
Buona Visione!
Stagione 1984-1985 – Campionato di Serie A – 7 andata
Torino – Stadio Comunale
domenica 28 ottobre 1984 ore 14:30
JUVENTUS-ROMA 1-1
MARCATORI: Briaschi 19, Giannini 30
JUVENTUS: Tacconi, Tardelli (Prandelli 9), Cabrini, Bonini, Favero, Scirea, Briaschi, Vignola, Rossi P., Platini, Boniek (Koetting 71)
A disposizione: Bodini, Caricola, Limido
Allenatore: Giovanni Trapattoni
ROMA: Tancredi, Oddi, Bonetti D., Buriani, Nela, Righetti, Di Carlo, Cerezo (Graziani 14), Pruzzo, Giannini (Lucci 80), Chierico
A disposizione: Malgioglio, Ancelotti, Iorio
Allenatore: Sven Goran Eriksson – Roberto Clagluna
ARBITRO: Casarin
ESPULSIONI: Bonetti D. 23 (Roma)
Boniperti lascia lo stadio alla fine del primo tempo furibondo.
Nello spogliatolo si è sicuramente fatto sentire, certi errori d’esecuzione non può perdonarli. Un tifoso gli grida: “Non scappare, resta con la squadra fino al termine”. Il presidente ha uno scatto d’ ira, manda al diavolo quel sostenitore troppo chiacchierone e commenta a denti stretti:
«Non si possono sbagliare tante occasioni, tutto diventa più difficile. La squadra non mi spiace per come gioca, ma contano solo i gol e noi abbiamo commesso errori Imperdonabili. La Roma è brava invece: ridotta in dieci è riuscita a raddoppiare le energie e bisognerà stare molto attenti perché in altre occasioni squadre in inferiorità numerica sono riuscite a vincere».
La Juve non è piaciuta neppure al dottor Giovanni Agnelli. Secco II suo commento a fine partita:
«Complimenti alla Roma, della Juve preferisco non parlare».
Poi poche altre parole a commento di una domenica amara:
«Si poteva chiudere il primo tempo sul 3-0. Essersi trovati con un uomo in più non significa molto, la Juve mi è sembrata troppo tranquilla».
Bottega ha sottolineato I’orgoglio e la volontà della Roma ridotta in dieci e come i giallorossi abbiano dimostrato di essere squadra ben viva.
Fabio Vergnano
tratto da: La Stampa 29 Ottobre 1984