31 Dicembre 1977: Juventus – Bologna

É il 31 Dicembre 1977 Juventus e Bologna si sfidano nella dodicesima giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1977-78 allo StadioComunale’ di Torino.

É una Juventus che domina il calcio italiano. Alla fine di questo campionato i bianconeri infatti conquisteranno il loro diciottesimo Scudetto. Nessuno puo starle dietro tant’è che al secondo posto si afferma la sorpresa Lanerossi Vicenza. Dall’altra parte i rossoblu emiliani finiscono nei bassifondi della classifica, ma riescono (almeno per quest’anno) ad evitare una dolorosa retrocessione.

Buona Visione!

 

juventus

Stagione 1977-1978 – Campionato di Serie A – 12 andata
Torino – Stadio Comunale
Sabato 31 dicembre 1977 ore 14:30
JUVENTUS-BOLOGNA 1-0
MARCATORI: Causio 77

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Morini (Boninsegna 46), Scirea, Causio, Tardelli, Virdis, Benetti, Bettega R.
Allenatore: Giovanni Trapattoni

BOLOGNA: Mancini, Roversi, Cresci, Bellugi, Garuti (Nanni 33), Maselli, De Ponti, Paris, Viola, Massimelli, Fiorini
Allenatore: Bruno Pesaola

ARBITRO: Agnolin L.
RIGORI FALLITI: Boninsegna 77 (Juventus)



Le pagelle dei bianconeri 
Bettega non segna da ben 1023 minuti 

ZOFF — Chiude in bellezza un anno che gli ha riservato grosse soddisfazioni e anche qualche amarezza: pur disturbato dal sole e da refoli di vento, sventa un grosso pericolo nel primo tempo… sedendosi su una palla-gol di Fiorini e salva la preziosa vittoria allo scadere con una acrobatica deviazione in angolo su « sberla » di Maselli, raccogliendo i riconoscenti appalusi del pubblico. 

CUCCUREDDU — E’ tra i migliori in campo. L’occasione che concede a Fiorini è frutto di un precedente errore di Tardelli. Partecipa attivamente al « forcing » bianconero e, in chiave difensiva, è sempre attento. 

GENTILE — Innesta subito la « quinta » con frequenti discese e puntuali traversoni sotto porta. Pesaola corre ai ripari facendolo marcare alternativamente da Maselli, Massimelli e, infine, da Nanni. Nella ripresa, con l’uscita di Morini, diventa stopper su De Ponti e deve limitare il suo raggio di azione per non offrire il fianco al pericoloso contropiede rossoblu. 

FURINO — Comincia con due falli inutili, sfodera l’abituale grinta ma non entra nel vivo del gioco subendo l’iniziativa di Viola che opera di « prima ». Nella seconda frazione se la vede con Nanni e il suo rendimento migliora leggermente. 

MORINI — De Ponti si muove molto e lo risucchia spesso in avanti: Morini lo segue come un’ombra lasciandogli sporadici spunti. Trapattoni, però, preferisce rinunciare allo stopper, leggermente contuso, per tentare di sfondare la « diga » bolognese con tre punte. 

SCIREA — Tatticamente dovrebbe essere uno degli uomini-chiave per sfruttare la sua libertà, centralmente, o sulle fasce laterali, i corridoi che si aprono: svolge la sua parte commettendo qualche « leggerezza » veniale. 

CAUSIO — Propizia il primo « assist-gol » ci,e Virdis non sfrutta, poi » buca » sotto porta un bel pallone e, su magni¬ fico spunto personale, manca di un soffio il bersaglio. La stretta marcatura di Cresci lo costringe a strafare e ciò non giova all’economia del gioco di squadra. Se la vede poi con Massimelli e con Maselli. Il gol decisivo porta la sua firma: lo sigla bruciando sul tempo Boninsegna che, furente per il rigore-traversa, si scaglia sul pallone dimenticando di essere in fuori gioco. 

TARDELLI — Fa cose deliziose all’inizio poi si disunisce, pasticcia e non riesce ad imporre la sua classe superiore a Paris e Viola. Una giornata a mezzo servizio può capitare anche ai purosangue. 

VIRDIS — C’è una teoria di occasioni moncate nel suo «carnet», un po’ per demerito e un po’ per sfortuna. Ce la mette tutta ma spende t’oppo e, al momento di concludere, perde potenza. 

BENETTI — Il turno di squalifica e la festività natalizia gli hanno un po’ arrugginito i poderosi muscoli e annebbiato le idee. Vaga per il campo e subisce il maggior dinamismo di Massimelli e Maselli. Cresce un po’ nella ripresa fornendo qualche buon pallone ma la sua prova resta insufficiente. 

BETTEGA — É sempre in letargo. Con sabato sono 1023′ che non segna in campionato. Tocca il primo pallone dopo una decina di minuti: i rifornimenti sono scarsi ma fa poco per riceverne. In un contrasto mette fuori uso Garuti e viene marcato da Cresci. Con l’innesto di Boninsegna al centro, parte da lontano: manca una buona occasione e costringe Paris a commettere il fallo da rigore che fissa il risultato. 

BONINSEGNA — Per la prima volta, dall’inizio di stagione, viene utilizzato accanto a Bettega e Virdis in apertura di ripresa: staziona nell’affollata area bolognese impegnando Mancini in due difficili parate e mancando una palla-gol nonché il rigore (Causio rimedia). Malgrado l’età « Bonimba » non s’arrende: di più non si poteva pretendere.

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 2 gennaio 1978



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