É il 31 Gennaio 1988 e Juventus e Empoli si sfidano nella Seconda Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1987-88 allo Stadio ‘Comunale’ di Torino.
É ancora una Juventus in pieno alto mare in questa stagione. Dopo l’abbandono di Michel Platini, la squadra (affidata a Rino Marchesi) non riesce a trovare la solita quadratura. Alla fine di questo campionato i bianconeri si piazzeranno in sesta posizione e dopo un emozionante spareggio contro il Torino acciufferanno il piazzamento UEFA per i capelli. Dall’altra parte c’é un Empoli che dopo un insperata salvezza la stagione precedente non riesce stavolta nell’intento e saluta la Serie A.
Buona Visione!
Campionato di Serie A 1987-1988 – 2 ritorno
Torino – Stadio Comunale
Domenica 31 gennaio 1988 ore 15.00
JUVENTUS-EMPOLI 4-0
MARCATORI: Brio 2, Magrin 16, Rush rigore 60, Magrin 66
JUVENTUS: Tacconi, Favero (Napoli 46), Bruno, Bonini, Brio, Tricella, Mauro, Magrin, Rush, De Agostini, Buso (Alessio 62)
Allenatore : Rino Marchesi
EMPOLI: Drago, Vertova, Pasciullo (Di Francesco 70), Della Scala, Lucci, Brambati, Urbano, Cucchi, Ekstroem, Della Monica, Mazzarri (Caccia 62)
Allenatore : Gaetano Salvemini
ARBITRO: Sguizzato
Il libero bianconero ha superato il suo momento difficile
Tricella: «È ora di rivincite»
Bonini: «Finalmente siamo riusciti a controllare una partita dopo essere andati in vantaggio»
– Favero, infortunato, dovrà stare a riposo per una decina di giorniTORINO — Sono Bonini e Tricella i bianconeri che disegnano con maggiore precisione la giornata juventina. Dice il centrocampista:
«Finalmente abbiamo imparato a tenere in mano la partita, a controllare il vantaggio, cosa che, non, era accaduta con la Sampdoria, a Firenze e a Como. Questo miglioramento è più importante della vittoria. A centrocampo la zona ha funzionato, abbiamo imposto il gioco, senza mai subirlo”.
Aggiunge il libero, occupandosi del suo settore:
“Niente gol al passivo: che bello. Forse siamo sulla buona strada anche in difesa”. I due affrontano poi il tema personale. Bonini è polemico:
“Non so giudicarmi. Forse sono stato bravino, forse sono andato male. Posso soltanto dire che gioco cosi da sempre (piccola frecciata a chi lo considera finito). Adesso stiamo attenti al Pescara, domenica non sarà come in Coppa Italia”.
Tricella sintetizza, invece, la sua stagione fin qui giocata in bianconero:
«Avevo cominciato bene, poi sono andato in crisi a causa di problemi fisici, ora sto meglio e spero di prendermi qualche rivincita. La Juve oggi è stata discreta, anche se molti diranno che l’Empoli ci ha aiutati a fare bella figuro”.
Sfila Tacconi e questa volta è di pochissime parole:
«Siamo stati bravi e fortunati, neppure un pallone del càvolo alle mie spalle. Il piccolo episodio del rigore dimostra che fra di noi c’è amicizia. Restando uniti potremo fare ancora molto. Il Napoli? Ci ripenseremo il prossimo anno, ormai è lanciatissimo”.
De Agostini non è in sintonia con il portiere. Per lui la Juve non potrà più bloccare la «lepre» partenopea, ma gli altri «cacciatori» non devono arrendersi:
“Il campionato sarà aperto sino al termine. Milan, Roma e Sampdoria sono ancora in corsa”.
Nella Juve felice, un solo volto rabbuiato. E’ quello di Favero che rischia uno stop di dieci giorni per uno stiramento alla coscia sinistra.
Dario Cresta-Dina
tratto da: La Stampa 1 febbraio 1988