4 Febbraio 1996: Vicenza – Juventus

Attraverso Youtube vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É il 4 Febbraio 1996 e VicenzaJuventus si sfidano nella Terza Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1995-96  allo Stadio ‘Romeo Menti’ di Vicenza.

La Juventus guidata in panchina dal ‘maestro’ Marcello Lippi, dopo aver rivinto lo Scudetto dopo ben otto anni adesso pensano in grande. Pensano alla Champions League (che conquisteranno a Roma). Ed infatti i bianconeri non giocano come sanno in campionato e si fanno ‘rubare’ il titolo dal Milan. Alla fine sará secondo posto. Dall’altre parte c’é un Vicenza che guidata in panchina da Francesco Guidolin conclude il campionato a metá classifica.

Buona Visione!


vicenza

 

Stagione 1995-1996 – Campionato di Serie A – 3 ritorno
Vicenza – Stadio Romeo Menti
Domenica 4 febbraio 1996 ore 14:30
VICENZA-JUVENTUS 2-1
MARCATORI: Otero rigore 18, Murgita 48, Ravanelli 66

VICENZA: Mondini, Mendez, Bjoerklund, Lopez, Grossi (Amerini 78), Rossi (D’Ignazio 68), Viviani, Maini, Lombardini, Otero (Belotti 83), Murgita
Allenatore: Francesco Guidolin

JUVENTUS: Rampulla, Torricelli (Lombardo 46), Ferrara C., Carrera M., Pessotto G., Di Livio, Conte A., Jugovic, Del Piero (Peruzzi 89), Vialli, Ravanelli
Allenatore: Marcello Lippi

ARBITRO: Messina
ESPULSIONI: Rampulla 88 (Juventus); Lombardini 82 (Vicenza)


LE PAGELLE 
Conte a tutto cuore 
Ferrara passo indietro 
Murgita il re di assist 

MONDINI 6. Para tiri che paiono calamitati su di lui. 
MENDEZ 6. Un pestone lo fa soffrire presto, anche più di quanto non riesca a Del Piero. 
BJORKLUND 6,5. Il ruolo di respingente gli calza a pennello 
LOPEZ 6,5. Anche lui è ben protetto e sa cosa fare. 
GROSSI 6. Le scarpette rosso-vivo lo distinguono. Discreto il primo tempo. 
(Dal 33′ st. Amerinì sv). 
ROSSI 7. Il suo piede destro non sa sempre quello che fa il sinistro, tuttavia squarcia di potenza la copertura di Pessotto. 
(Dal 23′ st. D’Ignazio sv). 
VIVIANI 6,5. Tra le maglie più fitte della rete in cui si impiglia la Signora in mezzo al campo. 
MAINI 6,5. Come Viviani, con più dinamismo. Insieme sballano sul gol juventino cercando il bel tocco: l’unico errore. 
LOMBARDINI 6. Si immola per bloccare Lombardo. 
MURGITA 7. Lo ricordavamo più grezzo. Gol a parte, si rivela il miglior sarto di assist sia con la testa che con il piede. 
OTERO 7. Sguscia come una saponetta e come una saponetta sprizza per l’aria, accentuando il contatto con Rampulla. Bravo nel tocco, rapido: un bel rompiballe. 
(Dal 38′ st. Belotti sv). 

RAMPULLA 5. Esce in ritardo su Otero e procura il rigore con un po’ di ingenuità. Incerto e fuori tempo, i compagni lo guardano spesso come se non si sentissero protetti. Minima colpa sull’espulsione: non ci pare che volesse toccare con la mano. 
TORRICELLI 6. Più o meno regge sulla parte destra, finché non si infortuna. 
(Dal 1’st. Lombardo 5: a Bracciodiferro mancano gli spinaci, in questo momento non è l’uomo capace di ribaltare una situazione anche se per poco non gli riesce sul lancio di Ferrara. Arriva spesso scoordinato) 
FERRARA 5. Cade anche il pezzo più solido del muro difensivo juventino: succede. Dalla rovesciata con il Piacenza al rovescio di ieri la differenza non è nell’ultima sillaba, semmai nell’intesa tra Murgita e Otero che lo mettono in difficoltà. 
CARRERA 5. Stessi problemi di Ferrara, perdipiù scivola nell’azione del raddoppio. 
PESSOTTO 5. Incoraggiante il suo avvio, positivo l’impegno nel forcing finale anche perché Rossi è finito negli spogliatoi. Ma la fase centrale del match è una sofferenza, appena mette il naso in attacco, il contropiede di Rossi lo manda in crisi. 
DI LIVIO 6. Sufficienza di grande comprensione per i problemi di un’aletta sgusciante obbligata a giocare un tempo da terzino. 
CONTE 6. Si riabilita nella ripresa sradicando i palloni che ali mentano la pressione juventina. Prova il tiro, in un caso con pericolosità. 
JUGOVIC 5,5. Per mezz’ora gioca contro la Juventus, tanto da chiedersi che cosa ci stia a fare. Ci piace invece il suo piglio nel secondo tempo ed è decisivo nell’azione del gol: ma non basta a cancellare l’avvio. 
DEL PIERO 5,5. Primo tempo di grande volontà, porta avanti palloni, prova il cross per quanto i piedi non intonino più gli inni celesti. Scompare alla distanza. Esce per l’espulsione di Rampulla. 
(Dal 44′ st. Peruzzi sv: costretto dalla febbre alla panchina, fino alla chiamata per forza maggiore). 
VIALLI 5. Tralasciamo la lite con Delle Carbonare, ci sta che saltino i nervi a vedere un ultras libero di agitarsi a bordo campo. Di rado salta il marcatore, tira in porta una volta sola, si procura con il mestiere qualche punizione. Un contributo modesto, per lui. Conoscendolo, il cioccolatino finale non gli ha addolcito la bocca. 
RAVANELLI 6. Primo tempo incerto, se non per come distribuisce la palla. Fionda in gol l’unica occasione decente, tuttavia nel forcing finale non riesce a creare pericoli. 

L’arbitro MESSINA 7. Quel rigore l’avrebbero concesso in tanti, qualche dubbio sull’espulsione di Rampulla che gli viene segnalata dal guardalinee. Comunque dirige decentemente un match difficilissimo per il gran numero di contrasti e di fuorigioco,

Marco Ansaldo


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