3 Novembre 1976: Juventus – Manchester United

É il 3 Novembre 1976 e  Juventus e Manchester United si sfidano nella gara di ritorno dei sedicesimi di finale dellla Coppa UEFA 1976-77 allo Stadio ‘San Mames’ di Bilbao (Spagna).

In Italia é un campionato dominato dalle squadre piemontesi. Con Torino e Juventus ‘abbracciate’ in un appassionante testa a testa fino a fine campionato. Alla fine trionferanno i bianconeri per un solo punto in un duello entrato nella storia. In Europa si cerca intensamente la prima coppa!. Infatti questa arriva nella ‘Cattedrale‘ di ‘San Mames’ dopo un aspra battaglia persa (ma la regola dei gol in trasferta premia i bianconeri).

Buona Visione! 


juventus

 

Stagione 1976-1977 – Coppa UEFA – Sedicesimi, ritorno
Torino – Stadio Comunale
Mercoledì 3 novembre 1976 ore 20.30
JUVENTUS-MANCHESTER UNITED 3-0
MARCATORI: Boninsegna 29, Boninsegna 63, Benetti 85

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Morini (Spinosi 8), Scirea, Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti, Bettega R.
Allenatore: Giovanni Trapattoni

MANCHESTER UNITED: Stepney, Nicholl, Albiston, Daly, Greenhoff, Houston, Coppell, McIlroy (McCreery 56), Pearson, Macari (Paterson 65), Hill
Allenatore: Tommy Docherty

ARBITRO: Palotai (Ungheria)



Dopo il City eliminato (3-0) anche il Manchester United 
La Juventus boccia ancora gli inglesi 
Due gol di Boninsegna, uno per tempo – 
Conclude Benetti nel finale – 
Serio infortunio a Morini (stiramento alla coscia destra) che non potrà neppure giocare contro l’Inghilterra a Roma – 
Settantamila spettatori: un tifoso inglese (ubriaco) entra in campo 

Una Juventus splendida ha travolto il Manchester United per tre a zero conquistando così il diritto di accedere agli ottavi di finale della Coppa Uefa, al termine di una partita combattutisslma che ha esaltato le qualità agonistiche di un superlativo Boninsegna, autore di una magnifica doppietta. La rete della sicurezza l’ha realizzata Benetti. 

La Juventus si è così sbarazzata di un avversario ostico, disputando la miglior partita della stagione: alla fine il pubblico l’ha applaudita con una lunga e meritata ovazione. C’era un clima da Coppa dei Campioni ieri sera al Comunale: 70 mila spettatori, una cornice degna di una partitissima della massima competizione europea. Aveva ragione «mister» Edwards, presidente del Manchester United, a considerare II confronto con la Juventus alla stregua di una finale di Coppa Uefa. Era anche l’ultimo «contatto» fra II calcio italiano e quello inglese, prima di Italia-Inghilterra che si giocherà a Roma tra un paio di settimane e che è una tappa importantissima per la qualificazione alla Coppa del Mondo. L’avvenimento e i numerosi nazionali presenti (otto azzurrabili nella Juventus, tre nel Manchester) aveva richiamato Bearzot e Bernardini, oltre a Don Revie. C’erano anche 1220 supporters dell’Unlted, confinati nel settore sinistro della tribuna, muniti di bandiere blancorosse, granata e persino bianconere: molti già pieni di birra, eccitati dall’alcol ingurgitato sin dal mattino. 

Per le strade del centro questi  gentlemen figli d’Albione, avevano già esibito, con atti vandalici e con molestie ai passanti, la loro esuberanza. Agli ululati ed ai cori dei tifosi del Manchester United, rispondeva il ruggito della folla bianconera. La Juventus si presentava nella miglior formazione, la stessa dell’andata, come pure il Manchester United che, però, era sempre privo di Buchan, libero e capitano nonché cervello difensivo della squadra. Prima del via si metteva a piovere e la gente, che si trovava sulle gradinate, sprovvista di ombrello, era colta di sorpresa e doveva subire una doccia fredda. La Juventus si disponeva con le previste marcature: Cuccureddu-Hill, Gentlle-Coppel, Morini-Pearson; a centrocampo si fronteggiavano Furino-Macari, Benetti-Daly, Tardelli-Mcllroy, mentre in avanti Causio era preso in consegna da Albiston, Boninsegna da Greenhoff e Bettega da Nicholl. 

