É il 28 Settembre 1986 ed Empoli e Juventus si sfidano nella Terza giornata del girone di andata del Campionato di Calcio di Serie A 1986-87 allo Stadio ‘Comunale ‘ di Firenze.
La Juventus é Campione d’Italia in carica mentre l’Empoli annaspa nelle posizioni di retrovia. A fine campionato i bianconeri piemontesi saranno secondi dietro al Napoli (per la prima volta scudettato) mentre i toscani finiranno al quart’ultimo posto salvandosì così dalla retrocessione in Serie B
Buona Visione!
Stagione 1986-1987 – Campionato di Serie A – 3 andata
Firenze – Stadio Comunale
Domenica 28 settembre 1986 ore 15:00
EMPOLI-JUVENTUS 0-1
MARCATORI: Brio 72
EMPOLI: Drago, Vertova, Gelain, Della Scala, Picano, Salvadori (Baiano 81), Osio, Urbano, Della Monica, Casaroli, Zennaro
Allenatore: Gaetano Salvemini
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini, Soldà, Brio, Scirea, Mauro (Vignola 69), Manfredonia, Serena A. (Briaschi 9), Platini, Laudrup
Allenatore: Rino Marchesi
ARBITRO: Mattei
La Juve ha già preso il volo.
Quel gruppo di rivali abbaia ma non morde.Crollo del gioco e dei gol alla borsa del calcio, ma alla Juventus basta il colpaccio di Brio (lo meditava da tempo, nel corso del match, con i frequenti inserimenti in area dell’Empoli) per allungare il passo come fece la passata stagione. L’esperienza e il coraggio dei singoli sono sufficienti per ora ai campioni d’Italia su una muta di avversari che abbaia ma non morde, che si elimina da sola con uno sconcertante alternarsi di rendimento e che ‘ingrassa’ nel frattempo i vincitori del Totocalcio.
Indisponibile Bonini, sostituito da Soldà che al ruolo di centrocampista si sta abituando con la dovuta lentezza, limitandoci ad un compitino diligente, acciaccato Serena (distorsione, purtroppo) sostituito con limitata efficacia da Brìaschi, frenato Platini da un ritardo di forma (il francese nega che si tratti di ulteriori guai fisici), adesso Marchesi deve accontentarsi di quello che passa il convento. Non sempre però bastarenno le invenzioni di difensori e centrocampisti per risolvere le partite, questo l’allenatore lo sa e prevede infatti un campionato nel quale le sofferenze non saranno poche. Si può criticare comunque a cuor leggero una squadra che veleggia a pieno punteggio in testa alla classifica. Ma al momento non impiegheremmo Vignola soltanto nel finale, come ieri a Firenze. Anche se Platini deve giocare per alimentare la propria forma, Vignola è in ottime condizioni e sarebbe in grado di dare vivacità alle azioni juventine.
Nella domenica del non gioco generale, è giusto però che sia emersa la squadra che sa almeno sfruttare l’esperienza e mettere in campo individualità che hanno il carattere giusto per il campionato. Carattere che a Firenze è bastato per mettere in crisi i ragazzini dell’Empoli, illusi dal primo tempo disputato alla pari almeno sul piano agonistico, ma svaniti a gioco lungo: l’Empoli è compagine simpatica e organizzata, ma limitata in fatto di valori individuali. Non solo la classe, ma anche la maggiore età media della Juve hanno avuto il loro peso in una partita disturbata dal vento.
BRUNO PERUCCA
tratto da: La Stampa 30 Settembre 1986