É il 3 Marzo 2012 e Juventus e Chievo Verona si sfidano nella settima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2011-12 allo ‘Juventus Stadium’ di Torino.
É il primo anno di Antonio Conte come allenatore dei nostri eroi, ma nessuno si puo sognare quale sará l’epilogo di questa stagione. Alla fine sará una marcia trionfale lunga trentotto partite, tutte senza l’onta della sconfitta.
Buona Visione!
Stagione 2011-2012 – Campionato di Serie A – 7 ritorno
Torino – Juventus Stadium
Sabato 3 marzo 2012 ore 20:45
JUVENTUS-CHIEVO 1-1
MARCATORI: De Ceglie 18, Dramè 76
JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner (Del Piero 78), Barzagli (Bonucci 41), Chiellini, De Ceglie, Padoin, Pirlo, Marchisio C. (Caceres 71), Giaccherini, Matri, Vucinic
Allenatore: Antonio Conte
CHIEVO: Sorrentino, Frey N., Andreolli, Acerbi, Dramè, Bradley, Rigoni, Luciano (Moscardelli 64), Sammarco (Hetemaj 64), Thereau, Paloschi (Vacek 83)
Allenatore: Domenico Di Carlo
ARBITRO: Gervasoni
Allo Juventus Stadium finisce 1-1. Bianconeri rimontati: al 18′ segna De Ceglie, in fuorigioco suppur di poco, poi nella ripresa Dramè, che avrebbe dovuto essere espulso in precedenza, al 31′ pareggia i conti. Sorrentino decisivo su Padoin e Pirlo. Mercoledì il recupero Bologna-Juve
La Juventus non riesce a rispondere al Milan. Il Chievo blocca i bianconeri sull1-1 allo Juventus Stadium. E il Diavolo allunga in vetta, con la vittoria di Palermo, ora è a +3. La Juve conferma contro i gialloblù di non attraversare un momento di splendore atletico, tutt’altro. Sono quattro i pareggi nelle ultime 5 uscite per una squadra comunque imbattuta e che con l’eventuale vittoria a Bologna nel recupero di mercoledì potrebbe acciuffare il Milan, e anzi, tornare prima per i risultati combinati degli scontri diretti, ma la pareggite sta diventando una malattia preoccupante. 12 pareggi complessivi, molti (5 in casa) contro le “piccole”, le hanno impedito di allungare sul Milan quando la forma era al massimo, e ora che il Milan sta bene fisicamente, e la Juve è meno tonica, diventa più complicato invertire l’inerzia del duello scudetto che fino a qualche settimana fa vedeva i bianconeri viaggiare con il vento alle spalle. La Juve contro il Chievo paga i soliti limiti degli attaccanti – Vucinic continua a girare a largo sottoporta e con 3 gol all’attivo, siamo vicini al “caso” -, eppoi, stavolta, stanca, non è riuscita ad amministrare una partita che pure le si era messa bene, con il gol iniziale di De Ceglie. Ma la rete di Dramè, di un Chievo al solito solido e coriaceo, offusca, e di parecchio, la gioia per il 25° risultato utile di fila per gli uomini di Conte, cui forse oggi si può imputare di aver ritardato i cambi in avanti, quando la Juve, in affanno, non teneva più il pallone. Del Piero si è dovuto accontentare delle briciole di partita, a patatrac già combinato.
DE CEGLIE GOL — La Juve nel primo tempo conferma di non essere in grande condizione atletica, adesso. Non aiuta il fatto che parecchi bianconeri abbiano giocato in Nazionale contro gli Usa, mercoledì: da Matri a Pirlo, da Marchisio a Barzagli, la cui partita durerà solo 43′: fuori per un indurimento muscolare ad un polpaccio. La squadra di Conte, che cambia per l’ennesima volta il modulo, stavolta si schiera con il 4-4-2, con Padoin e Giaccherini esterni, e Vucinic portato più vicino a Matri e alla porta per provare a sbloccarlo, in fase realizzativa. Il Chievo è guardingo: Paloschi è l’unica punta, Thereau e Luciano provano ad accompagnarlo in contropiede. Matri si divora subito un’occasione, ispirato da Giaccherini, molto vivace, anche se non sempre preciso.
Poi arriva il gol di De Ceglie. Il suo primo centro per la Juventus. Di testa, dopo che una capocciata di Chiellini era carambolata sul palo. Il terzino sinistro ribadisce in rete da pochi passi, ma sarebbe in fuorigioco, seppure di pochissimo, appena oltre la mischia in area. La partita resta aperta: la Juve spinge, volenterosa ma poco brillante, con i soliti limiti in fase di finalizzazione e un Pirlo appannato rispetto agli standard altissimi cui ha abituato i suoi tifosi. Il Chievo per costituzione proprio non prevede di giocarsela a viso aperto: preferisce ripartire anche se è sotto di un gol, e lo fa discretamente, pericoloso con Sammarco, e con Paloschi sempre appostato sulla linea del fuorigioco. All’intervallo la Juve arriva avanti di un gol, ma con la gara ancora in bilico.
IL PARI DI DRAME’ — La Juve della ripresa sembra camminare sulle uova. Titubante, timorosa. Soprattutto stanca. Sfiora il 2-0 con Padoin, ed è bravissimo Sorrentino, Ma poi le prende la tremarella, un flash back dello scorso anno, di cui i tifosi bianconeri avrebbero fatto volentieri a meno. Di quando la Juve non non riusciva a gestire un vantaggio che fosse uno. Dramè rischia il rosso, per doppio cartellino giallo, ma viene graziato dall’arbitro Gervasoni. E proprio Dramè, di sinistro, trova la rete del pareggio, in mischia, con Bonucci che mette nella propria porta, a Buffon battuto, non riuscendo nel salvataggio in extremis. La Juve reagisce, la rabbia le ridà energie, assedia il Chievo e sfiora il 2-1 con Pirlo, ma Sorrentino risponde ancora presente. Chiellini si fa male, la Juve finisce virtualmente in 10 uomini, con il difensore in campo solo perchè i cambi sono esauriti, la partita finisce 1-1. La Juve è a -3 dal Milan.
Riccardo Pratesi
tratto da: Juve bloccata dal Chievo Adesso è a -3 dal Milan