Data la posizione avanzata di Mcllroy, Tardelll era costretto inizialmente a fare il terzino. Partiva di slancio la Juventus e dopo pochi secondi creava una colossale occasione per passare in vantaggio. Su un calcio d’angolo battuta da Causio, la difesa respingeva, Furino, sul limite dell’area, stoppava di petto e serviva Cuccureddu; !a retroguardia del Manchester, tradita da una tardiva messa in opera del fuorigioco, compiva un passo in avanti, si fermava e consentiva a Cuccureddu di avanzare, completamente solo, fino a tu per tu con II portiere. Il sardo tirava a colpo sicuro, ma troppo centralmente e consentiva a Stepney di deviare in calcio d’angolo. Incredibile! L’errore di Cuccureddu rendeva frenetica la Juventus che smarriva un po’ le geometrie e le posizioni. Serpeggiava un certo nervosismo e la partita si accendeva: Tardelll [5′) colpiva Mcllroy con una gomitata, e l’arbitro, Palotai, ex mediano della Nazionale olimpica ungherese, interveniva concedendo la punizione in favore degl’inglesi. 

Tardelll e Mcllroy continuavano a beccarsi ripetutamente. La sfortuna si accaniva contro la Juventus: ali ‘8’, Morini si bloccava di colpo, vittima di uno strappo muscolare alla coscia destra. Con le lacrime agli occhi per la rabbia e per il dolore (dovrà rinunziare anche all’incontro in Nazionale contro l’Inghilterra) usciva dal campo e cedeva il posto a Spinosi. Mentre la Juventus stava assestandosi attorno a Spinosi, gli inglesi costruivano la loro prima palla-gol al 12′: Coppel discendeva sulla destra e centrava sotto porta, dove Hill anticipava Cuccureddu e di testa mandava il pallone a sfiorare minaccioso i legni della porta di Zoff. Il Manchester United, pur restando coperto, si distendeva spesso allo attacco. La gara appariva spigolosa, molto combattuta. Anche Hill zoppicava ma, dopo le cure, restava in campo. Al 20′, la Juventus riusciva a riprendere in mano le redini dell’incontro, grazie a Causio che, confermando iI suo stato di grazia, pennellava un magnifico lancio in profondità per Boninsegna, che scivolava e non riusciva a sfruttare l’occasione. 

La Juventus produceva il suo « pressing » e Stepney era chiamato ad un duro lavoro. Al 23′ Causio allargava per Cuccureddu. il cui tirocross basso era intercettato da Stepney, che si lasciava sfuggire il pallone, ma Bettega non riusciva ad approfittarne. Al 27′ Causio recuperava una bella palla sul limite dell’area, serviva Furino che preparava il tiro a Boninsegna, ma questi faceva cilecca. Un minuto dopo, Macari era ammonito per gioco ostruzionistico in quanto tardava ad effettuare una rimessa laterale. La Juventus insisteva con tutte le sue forze e al 29′, a conclusione di una spettacolare azione corale, sbloccava II risultato con un bel gol di Boninsegna: Spinosi, al volo, allungava per Causlo che lanciava in profondità Tardelli, il cui centro basso e teso era deviato in rete di sinistro dall’irrompente Boninsegna. 

Il gol galvanizzava la Juventus e Causlo, che dava vita ad una i serie di numeri pirotecnici. Lo  assecondavano molto bene Tardelli, che poteva finalmente spingersi in avanti. Furino e Scirea, che di tanto in tanto appoggiava l’attacco. Proprio Scirea, al 35′, effettuava un lungo rimando, oltre metà campo, per Boninsegna, che si produceva in uno scatto poderoso e, appena dentro l’area, di controbalzo scaricava il suo sinistro, ma Stepney riusciva miracolosamente a deviare in corner. La Juventus rifiatava e ne approfittava il Manchester United per portarsi in attacco. Al 41′ Furino commetteva un fallo su Macari e l’arbitro estraeva iI cartellino giallo: per il capitano bianconero questa ammonizione significa la squalifica in campo internazionale perché si assomma a quella subita a Manchester contro il City. Proprio allo scadere della prima frazione, su calcio d’angolo battuto da Causio, Boninsegna di destro concludeva in rete dove Albiston, sulla linea, si sostituiva al portiere e riusciva a salvare In extremis. Davvero sfortunato Bonimba, che meritava II gol a coronamento di una maiuscola prestazione. 

