30 Novembre 1975: Juventus – Cesena

È il 30 Novembre 1975 e si gioca allo Stadio ‘Comunale’ di Torino la sfida Juventus-Cesena. La gara è valevole per la settima giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1975-76.

Una sfida che potrebbe sembrare impari ma che alla fine premia i romagnoli con un meritato pareggio. Sarà una partita scoppiettante che farà felice gli amanti del calcio d’attacco. Finisce 3-3 a dimostrazione che quel Cesena (arrivato storicamente al sesto posto in Serie A) era una squadra forte ed ambiziosa.

Alla fine di quel Campionato la Juventus finirà alle spalle del Torino Campione d’Italia con solo due punti di ritardo.

Buona Visione! 


juventus

Stagione 1975-1976 – Campionato di Serie A – 7 andata
Torino – Stadio Comunale
Domenica 30 novembre 1975 ore 14:30
JUVENTUS-CESENA 3-3
MARCATORI: Frustalupi rigore 21, Urban 40, Capello F. 49, Bettega R. 52, Petrini 66, Gentile 81

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cuccureddu, Furino, Spinosi, Scirea, Causio, Gori S., Anastasi, Capello F., Bettega R
Allenatore: Carlo Parola

CESENA: Boranga (Bardin 50), Ceccarelli, Oddi, Zuccheri, Danova, Cera, Bittolo, Frustalupi, Bertarelli (Petrini 17), Rognoni, Urban
Allenatore: Giuseppe Marchioro

ARBITRO: Gussoni



Capello: “Noi siamo professionisti seri perché gli arbitri ci prendono in giro?,, 
Le polemiche per il rigore concesso e per quelli negati 

Un rigore dato, due negati. Quello dato è contro, quelli negati sono a favore. Dopo aver rischiato due volte di perdere, la Juventus pareggia e alla fine recrimina sul fatto di non aver vinto. Capello è il più furioso e non bada a spese. Quando entriamo negli spogliatoi quasi ci aggredisce per dire: 

«Così, secondo quanto avete visto dalla tribuna era rigore sacrosanto quello del Cesena? Allora fatevi spiegare da Gentile com’è andata. Gentile è entrato sulla palla, non ha toccato Urban. L’arbitro ha Impiegato cinque secondi prima di concedere il penalty». 

Chiediamo conferma a Gentile il quale spiega: 

«Dico la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità, lo sono entrato da dietro, però con la punta del piede ho deviato la palla e non ho toccato l’avversario, il quale calciando a vuoto si è sbilanciato cadendo ». 

Riprende II microfono Capello per dire: 

«E allora I rigori che ci sono stati negati, piuttosto dove li mettiamo? Oddi stende Gori, niente. Ceccarelli tocca con le mani, niente. Oddi e Cera piombano su Gori. niente. Spinosi in elevazione viene spinto via mentre sta per battere a rete, niente. Si mettano in testa una cosa certi signori: noi siamo professionisti seri, non possiamo farci prendere in giro dagli arbitri, non è giusto. Naturalmente le ammonizioni contro di noi si sono sprecate. E’ stata una bella partita giocata contro un bel Cesena. Peccato la pecca arbitrale». 

Spinosi interviene: 

»E’ certo che se andiamo avanti così il campionato lo salvano proprio ».

E Bettega: 

«Alla fine ho protestato con l’arbitro perché non ha recuperato tutto II tempo perso. Stavamo attaccando, aveva paura che vincessimo forse?». 

Gori è furioso: 

«A nostro favore, per il fallo ai miei danni, il rigore era netto. L’arbitro forse aspettava che mi sparassero per concedere il penalty?». 

Spinosi fa anche considerazioni personali, oltre che sulla partita. Del suo rientro in squadra si ritiene soddisfatto e afferma: 

«Ho speranza che domenica mi confermino. D’altronde il Torino gioca con due punte, quindi occorrono i due stopper. Se mi mettono di nuovo in disparte, non è giusto. Sono stanco di sentirmi dire che sono giovane e che, quindi, posso aspettare». 

Il presidente Boniperti non vuol parlare dell’arbitro, accetta soltanto di parlare della squadra. 

«Nel primo tempo — dice — la Juventus era un po’ frastornata. Nella ripresa, invece, c’è stata una splendida reazione, ha recuperato prima i due gol e poi II terzo. Una prova di carattere molto confortante in vista del derby». 

Che cosa è successo nell’intervallo per giustificare un slmile cambiamento dal primo al secondo tempo? Niente di particolare. Boniperti è sceso negli spogliatoi ed ha incoraggiato la squadra. Parola ha raccomandato le marcature, tra II silenzio di tutti. Prima del rientro in campo Boniperti ha ancora detto: 

«Forza ragazzi, anche in soli 45 minuti, due gol in casa si possono fare». 

Parola si è divertito, almeno cosi ha detto: 

«Sei gol — ha esordito affacciandosi sulla porta degli spogliatoi — saranno almeno valsi a non rendere noiosi I 90 minuti. La gente si sarà divertita, si sarà emozionata, lo mi sono divertito. Peccato che ci sia mancato il gol della vittoria per rendere più completa la festa». 

‘Nel primo tempo s’è vista una brutta Juventus’ gli fanno osservare perché si spengano certi entusiasmi. 

«Nel primo tempo — risponde — ho visto un bel Cesena, ma nella ripresa s’è vista una bella Juventus. Due gol nei primi sette minuti non mi sembrano da sottovalutare, e poi, gol bellissimi, mica su rigore». 

‘Tre gol subiti alla viglila del derby indicano che la vostra difesa a volte si distrae troppo’. 

«Tre gol, tre gol. Uno è stato subito su calcio di rigore per un fallo che Gentile giura di non aver commesso. Il secondo è stato bello, niente da dire. Il terzo è stato un autogol perché la palla è carambolata sul piede di Scirea impennandosi e mettendo fuori causa Zoff». 

‘Insomma lei è soddisfatto di questo pareggio?’. 

«Nella storia del campionato capitano le giornate storte, in queste giornate storte importante è non perdere. Noi abbiamo pareggiato dopo essere andati in svantaggio per 0-2 e per 2-3. Il Cesena oltre a tutto per noi è un osso costituzionalmente duro. Lo scorso anno avevamo vinto a stento, due anni fa proprio qui a Torino ci aveva costretti al pareggio. Non lamentiamoci ». 

Franco Costa
tratto da: La Stampa 1 Dicembre 1975

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frustalupi

Frustalupi batte Zoff dal dischetto e apre le marcature
urban
Il tocco di Urban beffa Zoff

gentile

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