4 Dicembre 1983: Juventus – Roma

É il 4 Dicembre 1983 e Juventus e Roma si sfidano nella undicesima Giornata del Girone di Andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1983-84 allo StadioComunale di Torino.

É una Juventus piena di stelle di calibro mondiale quello che sfida una Roma degna del ruolo di anti-Juve per eccellenza. Sará una stagione trionfale questa per i nostri beniamini in strisce bianconere. Se in Campionato arriverá l’ennessimo Scudetto (é il 21esimo), in Europa si festeggia la prima (ed unica) affermazione in Coppa delle Coppe. Dall’altre parte i giallorossi capitolini contenderanno proprio ai nostri eroi lo Scudetto ma alla fine si dovranno accontentare dell’ennesima Coppa Italia.

Buona Visione! 


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Stagione 1983-1984 – Campionato di Serie A – 11 andata
Torino – Stadio Comunale
domenica 4 dicembre 1983 ore 14:30
JUVENTUS-ROMA 2-2
MARCATORI: Conti 62, Platini 72, Penzo 77, Pruzzo 90

JUVENTUS: Tacconi, Caricola, Cabrini, Bonini, Brio (Prandelli 13), Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi P., Platini, Boniek (Vignola 67)
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ROMA: Tancredi, Nela, Bonetti D., Righetti, Falcao, Maldera, Ancelotti (Chierico 31), Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti
Allenatore: Nils Liedholm

ARBITRO: Casarin


«C’era un rigore netto su un’altra punizione: la barriera ha respinto con la mano»
Platini: Con la Roma mi scateno, loro vanno in vantaggio, ed io segno…
“E’ proprio un destino che debba fare gol così a Tancredi, mi capitò anche lo scorso anno all’Olimpico”.
Boniek deluso “Sono arrabbiato con me stesso non con Trapattoni. Ma mia moglie starà zitta…»


TORINO-La Juve ha due facce diverse. Sono quelle di Platini e Boniek. Il francese ha rega- lato a Tancredi un altro gol su punizione. Come all’Olimpico, il 6 marzo di quest’anno, palla nell’angolo alto a destra del portiere. Una prodezza, la prima di questo campionato. 

“L’ ultima volta che ho fatto gol cosi – racconta – è stato a Casale, in un’amichevole di agosto. Prima del gol dell’1 a 1, su un’ altra punizione, un romanista in barriera ha toccato nettamente con la mano. Era rigore, L’ho urlato anche a Casarin. Contro la Roma, mi va sempre bene. Tre partite, tre gol, e tutto questo succede sempre dopo che la Roma segna per prima. Sembra quasi un destino. Peccato, il pareggio di Pruzzo alla fine, ma tutto si compensa, a ben vedere: a Firenze, avevamo fatto 3 a 3 su un’autorete di Contratto. Adesso c’é Udine, altra trasferta importantissima. In campo, stavolta, c’era da soffrire, è stata una bella partita. lo? Non mi giudico, il risultato è giusto, era scritto sicuramente da qualche parte che sarebbe finita cosi, noi eravamo partiti bene, poi è venuta fuori la Roma, poi abbiamo reagito.”

“Nervoso, io? Si, dopo il gol di Conti. Perchè? Semplice: perché non avrei voluto mai perdere. Dite che questa Juve va a sprazzi? Forse è vero, ma siamo soli al comando del campionato. Rispetto allo scorso anno, abbiamo un punto in più. Un vantaggio che conta. Falcao e Cerezo? Secondo me, questa partita non ha esaltato i singoli, ma le due squadre. E’ stata la squadra a reagire, quando era sotto di un gol, con Brio fuori, senza Gentile, con Scirea menomato, eravamo un po’ malmessi e avrei firmato il pari. La Roma? Più forte quest’anno, cosi mi è sembrato. Le squadre che mi hanno impressionato di più? Direi Roma e Fiorentina, almeno finora. Vignola? Ha fatto il suo dovere. Come tutti.” 

Per Platini, ieri, una visita diversa dal solito. Accompagnato da Genestar, manager del fuo- riclasse transalpino, è arrivato a Torino Just Fontaine, il leggendario cannoniere francese degli anni Cinquanta. Fontaine si è complimentato con Platini: 

“Uno splendido gol, Michel. Sei stato il migliore in campo!”.

BONIEK – Ed ecco Boniek. 

“Sono uscito, quando é…. cominciata la partita. Giusto il 2-2, ma la Juve non può essere contenta, perché non si deve mai prendere un gol all’ultimo minuto. E’ stata una partita molto tattica fino al gol di Conti, sembrava che Juve e Roma stessero giocando a scacchi. La mia sostituzione? Niente polemica, non esiste. Forse ero io il peggiore in campo, quando Trapattoni ha deciso di far entrare Vignola. Anche a Roma, a marzo, fui sostituito con Marocchino. Uscii dopo il gol di Falcao, con la Roma in vantaggio. Evidentemente, la storia si ripete… Non posso essere soddisfatto di me stesso, è stato un peccato dovermene andare sullo 0-1, avrei voluto restare, avrei voluto lottare insieme con tutti i miei compagni. Ma il mister sa quel che fa, io sono arrabiato con me stesso, non certo con lui. Per me, la sostituzione non è un problema, adesso spero che mia moglie stia zitta. No, lei è tranquillissima, anche perché il calcio non le interessa molto….”

Battuta dedicata ad Antognoni e signora.

Continua Boniek: 

“I quattro stranieri in campo? lo li giudico così: 

“Platini il migliore, io, Boniek, il peggiore. La classifica? Avremmo potuto essere da soli al tavolo dello scudetto, con 3 punti sulla Roma e 2 su tutte le altre. Ed invece, al tavolo ci siamo tutti, abbiamo un punto di vantaggio su cinque concorrenti, ed ora dobbiamo giocare in casa dell’Udinese. La Roma? Grande squadra. Grande Pruzzo, grande gol. Casarin? Forse il rigore c’era, forse non ha visto bene.”

Enzo D’Orsi
tratto da: Corriere dello Sport – STADIO 5 Dicembre 1983





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