La ripresa vedeva ancora la Juventus a « trazione anteriore » cercare il raddoppio. Houston anticipava di un soffio Bettega (2′) su un bel cross di Tardelli. Poi un’altra palla-gol per la Juventus al 6′: grande spunto offensivo di Tardelll che discendeva sulla destra, entrava in area e serviva Bettega, ma Houston ci metteva un’altra pezza e allontanava il pericolo. Sul rovesciamento di fronte Zoff (7′) doveva prodursi in una difficilissima parata su un bolide di Coppel da circa trenta metri. A folate, sorretta da una feroce volontà di vittoria, la Juventus premeva sull’acceleratore e al 9′ Causlo (calato di tono dopo il gran correre nel primo tempo) falliva una buona occasione colpendo male la palla e depositandola sulle braccia di Stepney. 

Poco dopo Docherty effettuava la prima sostituzione: al posto di Mcllroy entrava McCreery e lo prendeva in consegna Tardelll applicando subito una marcatura assai energica. Ancora una palla-gol per la Juventus: su cross di Benetti, Boninsegna, al volo, scaraventava a lato. Boninsegna, grandissimo, si riscattava al 17′ raddoppiando. Per un fallo di Houston su Bettega la Juventus fruiva di una punizione: Causio toccava lateralmente a Benetti che apriva sulla destra per Tardelli II cui tiro-cross era deviato di tacco, con grande astuzia, da Boninsegna, nel sacco. Dopo il gol Docherty tentava l’ultima carta facendo uscire Macari e inserendo Patterson, che è un centravanti e andava a piazzarsi su Bettega per consentire allo stopper Greenhoff, forte di testa, di avanzare. Al 23′ Benetti veniva ammonito per intervento falloso. Dopo un bel cross di Causio troppo lungo per la testa di Bettega, l’United mandava tutti i suoi uomini In avanti alla ricerca del gol che poteva significare la qualificazione. Dalle retrovie bianconere si distingueva Spinosi, sicuro negli anticipi. Su un contrattacco della Juventus, Cuccureddu riceveva una pallonata in pieno viso e restava « k.o. » ai bordi del campo per un paio di minuti, durante i quali la Juventus correva qualche brivido, anche perché Benetti cincischiava in area. Poi rientrava Cuccureddu e la Juventus ritrovava la spinta per creare altri pericoli a Stepney, come al 32′, su un violento tiro a lato di Scirea, e al 33′, su un cross di Gentile che Bettega, per un nonnulla, non riusciva ad incornare in gol. 

Ancora Bettega, su un magnifico servizio di Boninsegna, si presentava in zonagol, ma il suo violènto sinistro era deviato da Stepney in calcio d’angolo. Al 39′ il terzo gol, quello della sicurezza. Lo firmava Benetti, riscattando cosi una prova generosa ma che ha lasciato desiderare in qualche occasione. L’azione era promossa da Causio che lanciava a Benetti sul filo del fuorigioco: Romeo scattava, entrava In area, prendeva la mira e «bruciava, di destro con un tiro assolutamente imparabile Stepney. 

La Juventus si qualificava così agli ottavi di finale della Coppa Uefa. Intanto un tifoso inglese, completamente ubriaco, scavalcava la rete di recinzione penetrava in campo ma veniva saldamente afferrato dagli agenti e trascinato fuori. Era l’unico, assurdo gesto dei tifosi inglesi che, dopo II fischio finale dell’arbitro, si abbandonavano a scene di esultanza. Contenti loro…

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 4 Novembre 1976

 


programma

juve
juventus

juventus

juevntus

bonimba

juve

roberto

juventus



/ 5
Thanks for voting!