É il 30 Giugno 1983 e Inter e Juventus si sfidano nella terza gara del Mundialito per club 1983 allo ‘Stadio Giuseppe Meazza – San Siro‘ di Milano.
I bianconeri piemontesi sono oramai considerati “la squadra piú forte del mondo” avendo in rosa motli elementi della nazionale Italiana Campione del Mondo a Spagna 82, con l’aggiunta di due fuoriclasse assoluti come Michel Platini e Zbigniew ‘Zibi’ Boniek. La vittoria finale in Coppa dei Campioni sembra ‘una cosa dovuta’ peró la paura di vincere in europa e un ‘tiro della domenica’ di Felix Magath fermano i campioni bianconeri ad Atene nella finalissima.
Il Mundialito per club 1983, noto anche come Coppa Super Clubs 1983, è stata la seconda edizione dell’omonimo torneo internazionale di calcio. Venne disputata allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro di Milano dal 24 giugno al 2 luglio 1983, e si concluse con la vittoria della Juventus.
La Juventus, nonostante fosse reduce da un’annata più impegnativa rispetto alle rivali — sia per via della fatica accumulata dai suoi nazionali nella stagione successiva al campionato del mondo 1982, sia per il raggiungimento delle finali di Coppa dei Campioni (perdente) e Coppa Italia (vincente) —, al termine dei dieci incontri del girone risultò prima in graduatoria: dopo due pareggi con Milan e Peñarol, i bianconeri superarono l’Inter con un gol del giovane Storgato, e nell’ultima risolutiva giornata ebbero la meglio sul Flamengo (cui sarebbe bastato un pari per ottenere il primo posto in classifica) grazie alla rete decisiva di Boniek; la vittoria assegnò ai torinesi il successo nella manifestazione, oltre ai 100 000 dollari del premio finale in palio.
L’undici piemontese si lasciò dietro nel girone proprio il Flamengo e l’altra sudamericana del Peñarol, mentre le due milanesi chiusero la classifica, con gli interisti fanalino di coda. La Juventus mise così in bacheca il trofeo internazionale, nella sua unica partecipazione al Mundialito per club; a completare il trionfo bianconero, il fantasista Platini venne eletto miglior giocatore del torneo. L’attaccante milanista Serena emerse invece quale capocannoniere dell’edizione, con 4 reti.
tratto da wikipedia.it
Buona Visione!
Stagione 1982-1983 – Mundialito Clubs – 4ª giornata
Sarà una questione di semplice prestigio, sarà che dei veri professionisti a perdere non ci stanno mai, ma intanto è venuta fuori una partita vera, appassionante. E se il punteggio è rimasto piuttosto strimimito il merito va molto ai portieri, che hanno saputo opporsi bene ad alcune belle occasioni create dagli attaccanti avversari. Bodini, in particolare, ha in almeno un paio di occasioni. veramente salvato il risultato.
«Certo che sono soddisfatto — ammette timidamente, quasi fosse una colpa, il portiere — per il risultato e perché non ho preso gol. Un paio di volte mi è anche andata bene. Battere l’Inter è sempre una grossa soddisfazione e vincere il Mundialito a Milano sarebbe veramente un risultato importante». ”
Proprio i giovani bianconeri — senza con questo voler nulla togliere ai ‘vecchi’ campioni come Cabrini, Furino, Gentile o Scirea, che hanno fatto dall’inizio alla fine tutto il loro dovere — sono stati gli artefici principali di questo successo. Di Bodini si è detto, Storgato ha segnato il gol, Galderisi (che ha sostituito all’ultimo momento Rossi, non ancora guarito da un colpo subito contro il Penarol) ha costretto Collovati e soci a sfoderare tutta la loro classe ed esperienza.
«Tutto benissimo — taglia corto Storgato addirittura raggiante per l’ennesima bella prestazione —. Ho fatto un gol valido e anche quello che mi hanno annullato era buonissimo: Bollini, che era sulla linea di fondo, ha detto che era in porta di almeno venti centimetri. Queste partite, per noi giovani, sono le prove d’appello in cui dobbiamo dimostrare quello che valiamo. E’ vero che siamo più freschi dei titolari, ma questi sono i nostri momenti, è giusto che il “mister” ci faccia giocare adesso. Spero di avere conquistato un po’ più di fiducia, da parte sua e da parte mia».
Né si deve pensare a un’Inter accondiscendente o che sta a guardare. Lo testimoniano i due pali colpiti da Muller su punizione e da Altobelli di testa su cross ancora del tedesco.
«La squadra si è battuta molto bene — ha detto Marchesi —. Siamo andati bene come gioco e come tenuta. Purtroppo non riusciamo a fare gol, è un periodo che non ce ne va bene una».
tratto da: archiviolastampa.it